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Le parabole di Gesù interpretate dalla scienza iniziatica – Omraam Mikhael Aivanhov (approfondimento)

21 Gen 2021 | Cristianesimo, Esoterismo, Spiritualità

Product by:
Omraam Mikhael Aivanhov

Reviewed by:
Rating:
5
On 21 Gennaio 2021
Last modified:22 Settembre 2022

Summary:

Benvenuti all’articolo di approfondimento dedicato al libro di Omraam Mikhael Aivanhov Le parabole di Gesù interpretate dalla scienza iniziatica.
L’articolo sarà piuttosto lungo, e meriterà tale lunghezza...

Le parabole di Gesù interpretate dalla scienza iniziatica - Omraam Mikhael Aivanhov (esoterismo)Titolo: Le parabole di Gesù interpretate dalla scienza iniziatica.
Autore: Omraam Mikhael Aivanhov.
Argomenti: spiritualità, esoterismo, cristianesimo.
Editore: Prosveta Edizioni.
Anno: 1983.
Voto: 8.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: MacrolibrarsiGiardino dei libriAmazon.

 

Benvenuti all’articolo di approfondimento dedicato al libro di Omraam Mikhael Aivanhov Le parabole di Gesù interpretate dalla scienza iniziatica. L’articolo sarà piuttosto lungo, e meriterà tale lunghezza.

La prima citazione riguarda la realizzazione del Regno di Dio… interiormente molto prima che esteriormente.
“Il nome di Dio deve essere santificato nella nostra intelligenza, ma è nel nostro cuore che il suo Regno deve instaurarsi. Quel regno non è un luogo, ma uno stato interiore nel quale si riflette tutto ciò che è buono, generoso e disinteressato.
Di tale regno Gesù diceva duemila anni fa “È vicino”, e per certi era vero, ma per la maggioranza della gente non è ancora venuto, e non verrà nemmeno entro ventimila anni se ci si accontenta di attendere esteriormente la sua venuta senza far nulla nel proprio mondo interiore.
In verità, per certi il Regno di Dio è già venuto; per altri sta venendo e per altri ancora verrà… ma non si sa quando.”

Qual è il problema però? È che la gran parte dell’umanità è interessata solo al piacere personale.
“Gli uomini, per la maggior parte, si comportano come se fossero venuti sulla terra soltanto per mangiare, bere, divertirsi, commettere sciocchezze, o anche per soffrire ed essere infelici.
Hanno dimenticato che la loro missione consiste nel manifestare la divinità nascosta in loro stessi per diventare come Dio.”

Ogni singolo uomo ha tuttavia una missione: diventare perfetto come il Padre Celeste.
“Bisogna occuparsi della missione che Dio ha affidato a tutti gli uomini: diventare perfetti come Lui.
E siccome in un’esistenza, che è troppo breve, non ci riusciranno, ritorneranno per continuare il loro impegno.
Quando Gesù diceva “Siate perfetti come è perfetto il vostro Padre Celeste” sottintendeva la reincarnazione. Altrimenti, lui che era saggio e illuminato, come avrebbe potuto pretendere che gli uomini diventassero perfetti in una sola esistenza? O ignorava la debolezza umana, o non aveva alcun’idea della grandezza di Dio.
Se non avesse preso in considerazione la reincarnazione, questo precetto sarebbe stato privo di senso. Sulla base della reincarnazione, tutto diviene possibile e logico. E se Gesù ha chiesto all’uomo la perfezione, lo ha fatto proprio perché sapeva che la percezione è la legge dell’intero universo.”

Tale missione si dispiega in un arco di tempo assai lungo, ma comunque con uno schema di fondo ben definito.
“La crescita è un lavoro che avviene secondo un determinato schema e delle linee di forza ben precise, affinché la pianta acquisisca esattamente le stesse caratteristiche di quella che ne ha prodotto il seme: forma, dimensione, colore, sapore, profumo e altre particolarità.
Tutti considerano ciò normale, non c’è da riflettere né da porsi domande, tuttavia non vi sembra un fatto straordinario?
Ma la cosa ancor più straordinaria è che il processo di crescita del seme può rivelarci il mistero dell’uomo.
L’uomo pure possiede interiormente uno schema secondo il quale si orientano le forze che sono in lui.
Quando si vuole costruire un edificio, ci vuole un progetto, un piano. Quindi per una qualsiasi costruzione c’è sempre l’autore del progetto, cioè l’architetto, e poi ci sono i muratori che si mettono all’opera, e naturalmente i materiali necessari alla costruzione.
La stessa cosa avviene quando un bambino si forma nel seno della madre: si va formando secondo uno schema, un piano, un programma dato dai Signori dei Destini secondo i meriti maturati in base alla vita condotta nelle precedenti incarnazioni; la madre gli costruisce, quindi, una casa, vale a dire un corpo corrispondente al progetto.
Quando un essere umano scende sulla Terra, viene con un germe che racchiude le linee di forza del suo destino – come ogni seme che si trova nella natura – vale a dire un’impronta originale secondo la quale, una volta piantato, si mette a germogliare e a crescere. Tutta la crescita della pianta si svolge conforme a questa immagine, a questa impronta.”

