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Un mazzo di fiori scelti – Helena Petrovna Blavatsky (approfondimento)

18 Feb 2019 | Esistenza, Spiritualità, Teosofia

Product by:
Helena Petrovna Blavatsky

Reviewed by:
Rating:
3
On 18 Febbraio 2019
Last modified:22 Settembre 2022

Summary:

Bentrovati con questo ennesimo articolo di approfondimento.
Oggi siamo in compagnia di Helena Petrovna Blavatsky e del suo libriccino Un mazzo di fiori scelti.

Un mazzo di fiori scelti - Helena Petrovna Blavatsky (approfondimento)Titolo: Un mazzo di fiori scelti.
Autore: Helena Petrovna Blavatsky.
Argomenti: esistenza, teosofia.
Editore: Bis Edizioni.
Anno: 1880 ca.
Voto: 6.5.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: MacrolibrarsiGiardino dei libriAmazon.

 

Bentrovati con questo ennesimo articolo di approfondimento.
Oggi siamo in compagnia di Helena Petrovna Blavatsky e del suo libriccino Un mazzo di fiori scelti.

Come sempre, ho estrapolato dal testo qualche citazione particolarmente interessante, e occorre dire che il libercolo, per quanto assai breve (60 pagine di formato piccolo e stampa grandicella, che altrimenti avrebbero potuto essere tranquillamente 30), mi ha fornito numerosi brani, tra cui vado a scegliere.

Partiamo dal principio unitario.
“Noi tutti siamo come membra di un unico corpo e perciò chi cerca di danneggiare o distruggere gli altri si comporta come se la mano destra cercasse di tagliare quella sinistra per gelosia.
Chi uccide il prossimo suo uccide se stesso; chi deruba truffa se stesso; chi ferisci il prossimo mutile se stesso, perché gli altri esistono in noi, come noi esistiamo negli altri.”

Affermiamolo ora in modo più esteso.
“L’esistenza è una cosa sola e non l’unione di cose unite fra loro.
Fondamentalmente c’è un solo Essere. L’Essere ha due aspetti, uno positivo e l’altro negativo. Il positivo è lo spirito o la coscienza; il negativo è la sostanza, l’oggetto della coscienza.
Questo Essere è l’Assoluto nella sua manifestazione primaria: essendo assoluto, non c’è nulla al di fuori di lui. Egli è Intero Essere, indivisibile, altrimenti non sarebbe Assoluto. Se una parte potesse esserne separata, ciò che resterebbe non potrebbe essere Assoluto, poiché sorgerebbe subito la questine del confronto fra Lui e la parte separata. Il confronto è incompatibile con l’idea di Assoluto.
È dunque chiaro che questa esistenza una, o Essere Assoluto, deve essere la realtà in ogni forma esistente.
L’Atomo, l’Uomo, il Dio, sono ciascuno separatamente, come anche collettivamente, l’Essere Assoluto che, in ultima analisi, è la reale individualità. È questa l’idea che bisogna mantenere costantemente sullo sfondo del piano mentale, per farne la base di ogni concetto che nasce dallo studio della Dottrina Segreta.
Appena la si dimentica, l’idea di separazione sopraggiunge e lo studio perde il suo valore.”

Detto dell’unita dell’esistenza, diciamo anche che l’esistenza è interamente viva, per quanto su tanti livelli.
“Non esiste materia morta.
Anche il più piccolo atomo è vivente.
Non può essere diversamente, poiché ogni atomo è esso stesso fondamentalmente l’Essere Assoluto. dunque, non ci sono cose come spazi di etere, o di akasha, o ancora come angeli ed elementari che nuotano come delle trote nell’acqua.
Ogni atomo di sostanza, in qualsiasi piano di coscienza, è in se stesso una Vita.”

E ancora sull’intelligenza dell’esistenza.
“Tutto l’Universo, in tutti i suoi Regni, è cosciente, ossia dotato di una Coscienza che è peculiare del suo piano di percezione.
Dobbiamo ricordare, noi esseri umani, che anche laddove ci sembra di non percepire alcun segno di coscienza, come ad esempio nel caso delle pietre, non è detto che vi sia reale assenza di coscienza. La materia morta, o incosciente, non esiste! Così come non c’è legge cieca e incosciente.
L’Universo è elaborato e guidato dall’interno all’esterno. Così è in alto come in basso, sulla Terra come nel cielo, e l’uomo, microcosmo e copia in miniatura del macrocosmo, è il testimone vivente di questa Legge Universale e del suo modo di agire.
Il Cosmo intero è guidato, controllato e animato da una serie quasi infinita di gerarchie di esseri sensibili, aventi ciascuno una missione da compiere. Qualunque sia il nome che diamo loro, essi sono gli agenti delle leggi cosmiche.”

