Titolo: La dodicesima illuminazione (The twelfth insight).
Autore: James Redfield.
Argomenti: narrativa, spiritualità, new age.
Editore: Corbaccio.
Anno: 2011.
Voto: 4.
Approfondimento: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.
I miei lettori sanno bene che sono un fan della narrativa spirituale, un modo molto bello ed evocativo per portare insegnamenti spirituali al largo pubblico, quello che magari non va a leggersi testi di saggistica (o che comincia proprio da narrativa di questo tipo), ma anche per generare apprendimenti duraturi nel lettore già navigato, grazie a quel livello di coinvolgimento che la saggistica non può avere (poi è chiaro che la saggistica ha dalla sua un maggior potenziale di approfondimento, per cui ognuno dei due generi ha un grande valore).
Ecco così che sul sito sono passati già numerosi romanzi di narrativa spirituale, più o meno belli: La profezia di Celestino, Il gabbiano Jonathan Livingston, Illusioni, Il bar celestiale, Il profeta, Superanima Sette – La scuola celeste, Superanima Sette – Le porte della rinascita, Il monaco che vendette la sua Ferrari, Going deeper, L’altro volto di Gesù, Akhenaton, il folle di Dio, La via del guerriero di pace, Nosso Lar, Il cammino della luce, Regina del sole, Stavolta sarò femmina, Il quartiere degli estranei, ed altri ancora…
… e senza contare quelli che ho scritto io, ossia 21 dicembre 2012 – Il romanzo e Il mondo dall’altra parte.
Il libro scritto oggi si inserisce in questo filone, e anzi è uno dei seguiti del famoso La profezia di Celestino: parlo de La dodicesima illuminazione, di James Redfield.
Di mezzo, va da sé, ci sono stati La decima illuminazione, che ho letto e recensito, e L’undicesima illuminazione, che non avevo preso perché il secondo libro mi aveva piuttosto deluso.
Difatti, mi era sembrato che, molto semplicemente, Redfield stesse cavalcando l’onda del successo de La profezia di Celestino, sfornando altri libri, senza tuttavia una legittima ispirazione dietro.
Saltata L’undicesima illuminazione, ho così letto La dodicesima illuminazione, perché regalatomi… e purtroppo devo dire che l’impressione è stata confermata in pieno.
Il libro mantiene la stessa struttura dei suoi predecessori, col protagonista e i suoi compagni alla ricerca di pagine di manoscritti. Cambia la location, che stavolta si divide tra Stati Uniti, Egitto e Vicino Oriente, ma il succo è quello, solo che al posto delle varie “illuminazioni”, qua si stanno cercando le “estensioni”. Non cambia nulla, col libro che anzi si propone come coacervo di luoghi comuni new age, nonché di luoghi comuni “americani”, tipo il fatto che i cattivi sono immancabilmente i soliti: Iran e islamici, con i cinesi pronti ad approfittarne. A proposito di islamici, piuttosto pacchiani e inverosimili i confronti tra le varie religioni.
Forse l’unica cosa positiva è il suo insistere sulle coincidenze e le sincronicità… cosa che tuttavia, se da un lato è un apprendimento importante (imparare a seguire il flusso della vita e delle energie), nel racconto diventa quasi ridicola, giacché, ogni santa volta che qualcuno enuncia un principio, ecco che circa tredici secondi dopo succede qualcosa che lo conferma, per la gioia dei protagonisti della storia a cui non manca mai un esempio concreto.
Quanto al lettore… beh, da un lato c’è la noia, e dall’altro un livello evolutivo piuttosto carente, segno che James Redfield ha avuto un’ispirazione che ha fatto bene a seguire, ma senza tuttavia aver fatto poi dei passi in avanti, che viceversa i suoi libri avrebbero segnalato.
Insomma, di mio vi consiglio di lasciar perdere i seguiti della saga e viceversa di seguire qualcos’altro.
Fosco Del Nero
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