Aivanhov ora ci regala qualche parola sull’evoluzione e sull’involuzione che la ha preceduta.
“La Scienza Iniziatica insegna che tutta l’evoluzione è preceduta da una involuzione, vale a dire da una discesa dello spirito nella materia. L’evoluzione non può avvenire senza la partecipazione dello spirito: è lo spirito che contiene la vita e la coscienza, ed è lo spirito che trascina la materia, le forme e le creature verso la perfezione.
Si deve, quindi, comprendere molto bene che non può esserci evoluzione senza una precedente involuzione.
Immaginare che le forme abbiano potuto evolvere da sé, senza beneficiare prima dell’involuzione, cioè della discesa dello spirito, significa non aver compreso nulla.”

Andiamo avanti con un brano su due differenti filosofie di vita.
“Da secoli, anzi, da millenni, sono apparse nella storia numerose religioni, correnti di pensiero e tendenze filosofiche divisibili in due categorie: quelle che spingono l’uomo a evadere dalla terra e quelle che, al contrario, lo spingono ad aggrapparvisi.
Né coloro che vogliono aggrapparsi alla terra né coloro che pensano solo ad abbandonarla riusciranno mai a ottenere la felicità dell’umanità.
La terza soluzione, che è la vera filosofia del Cristo, di tutti i grandi iniziati e quindi anche la nostra, è quella di non fuggire dalla terra per rifugiarsi in cielo, ma di impregnarsi di tutto ciò che è in Cielo per farlo scendere sulla terra, affinché essa divenga il Regno di Dio. Il vero spiritualista, il vero cristiano non disprezza la terra, ma lavora per trasformarla.”

Il brano successivo ci dà un consiglio su meditazione e illuminazione personale.
“Nelle vostre meditazioni e nelle vostre preghiere chiedete e immaginate che la luce, lo spirito e la potenza divina scendano in voi per impregnare tutte le vostre cellule. Dopo aver lavorato in questo modo per anni, un giorno sentirete che il Cielo è dentro di voi, che la luce è dentro di voi, che l’amore è dentro di voi. Allora sarà molto più facile coinvolgere la gente e aiutarla.
Se invece, col pretesto della spiritualità, vi inaridite, non soltanto sarete un essere inutile, ma provocherete negli altri soltanto un rifiuto verso la spiritualità.”

Le parabole di Gesù interpretate dalla scienza iniziatica ci propone ora un brano su demoni-entità e malattie-disturbi fisici… e non solo fisici.
“Quanti sono i disturbi che i medici non riescono a spiegare e che cercano di guarire con la chimica e la chirurgia, disturbi che in realtà sono opera di forze ostili che gli esseri umani hanno attirato da tempo senza rendersene conto. Col loro modo di vivere, di pensare, di sentire e di agire hanno aperto loro le porte. Ma qui si tratta di un argomento che, lo so benissimo, non sarà mai accettato né compreso. Nel ventesimo secolo, come potrebbero gli intellettuali e i medici accettare il concetto che entità del piano astrale si prendano la briga di tormentare gli esseri umani, di nutrirsi a loro spese e di distruggerli? A loro avviso, si tratta di elementi chimici che perturbano il buon funzionamento dello psichismo.
È vero, sono degli elementi chimici, ma quello che la scienza non sa è che tali elementi chimici sono la conseguenza della presenza di spiriti malefici attirati dall’uomo stesso. Quelle entità pullulano nel mondo astrale, e se gli esseri umani aprono loro la porta grazie alle loro debolezze e trasgressioni, esse entrano in loro e provocano turbamenti.
Certamente, un giorno la scienza riuscirà a mettere a punto degli strumenti che permetteranno di individuare la presenza di tali esseri indesiderabili. Tuttavia, nell’attesa è preferibile ammettere la loro esistenza e soprattutto imparare a proteggersi dalla loro influenza conducendo una vita intelligente e ragionevole.
Le migliori protezioni contro gli indesiderabili sono la purezza e la luce interiore. Di fronte a ciò, gli indesiderabili non hanno più nulla a cui aggrapparsi.”

