Titolo: Il lavoro pratico su se stessi (Pratical work on self).
Autore: E.J. Gold.
Argomenti: esistenza, evoluzione personale.
Editore: Edizioni Crisalide.
Anno: 1989.
Voto: 6.5.
Approfondimento: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri.
È curioso il fatto che da ragazzino abbia letto libri scritti o pubblicati dal padre, Horace L. Gold, apprezzato autore ed editore di fantascienza, e che poi da grande sia finito a leggere il figlio, Eugene J. Gold, che dopo aver girovagato tra narrativa, cinema, musica e scultura è divenuto un autore assai apprezzato nella nicchia dell’esoterismo-evoluzione personale, famoso per testi come La macchina biologica umana, La vita nel labirinto o Il lavoro pratico su se stessi, che poi è il libro proposto quest’oggi sul sito.
E.J. Gold è un autore che si rifà agli insegnamenti di Gurdjieff e della Quarta via, e che non a caso è consigliato da Salvatore Brizzi, altro autore che riprende tematiche ed esercizi da quel filone.
E, in effetti, vi è una certa comunanza tra Gold e Brizzi, sia nelle tematiche (addormentamento della macchina biologica, esercizi di presenza, risveglio, etc), sia nello stile espositivo, molto schietto e diretto, senza fronzoli.
Devo dire però di preferire la divulgazione del secondo, un po’ per lo stile ma soprattutto per l’energia che c’è dietro.
Gli argomenti che tratta Il lavoro pratico su se stessi stringi stringi sono questi: l’addormentamento della macchina biologica, la sua tendenza ai pensieri e alle emozioni negative, nonché a tutti gli automatismi fisici, l’esigenza del risveglio all’interno del percorso evolutivo, gli esercizi di presenza.
Il tutto in circa di 110 pagine di testo… che diventano 170 per via di molte pagine vuote e dei numerosi disegni a tutta pagina dello stesso Gold, che evidentemente tra i suoi numerosi talenti e interessi aveva anche quello della pittura.
Nel complesso, Il lavoro pratico su se stessi mi è piaciuto, pur senza esagerare: il testo di E.J. Gold è valido e motivante, anche se a volte è un po’ cervellotico nel suo esprimersi, e anche se non vi è un programma vero e proprio, quale per esempio quello di Salvatore Brizzi in Risveglio, più chiaro e completo tanto nella teoria quanto nella pratica.
Comunque, testo valito e autore classico, che vale certamente la pena leggere.
Fosco Del Nero
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Salve, sono il traduttore del libro in italiano, ma devo dire che l’editore ha dispprovato la mia traduzione affidandone la stesura finale ad un altro traduttore; e forse per questo esce fuori l’idea che sia un po cervellotico.
Secondo, VI E’ un programma vero e proprio: i 24 capitoli sono 24 esercizi specifici, anche se qualcuno è un po’ … surreale; sono chiamati “the big 24”; io stesso ho condotto seminari durante 48 settimane, dedicando ad ogni capitolo/esercizio pratico 2 incontri, 1 a settimana, con approfondimento di gruppo, relazione sull’intento e sui risultati durante 1 settimana di pratica …
Seguo questo “guru dello stato di veglia” da molto tempo e lo trovo assai più profondo di Brizzi.
Comunque grazie dell’articolo … supersintetico e dell’accostamento tra i due guru che in effetti sussiste, in quanto il 2° ha attinto dal 1° e non viceversa.
A proposito, vedo qui degli articoli su “Angeologia”, ci do un’occhiata.