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La quarta dimensione – Bernardino Del Boca (approfondimento)

16 Apr 2014 | Esistenza, Esoterismo

Product by:
Bernardino Del Boca

Reviewed by:
Rating:
2
On 16 Aprile 2014
Last modified:22 Settembre 2022

Summary:

Come spiegato in recensione, La quarta dimensione di Bernardino Del Boca non mi ha entusiasmato: molto breve e con pochi spunti validi, tanto che questo stesso articolo di approfondimento è stato a rischio, per così dire.

La quarta dimensione - Bernardino Del Boca (esoterismo)Titolo: La quarta dimensione.
Autore: Bernardino Del Boca.
Argomenti: esistneza, esoterismo.
Editore: L’Età dell’Acquario Edizioni.
Anno: 1977.
Voto: 5.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: MacrolibrarsiGiardino dei libriAmazon.

 

Come spiegato in recensione, La quarta dimensione di Bernardino Del Boca non mi ha entusiasmato: molto breve e con pochi spunti validi, tanto che questo stesso articolo di approfondimento è stato a rischio, per così dire.

Un paio di cose le ho comunque cavate fuori, aiutandomi anche con una citazione di Immanuel Kant riportata nel libro, che in generale è un piccolo arazzo di pensieri di varie persone, essendo un collage di saggi e pensieri di diversi personaggi.

Le prime due citazioni sono dello stesso Bernardino Del Boca, e la prima ci parla dei tre tipi di uomini presenti sulla Terra adesso (o, comunque, al momento della scrittura del testo!).
“Tre tipi di uomini camminano oggi sulla Terra. Ognuno di essi esprime qualcosa che sfugge al singolo individuo e al sociologo, perché questo qualcosa ha significato solo per ciò che vive in un’altra dimensione della Vita.
Un tipo d’uomo è quello che, seguendo le scoperte della scienza e della tecnica, è convinto che l’umanità è al culmine del suo sapere.
Un altro tipo d’uomo è quello che, analizzando i risultati dei diversi rami della scienza, si convince sempre di più che l’uomo non conosce quasi nulla del creato, e si accorge sempre di più che, a ogni nuova scoperta, invece di restringersi, si allargano i nostri orizzonti, soltanto per farci provare lo smarrimento della nostra impotenza.
Ma c’è un terzo tipo d’uomo, quello che ha intuito che i sensi umani sono limitati, e che perciò non possono farci percepire completamente la realtà che ci circonda nella sua pienezza. Per questo tipo di uomo ciò che conta è vivere la propria vita in armonia con le cose che lo circondano, lasciandosi guidare dalle giuste leggi della natura, senza chiedersi mentalmente il perché delle cose, ma lasciando che le cose gli insegnino a vivere, a espandere la propria coscienza.
Questa è la giusta via di mezzo.”

Seconda citazione, breve e semplice ma ispirata.
“Cercare dentro di noi, a livello della nostra coscienza, ciò che ci unisce alla quarta dimensione, porta alla ricerca dell’equilibrio, dell’armonia, dei puri valori archetipici, cioè l’amore e la bellezza.
Gli individui equilibrati non usano concimi velenosi per i loro campi, non creano istituizioni in cui l’individuo non possa esprimere la sua spiritualità, non comperano petrolio né costruiscono centrali atomiche, dato che è possibile ottenere dal sole tutta l’energia di cui abbisogniamo.
Con lo sviluppo della spiritualità si cercherà di ristabilire l’equilibrio nella nostra vita e nel nostro ambiente. Senza questo equilibrio ci perderemo negli insondabili abissi della mentalità materialista, come se ciò fosse un fine, non un mezzo soltanto per espandere la nostra coscienza.”

Terzo spunto, la citazione di Kant, che ci mostra come anche nei secoli più intellettuali e mentali della storia umana, le grandi menti avessero certe convinzioni e certe direzioni.
“Confesso di essere spinto a sostenere l’esistenza di una natura non-materiale nel mondo, e di mettere la mia stessa anima nella classe delle cose immateriali del mondo.
Tutto ciò che è immateriale forma, forse, un grande tutto che può essere chiamato il “mondo della non-materia”.
Ogni uomo è un essere che appartiene a due mondi: al mondo invisibile immateriale e al mondo materiale, e sarò provato, non so quando o dove, che anche l’anima umana è, nella nostra vita, qualcosa di eterno che ci lega alla natura immateriale del mondo dello spirito il quale, alternativamente, agisce e riceve impressioni da questo mondo del quale tuttavia non è cosciente come essere materiale e finché tutte le cose sono nella condizione naturale.
Dobbiamo, perciò, considerare l’anima umana, nella vita attuale, come partecipante contemporaneamente a due mondi, ma dei quali percepisce chiaramente soltanto il mondo materiale, finché è limitata dal corpo materiale. Da questo limite materiale sorge la personalità di ogni individuo.
L’uomo è perciò un soggetto che è contemporaneamente membro del mondo visibile e di quello invisibile.
La nascita, l’esistenza, la morte sono soltanto stati dell’anima. Di conseguenza, solo il nostro corpo perisce, mentre la nostra anima non può morire, e deve essere esistita anche prima che il nostro corpo nascesse.
La vita dell’uomo è doppia. Consiste di due vite: una animale e una spirituale. La prima vita è quella dell’uomo, e l’uomo ha bisogno di un corpo per vivere questa vita. La seconda vita è quella dello spirito; la sua anima vive separata dal corpo, e certo continuerà a esistere dopo che si sarà separata dal corpo.”

Bene, con La quarta dimensione di Bernardino Del Boca è tutto.
A presto e tante belle cose a tutti.

Fosco Del Nero

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