Parliamo ora della comunione, con un brano piuttosto lungo: carne e sangue, pane e vino, fuoco e acqua, spirito e luce, amore e saggezza, con tali dualità che si corrispondono sui rispettivi piani.
“Il rito della comunione, così come viene osservato nelle chiese cristiane, si richiama all’ultima cena che Gesù consumò con i suoi apostoli: “Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: ‘Prendete e mangiate, questo è il mio corpo’. Poi prese un calice e, dopo aver reso grazie lo diede loro dicendo: ‘Bevete tutti, poiché questo è il mio sangue’”.
Il pane e il vino, presentati come carne e sangue del Cristo, sono simboli che ritroviamo in tutte le iniziazioni.
Il pane e il vino, vale a dire il grano e l’uva, quel nutrimento in forma generale, sono il simbolo del Cristo, del Verbo, perché è il Sole che li produce. È il Sole che fa maturare il grano e l’uva, come pure tutti i frutti e i semi della terra. Tutto ciò che ci nutre e ci disseta sono la carne e il sangue del Cristo, in quanto è quell’amore, quella luce, quella vita del Sole, del Cristo tramite il Sole, che si condensano per apparire sulla terra sotto forma di vegetazione e di frutti.
“Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna”: si può andare molto oltre nella comprensione di queste parole. Esse significano: “Se mangiate il fuoco che esce da me che è l’amore, se bevete la luce che è la saggezza, avrete la vita eterna”. Attraverso queste parole Gesù esprimeva le medesime verità di quando diceva a Nicodemo: “Se non nascete dall’acqua e dallo spirito (vale a dire il fuoco), non entrerete nel Regno di Dio”.
La carne e il sangue, il fuoco e l’acqua, sono gli stessi simboli, a livelli diversi, di quei due principi maschile e femminile che Melchisedek rivelò ad Abramo quando portò il pane e il vino. Il pane e il vino sono per se stessi poca cosa, tuttavia tramite loro il sacrificatore dell’Altissimo portò ad Abramo un sapere iniziatico prodigioso sui due principi maschile e femminile.”

Un altro concetto centrale dei Vangeli e della predicazione di Gesù: il perdono.
“Nella giustizia non si perdona: occhio per occhio, dente per dente. Ma Gesù era venuto per insegnare l’amore, la pietà e il perdono delle offese, ed è per questo che, al momento della morte, si è schierato a difesa dei suoi nemici: “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno”. Se si comprende bene il segreto di queste parole, applicandole, si avranno risultati straordinari.
Colui che è povero e spiritualmente debole non riesce a perdonare, ma cerca di vendicarsi. Per perdonare chi ha fatto de male, si deve diventare grandi, ricchi, forti e luminosi; si deve dire a se stessi: “Quel poveretto lo posso perdonare; è talmente privo di saggezza, di conoscenza e di nobiltà d’animo! E, per di più, non sa nemmeno in che condizioni si pone agendo in questo modo, poiché le leggi della giustizia divina sono implacabili. Avrà certamente da soffrire per riparare il male che ha fatto, mentre io, pur essendo per il momento una vittima, sono comunque privilegiato, poiché lavoro per il bene e per il Regno di Dio e la sua luce”.
Pensando così, se paragonate tutto lo splendore nel quale vivete per aver scelto il cammino del bene alla miseria e all’oscurità degli ingiusti e dei cattivi, un sentimento di pietà si impadronirà di voi, e quello che non potreste ottenere con nessun altro mezzo lo otterrete facilmente in questo modo.”

Trattiamo ora un altro concetto portante dei testi cristiani: la presenza. Anche su questo punto Aivanhov è assai chiaro e didattico.
“Il segreto, il grande segreto, consiste nell’essere costantemente vigili e svegli, perfino quando dormite.
Sì, proprio svegli. Perché è detto “Vegliate e pregate”?
Perfino gli spiritualisti non hanno ancora compreso l’importanza di tale precetto.
Perché essere vigili? È faticoso! È così bello dormire, lasciarsi andare alla pigrizia fisica e mentale…
Ecco perché gli uomini non progrediscono malgrado l’universo che si presenta dinanzi ai loro occhi, malgrado il sole e le stelle, malgrado tutti i libri e tutti i grandi Maestri che esistono per istruirli: perché dormono, dormono tutto il tempo.”

Il penultimo brano si avvia a concludere in bellezza l’approfondimento, con una bellissima considerazione sulla preghiera.
“Fra tutto ciò che gli Iniziati hanno insegnato gli uomini non vi è nulla al di sopra della preghiera. Nel momento in cui vi mettete a pregare, una schiera di esseri invisibili si avvicina, e già si sente il vibrare delle loro ali angeliche, mentre le entità tenebrose che volevano nuocervi si accingono a scomparire, poiché sanno che verrebbero cacciate, bruciate e fulminate. Esse hanno paura di una sola cosa: la luce.
Ecco perché, quando si presenta un momento difficile, la prima reazione che dovete avere è di unirvi al Creatore, per aumentare in voi la luce: a quel punto, tutti gli esseri inferiori che vi minacciavano rimangono neutralizzati o vengono cacciati.”

L’ultima citazione proposta ribadisce l’importanza del percorso evolutivo-spirituale.
“L’unica attività degna di questo nome è il lavoro per assomigliare al nostro Padre Celeste.”

Bene.
Con Le parabole di Gesù interpretate dalla scienza iniziatica di Omraam Mikhael Aivanhov abbiamo terminato. Al prossimo articolo di approfondimento.

Fosco Del Nero

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2 Commenti

  1. Anonimo

    Aivanhov é un grande maestro di vita, io ho letto tutti e più volte i libri tratti dai suoi insegnamenti, sono da consigliare a tutti coloro che vogliono intraprendere il cammino spirituale.

  2. Fosco Del Nero

    Anche a chi c’è già: Aivanhov va bene per praticamente qualsiasi livello di consapevolezza.

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