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Avatar (film)

11 Ago 2010 | Film

Review of: Avatar
Product by:
James Cameron

Reviewed by:
Rating:
5
On 11 Agosto 2010
Last modified:27 Giugno 2025

Summary:

SCHEDA DI "AVATAR".

500 giorni insiemeSCHEDA DI “AVATAR”.

Titolo: Avatar.
Genere: fantascienza, fantastico, sentimentale, animazione.
Regista: James Cameron.
Anno d’uscita: 2009.
Attori: Sam Worthington, Zoe Saldana, Sigourney Weaver, Michelle Rodriguez, Stephen Lang, Giovanni Ribisi, Wes Studi, Laz Alonso, Joel Moore, C.C.H. Pounder, Peter Mensah.
Valutazione qualitativa (1/5 stelle): ⭐⭐⭐⭐.
Livello di interesse esistenziale (1/5 stelle): ⭐.
Dove lo puoi acquistare: https://amzn.to/3HWSQet.

 

TRAMA DI “AVATAR”.

Ecco in breve la trama: in un prossimo futuro, Jake Sully (Sam Worthington), marine dell’esercito statunitense, viene convocato per una missione molto speciale sul pianeta Pandora, nel sistema stellare di Alpha Centauri, distante circa 44 anni luce dalla Terra.

L’obiettivo della missione è un minerale presente in abbondanza su quel pianeta, ossia l’unobtainium.

L’inconveniente è dato dal fatto che il suddetto pianeta è abitato dalla specie dei Navi, degli umanoidi molto alti e longilinei di colore bluastro dallo sviluppo tecnologico piuttosto arretrato (almeno, agli occhi degli uomini).

Tanto che le menti dietro l’operazione, ossia il Colonnello Quaritch e il dirigente Parker Selfridge, iniziano a perdere la pazienza per le continue difficoltà di comunicazione… e il problema principale è che il grosso del giacimento minerale si trova proprio sotto il luogo in cui vive la specie indigena.

La missione di Jake è proprio quella di infiltrarsi tra di loro, utilizzando un corpo navi nel quale è momentaneamente installata la sua coscienza, portando alla base informazioni utili, o nel senso delle buone (convincerli a spostarsi) o nel senso delle cattive (sapere dove attaccare).

Tuttavia non tutto va come da programma, specialmente a causa della nativa Neytiri

VALUTAZIONE DI “AVATAR”.

Comincio col sottolineare come, durante la visione di Avatar, a metà tra animazione e recitazione reale ma con la prima delle due prevalente, non potessi fare a meno di ripensare, causa la presenza di alcuni attori, a determinate produzioni precedenti, come Alien (per via di Sigourney Weaver), Lost o Friends (per via di due personaggi secondari): questo non aiuta molto a calarsi nella finzione scenica.

A proposito di Sigourney Weaver: in Alien ha ospitato un alieno dentro di sé, in Ghostbusters è stata posseduta da un demone e in Avatar ha lei stessa posseduto un corpo esterno al suo; coincidenze interessanti.

Da citare anche il regista dietro la macchina da presa: James Cameron, un nome mica da poco (TitanicThe abyssTerminatorAlien – Scontro finale).

Giacché ci sono, sottolineo un’altra cosa: Avatar mi ha ricordato molto da vicino un’altra produzione, ossia il francese I figli della pioggia, bellissimo film d’animazione di qualche anno prima (2003): in entrambi i casi abbiamo un film d’animazione, un storia fantascientifica, la presenza sul medesimo pianeta di due razze, l’amore tra l’uomo di una razza e la donna di un’altra (bluastra e longilinea anch’essa), la tematica bellica e la tematica ecologista.

Sarà pure una coincidenza, ma sono parecchi elementi… senza contare che il film è stato accostato anche al romanzo di Ursula Le Guin Il mondo della foresta, che ho letto e col quale condivide svariati elementi.

Visto che sto citando i riferimenti, vi è da dire anche che il film ruba il titolo alla serie d’animazione Avatar – La leggenda di Aang (uscita anch’essa qualche anno prima)… oltre che alla cultura induista. E non solo: ruba il nome “Pandora” a un videogioco uscito poco prima del film: difatti, anche nel videogioco in questione, Borderlands, c’era un pianeta chiamato “Pandora”.

Insomma, James Cameron o chi per lui ha copiato idee e nomi a destra e a manca: occorre essere onesti e dirlo.

Seguono ora alcune frasi dal vago sapore esistenziale (ma già il titolo del film sembra testimoniare qualcosa in tale senso, così come il fatto che una consapevolezza venga ospitata da un corpo fisico perfetto per lei ma non per altre, ciò che corrisponde al principio dell’incarnazione nella materia). Altri temi di valore: i segnali dell’esistenza, il contatto con la natura e con la vita, una sorta di mente collettiva (sia nel senso che il pianeta è definito come una sorta di rete globale che connette tutto, come fosse un internet biologico, sia nel senso che dietro tutto quanto vi sarebbe la medesima energia-divinità).

Prima delle citazioni, un’osservazione: i Navi chiamano gli esseri umani “i cammina nei sogni”… come a dire che sono (siamo) addormentati.

SCENE O CITAZIONI DA “AVATAR”.

“È difficile riempire una coppa che è già piena.”

“Voi non vedete.
Nessuno può insegnarti a vedere.”

“Devo ascoltare il mio corpo per sapere cosa fare.”

“Questo è il luogo dove le preghiere vengono ascoltate.”

“I miei piedi stanno diventando più forti; riesco a correre ogni giorno più lontano.
Devo ascoltare il mio corpo per sapere cosa fare.”

“Lei parla di una rete di energia che scorre dentro tutte le creature viventi. Dice che tutta l’energia è solo in prestito, e che un giorno bisogna restituirla.”

“Adesso è tutto alla rovescia: lì fuori è il mondo vero e qui dentro è il sogno.”

“Ogni persona nasce due volte.”

“Io ora sono con te.
Siamo uniti per sempre.”

“Prima o poi ti devi svegliare.”

CONCLUSIONE.

Andando a tirare le somme di Avatar

La trama è interessante e appassionante.

La realizzazione tecnica è, come da copione, notevole.

I personaggi rimangono ben impressi, soprattutto nella versione animata.

La valutazione è dunque elevata, anche se al film tolgo qualcosa per via della scarsa originalità e dei troppi elementi in comune con qualche opera precedente.

Ma forse essere originali in tutto è veramente difficile, data la produzione precedente di libri e film; accontentiamoci allora del fatto che Avatar è senza dubbio un ottimo film, che dura molto ma che mantiene quello che promette il suo battage pubblicitario… con o senza 3D.

Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce

 

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