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Il manuale dell’errante – Volume 2 – Carla Rueckert (approfondimento)

17 Mag 2021 | New age

Product by:
Carla Rueckert

Reviewed by:
Rating:
1
On 17 Maggio 2021
Last modified:22 Settembre 2022

Summary:

Bentrovati.
Oggi siamo in compagnia del libro Il manuale dell’errante - Volume 2, di Carla Rueckert, e dell’articolo di approfondimento dedicatogli.

Il manuale dell’errante - Volume 2 - Carla Rueckert (new age)Titolo: Il manuale dell’errante – Volume 2 (A wanderer’s book).
Autore: Carla Rueckert.
Argomenti: esistenza, new age.
Editore: Stazione Celeste Edizioni.
Anno: 2001.
Voto: 3.5.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: MacrolibrarsiGiardino dei libriAmazon.

 

Bentrovati. Oggi siamo in compagnia del libro Il manuale dell’errante – Volume 2, di Carla Rueckert, e dell’articolo di approfondimento dedicatogli.
Come sempre ho cercato di evidenziare le citazioni più significative del libro in questione, almeno per quanto potessi vedere io… e proprio per ciò il testo potrebbe apparire più di quanto sia in realtà. Per la sua valutazione nel complesso, rimando alla recensione, piuttosto dettagliata.

In questa sede, vediamo qualche brano estratto dal testo in questione.

Cominciamo da un brano sul lavoro materiale e sulla presenza che noi possiamo applicarvi o meno; tale presenza renderà il lavoro nobile o meno, al di là dell’attività in questione.
“Possiamo conferire al nostro lavoro dignità e significato anche se stiamo elaborando dei dati di cui non vediamo nessuna utilità. Se il compito è abbastanza semplice, diventa anche un’occasione per meditare!
Il punto qui è che il lavoro non è solo prestigio o soldi. Il lavoro diventa “Il Grande Lavoro” quando ci rendiamo conto che stiamo lavorando sulla nostra vita. Se una persona svolge un’attività umile con amore e compassione, e una seconda persona svolge una mansione nobile con disprezzo e cinismo, a prescindere dalla competenza esteriore, la prima persona, dal punto di vista metafisico, svolge un lavoro più importante e migliore, qualunque sia l’opinione umana.”

Il secondo brano afferisce al contributo che ciascuna persona può portare al mondo… ancora una volta, al di là dell’attività materiale che viene espletata.
“Ogni sforzo per aggiungere luce alla coscienza planetaria è di gran lunga il servizio migliore che potere rendere in ogni momento.”

Il terzo brano proposto sottolinea l’importanza del cambiamento sostenibile: vale per le abitudini materiali e vale anche per il percorso interiore.
“Se non si fa attenzione si può creare il proprio esaurimento spirituale.
Il ritmo del cambiamento deve essere abbastanza lento affinché la personalità della vostra coscienza possa avere il tempo di assorbire la conoscenza e l’ispirazione che riceve e possa fare le sue scelte in modo appropriato e ponderato. Non è opportuno accelerare e affrettare la vita spirituale, perché l’anima ha i suoi tempi ed è nella pienezza dei tempi che si realizzano le cose.”

Andiamo avanti con Il manuale dell’errante – Volume 2. Quello che segue è un pezzo piuttosto bello, riguardante l’incarnazione terrena e la sua perfezione fuori dal tempo.
“Voi siete scesi attraverso i piani inferiori, attraverso ogni livello nel quale fate delle scelte, finché non avete scelto questo corpo, questo periodo, questa serie di circostanze, e, all’improvviso, siete nati.
E questo è il momento presente di tutti i tempi, questo è il luogo fuori da ogni luogo, questa è la densità, questa è l’esperienza. E in qualche modo sembra un miracolo fuori dal tempo, improvvisamente apparso sulla Terra come un sole. Questo sei tu. Questo è qui. E questo è adesso.”

Propongo ora un brano sulle sincronicità e sulla capacità di scorgerle tra la folla.
“All’interno della vostra incarnazione scoprirete certe sincronicità o coincidenze mettendo assieme le informazioni, le entità, le esperienze, i pensieri condivisi e i sogni. Questi verranno usati come una specie di segnaletica e ci condurranno, nutriranno, ispireranno e sosterranno quando la via sembrerà difficile e buia.
Osservateli quindi, soprattutto nei vostri momento di preghiera, nella meditazione e nei momenti in cui cercate interiormente le risposte che per voi sono importanti.”

Stiamo per concludere con le ultime citazioni.
La penultima ci parla di servizio agli altri e fiducia nell’esistenza.
“Per essere sufficientemente polarizzati in senso positivo, si deve essere disposti e capaci di liberare abbastanza di sé da non preoccuparsi se ci sarà un ritorno per ciò che si è dato.
In questo servizio, colui che così serve avrà fiducia che ciò che è più grande di sé sosterrà il suo piccolo sé nelle sue attività quotidiane, che sarà nutrito e supportato in modo da permettere al suo servizio di continuare.”

Anche l’ultimo brano proposto è molto bello; stavolta parliamo della famosa resa.
“Sappiate che il potere principale e più grande vi viene dato nell’atto della resa, perché il cuore che si è arreso può sentire il canto che lo guiderà.
Coloro che chiudono e tappano le proprie orecchie e pretendono che le cose siano in un determinato modo, così e cosà, sentiranno, in verità, un canto della sirena. E la manifestazione del dolore nella vita di chi controlla aumenterà sempre di più. Questi sono coloro che sono ostinati e confusi, perché non possono tornare a casa e neppure sono in grado di andare avanti.
Arrendetevi, quindi, e purificate le vostre orecchie al canto della vita, quella vita che è al di là della vita e della morte.”

Abbiamo così concluso con Il manuale dell’errante – Volume 2 di Carla Rueckert.
Al prossimo articolo di approfondimento.

Fosco Del Nero

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