Passiamo al principio per cui è rimasto famoso Ermete Trismegisto.
“L’idea di base è quella espressa nel grande Assioma Ermetico.
In verità, essa riassume e sintetizza tutte le altre: l’Esterno è come l’Interno, il Piccolo è come il Grande, ciò che è in Basso è come ciò che è in Alto. Non c’è che una Vita e una Legge e Colui che la mette in azione è Uno.
Nulla è interno, nulla è esterno, nulla è grande, nulla è piccolo, nulla è alto, nulla è basso nell’Economia Divina.”

E veniamo ora al percorso evolutivo, allo sforzo, ai meriti, al karma e alle reincarnazioni.
“La dottrina fondamentale della filosofia esoterica non ammette privilegi né doni speciali per l’uomo, salvo quelli guadagnati dal proprio ego, a furia di sforzo e merito personale, attraverso una lunga serie di reincarnazioni.
La Natura svela i suoi più intimi segreti e conferisce la vera Saggezza soltanto a colui che cerca la Verità per amore della Verità stessa e che desidera la conoscenza allo scopo di aiutare gli altri, non la sua non importante personalità.
Esternamente noi non siamo che le creature di un giorno, ma interiormente siamo eterni.
Quindi, studiate a fondo la dottrina del karma e quella della reincarnazione: è il sistema di vita e di pensiero che può salvare le razze future.”

Cito adesso un brano sul maestro interiore, che ognuno deve trovare.
“Il Maestro che abita nel Santuario della nostra anima è il Sé Superiore, lo Spirito Divino, la cui coscienza (almeno durante la vita mortale dell’uomo nel quale questo Spirito è imprigionato) è basata sulla mente e deriva unicamente dalla mente, che noi chiamiamo l’Anima Umana (essendo l’Anima Spirituale il veicolo dello Spirito).
L’Anima Umana, o personale, è a sua volta, nella sua forma più alta, un complesso di aspirazioni spirituali, di volontà e di amore divino; e nel suo aspetto inferiore un complesso di desideri animali e di passioni terrestri, che le derivano dalla sua associazione con il proprio veicolo, sede di queste passioni e di questi desideri.
Così essa forma come un anello di congiunzione tra la natura animale dell’uomo, che la sua ragione cerca di soggiogare, e la divina natura spirituale verso la quale gravita ogni volta che vince nella lotta con “l’intero animale”.”

Vado a concludere l’articolo di approfondimento di Un mazzo di fiori scelti con alcune citazioni più rapide, e di natura prevalentemente pratica.

Concetto assai semplice ma sempre utile da considerare: la natura della magia o energia.
“È bene ricordarlo: dal motivo e solo dal motivo dipende il fatto che l’esercizio di un potere diventi magia nera (cioè malefica) o bianca (cioè benefica).”

La natura del karma, principio inesorabile.
“Il karma è una pietra pesante gettata nelle acque tranquille della vita e, necessariamente, deve produrre onde circolari che si allargano quasi all’infinito.
Originate le cause, queste inesorabilmente producono gli effetti.”

Un consiglio su alcune sostanze da non assumere.
“Il vino e l’alcol contengono e conservano il magnetismo “cattivo” di tutti coloro che hanno preso parte alla loro fabbricazione, e la carne di ogni animale conserva i caratteri psichici della sua specie.”

E adesso quelle che forse sono le tre citazioni più utili del libro.
La prima sottolinea che la chiave della nostra evoluzione è sempre in noi stessi (e dove, se no?).
“La chiave per ogni grado di evoluzione è l’aspirante stesso.”

La seconda suggerisce dove concentrare le proprie energie.
“I pensieri devono fissarsi in prevalenza sul cuore, scacciando ogni pensiero ostile verso qualsiasi essere vivente.
Il cuore deve sentire profondamente l’assenza di separazione dal resto degli esseri e da tutto ciò che esiste nella natura, altrimenti non è possibile ottenere alcun successo.”

La terza e ultima identifica l’obiettivo di ogni vero viandante: la sparizione.
“Il vero occultismo, o teosofia, è la grande rinuncia del Sé, rinuncia assoluta e incondizionata, tanto nel pensiero quanto nell’azione.”

Abbiamo così terminato con Un mazzo di fiori scelti di Helena Petrovna Blavatsky.
A presto e buone cose a tutti.

Fosco Del Nero

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