Recensioni, approfondimenti e consigli per la propria crescita interiore
Titolo: Akhenaton, il folle di Dio (La demeure dy rayonnant – Mémoires égyptienne).
Autore: Daniel Meurois-Givaudan.
Argomenti: narrativa, storia, spiritualità.
Editore: Edizioni Amrita.
Anno: 1998.
Voto: 7.5.
Approfondimento: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Il giardino, Amazon.
A breve distanza dalla recensione del bellissimo L’altro volto di Gesù – Memorie di un esseno, va a fargli compagnia Akhenaton, il folle di Dio, altro libro di Daniel Meurois-Givaudan, il famoso e controverso ricercatore francese autore ormai di numerosi best seller venduti in tutto il mondo.
Ma partiamo dalle basi: Daniel Meurois-Givaudan afferma di scrivere i suoi libri non come opere di fantasia (pur essendo essi narrativa) o di ricerca (pur essendo essi molto dettagliati), bensì sulla base delle proprie visioni degli annali dell’Akasha, che sarebbero il piano spirituale in cui tutto quanto mai avvenuto è fedelmente registrato, tanto che chi riesce ad accedervi può rivivere ogni cosa, testimoniandola in presa diretta.
È per l’appunto quanto sostiene di aver fatto Daniel Meurois-Givaudan nei suoi libri.
Peraltro, sono numerosi i ricercatori del passato che avrebbero avuto tale dono, da Edgar Cayce a Rudolf Steiner, a Madame Blavatsky.
Detto ciò, torniamo ad Akhenaton, il folle di Dio.
Se ne L’altro volto di Gesù ci si era concentrati evidentemente sulla vita di Gesù (e sulla sua presunta morte), stavolta ci si concentra su Akhenaton, faraone egizio di circa 3500 anni fa, con gli eventi narrati dagli occhi di Nagar, guaritore e insegnante alla corte del faraone nella città di Akhetaton, fatta costruire come simbolo del nuovo corso spirituale che il faraone Akhenaton intendeva dare all’Egitto e all’umanità tutta, in contrapposizione alla vecchia e corrotta Tebe.
Tra l’altro, Givaudan ci dice che il Akhenaton si sarebbe poi reincarnato in San Francesco, e in effetti vi è qualche similitudine tra i due personaggi.
Rispetto a L’altro volto di Gesù i contenuti spirituali sono inferiori, dal momento che il libro appena citato regalava veri e propri spunti pratici, tra meditazione ed esercizi per visualizzare l’aura.
Akhenaton, il folle di Dio, al contrario, si presenta più come una narrazione-romanzo, peraltro molto accattivante data l’atmosfera egiziana, ben descritta tanto negli aspetti sensoriali quanto in quelli socio-culturali.
Il senso di bellezza e di profondità è comunque importante al di là delle pratiche di crescita personale.
Anche in questo casto, comunque, non mancano gli spunti di riflessione, nonché qualche importantissimo accenno alla questione “divinità” da un lato e alla questione “antichi dei” dall’altro.
Riguardo al primo punto, Akhenaton sostiene la presenza di un’essenza divina unica e onnipervasiva; riguardo al secondo, la identificazione delle antiche divinità egizie con esseri venuti dallo spazio (fatto che poi sarebbe in pieno accordo con le traduzioni letterari di antichi testi come la Bibbia, i testi sumeri, i testi vedici, etc).
In conclusione, a me Akhenaton, il folle di Dio è piaciuto, tanto che probabilmente leggerò altri libri di Daniel Meurois-Givaudan.
Mi rendo conto comunque che il credere o meno al discorso degli annali dell’Akasha è questione molto soggettiva, per cui invito ciascuno a farsi una propria idea e ad approfondire nel caso.
Fosco Del Nero
Non occorre cambiare il mondo.
Cambia semplicemente te stesso e avrai cambiato il mondo intero, perché tu ne fai parte. Se anche un solo essere umano cambia, il suo mutamento si irradierà in migliaia e migliaia di altre persone. Diventerà la scintilla di una rivoluzione che potrà generare un nuovo tipo di essere umano.
[Osho – La via del cuore]
Sergio
Agosto 19th, 2011 at 22:03
Ciao Fosco, leggendo la tua recensione ho l’impressione che questo libro si integri bene con “Sinuhe l’Egiziano” di Mika Waltari che, pur essendo dichiaratamente un romanzo, possiede una ricchezza di particolari descrittivi tale da darti l’impressione di trovarti lí, come se anche Waltari fosse stato in qualche modo ispirato.
Sei d’accordo?
Fosco Del Nero
Agosto 20th, 2011 at 11:12
Ciao Sergio.
Non ho mai letto il libro che menzioni, per cui non ti so dire.
Ad ogni modo, se uno è un romanzo, mentre l’altro sarebbe il resoconto di eventi reali, si tratterebbe di prodotti assai diversi nella loro essenza, al di là poi dello stile narrativo.
Ciao, alla prossima!
Fosco Del Nero
Sergio
Agosto 20th, 2011 at 14:47
Che siano prodotti diversi non ci piove; cosa intendevo dire é che chi ha trovato interessante da un punto vista storico il libro di Givaudan potrebbe entusiasmarsi anche per quello di Waltari che, pur essendo un romanzo, é il frutto di diversi anni di ricerche che rendono il racconto del tutto verosimile. Leggendo la tua recensione ho avuto l’impressione che anche il libro di Givaudan sia piú un racconto storico che un trattato spirituale :-)
Alla prossima, ciao!
Fosco Del Nero
Agosto 21st, 2011 at 00:32
Ok, allora chi fosse interessato a un romanzo ambientato nell’antico Egitto potrebbe a buona ragione leggersi Waltari.
Tieni comunque conto che nel sito recensisco solo libri e prodotti con contenuto di miglioramento personale; se il testo di Givaudan fosse stato un mero racconto non lo avrei recensito (come mi è già capitato peraltro con libri che pensavo avessero contenuti di crescita personale e che invece si sono rivelati solo narrativa).
Fosco Del Nero