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Vedute sul mondo reale – Georges Ivanovitch Gurdjieff (quarta via)

1 Lug 2019 | Esistenza, Quarta via

Product by:
Georges Ivanovitch Gurdjieff

Reviewed by:
Rating:
5
On 1 Luglio 2019
Last modified:22 Settembre 2022

Summary:

Dopo aver letto la trilogia di opere scritta di suo pugno da Georges Ivanovitch Gurdjieff, rimasta però sfortunatamente incompleta, mi sono letto anche Vedute sul mondo reale...

Vedute sul mondo reale - Georges Ivanovitch Gurdjieff (quarta via)Titolo: Vedute sul mondo reale (Gurdjieff parle à ses èléves).
Autore: Georges Ivanovitch Gurdjieff.
Argomenti: quarta via, esistenza, crescita interiore.
Editore: Neri Pozza.
Anno: 1917-31.
Voto: 8.
Approfondimento: qui.
Dove lo trovi: MacrolibrarsiGiardino dei libriAmazon.

 

Dopo aver letto la trilogia di opere scritta di suo pugno da Georges Ivanovitch Gurdjieff, rimasta però sfortunatamente incompleta, e anzi direi persino monca proprio nella parte che avrebbe dovuto essere quella “strutturante”, dopo che le precedenti due erano quelle “destrutturante” e “preparatoria”, per completare l’opera son passato a leggermi anche il resto a firma dell’autore armeno.

Così, dopo I racconti di Belzebù a suo nipote, Incontri con uomini straordinari e La vita reale (noto anche come La vita è reale solo quando io sono), ecco che arriva la recensione di Vedute sul mondo reale.

Vedute sul mondo reale è un libro di circa 270 pagine che raccoglie estratti di conferenze tenute da Gurdjieff ai suoi allievi, in varie parti del mondo e in vari periodi.
Si spazia così dal 1917 al 1931, e dalla Turchia agli Stati Uniti, passando ovviamente per Fontainebleu, il luogo non lontano da Parigi in cui infine il giramondo Gurdjieff s’era installato, dopo guerre locali, guerre mondiali, vari incidenti e tentativi di insediamento in altri posti.

Dico subito quale gradimento ho avuto di questo Vedute sul mondo reale: notevole, tanto che in esso, in uno spazio relativamente contenuto, ho trovato più di quanto ho trovato nella trilogia (monca) scritta da Gurdjieff (e che peccato che sia rimasta monca… ma evidentemente doveva andare così).

Tra addormentamento, osservazione, lavoro su di sé, i corpi umani, etc, c’è davvero molta roba in questo libro, e scritta in modo chiaro, senza dover affrontare il linguaggio forzatamente barocco (eufemismo) de I racconti di Belzebù a suo nipote, per dire.

Tuttavia, mi rimane un dubbio sul fatto che Vedute sul mondo reale, che è una sorta di versione light di Frammenti di un insegnamento sconosciut, sia più adatto a essere un’introduzione al lavoro di Gurdjieff, e quindi vada letto prima di affrontare il resto, oppure se sia più una sintesi, e quindi sia da apprezzare dopo aver letto il resto.
Ma magari potrà fungere da ambo le cose, a seconda del livello del singolo lettore.

Di mio, torno a dire che ho gradito molto Vedute sul mondo reale, un testo sufficientemente lungo e ampio, ricco di concetti e di energia, ma non pesante o testante come i libri scritti dalla viva mano di Gurdjieff… e che peraltro furono scritti volutamente come testanti e ostacolanti.

Vedete voi che volete fare e leggere.

Fosco Del Nero

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