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La psicologia del denaro – Ruediger Dahlke (approfondimento)

21 Apr 2015 | Esistenza, Ricchezza

Product by:
Ruediger Dahlke

Reviewed by:
Rating:
2
On 21 Aprile 2015
Last modified:22 Settembre 2022

Summary:

Come ho scritto in recensione, il libro di Ruediger Dahlke La psicologia del denaro non mi ha entusiasmato.
Purtuttavia in esso vi è qualche spunto interessante...

La psicologia del denaro - Ruediger Dahlke (esistenza)Titolo: La psicologia del denaro (Die psychologie des geldes).
Autore: Ruediger Dahlke.
Argomenti: esistenza, ricchezza.
Editore: Tecniche Nuove.
Anno: 2008.
Voto: 4.5.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: MacrolibrarsiGiardino dei libri, Amazon.

 

Come ho scritto in recensione, il libro di Ruediger Dahlke La psicologia del denaro non mi ha entusiasmato.
Purtuttavia in esso vi è qualche spunto interessante, e sono quelli che ho selezionato per questo articolo di approfondimento.

Partiamo da un classico: la proiezione nel futuro per capire-intuire cosa è davvero importante per noi…
“Nel rilassamento godetevi un viaggio nel futuro di una vita perfettamente realizzata per quanto riguarda la ricchezza materiale. Immaginate una vita ricca in cui tutti i bisogni sono soddisfatti e dare e prendere sono in perfetto equilibrio.
Godetevi questo equilibrio e osservate quali altri argomenti si presentano in primo piano dopo che vi siete lasciati alle spalle con successo quelli economici.
Che cosa diventa importante e si trasforma nel centro della vostra vita?”

A tale considerazione l’autore aggiunge poi delle domande, che ognuno deve fare a se stesso.
Che cosa attendo nella mia vita? Quanto intendo ancora aspettare?
Tendo a rimandare le cose o a rinunciare completamente?
Tendo a privarmi delle cose belle per goderne in futuro?
Posso ancora fare i viaggi che ho sempre sognato? O dovrei iniziare a farli ora?
Di quanto tempo mi sono privato finora? Che riserva di tempo mi aspetta?”

Proseguiamo con un brano molto diverso… che chiama in causa sia i tarocchi che i chakra, sempre sul tema “denaro e materia”.
“Nella sequenza delle immagini dei 22 arcani maggiori dei tarocchi, che si dice risalgano a fonti egizie e che raffigurano lo sviluppo spirituale dell’uomo, la quarta carta raffigura l’Imperatore.
In genere è seduto su un dado che simboleggia la quadruplicità e quindi il mondo della materia. L’Imperatore possiede la materia e non è posseduto da essa.
La quarta stazione non è certo molto avanzata in un cammino composto da 22 gradini. Questa stazione indica che non si può procedere nello sviluppo spirituale se non si tiene in pugno il mondo della materia e se non ci si libera dalla sua stretta.
Significa anche diventare padroni del proprio corpo, trasformare il proprio organismo nel tempio dell’anima e chiarire il tema del possesso in modo che la materia aiuti la nostra evoluzione interiore e non ci renda suoi schiavi.
La realtà e i tarocchi dimostrano che non può esserci vero progresso se non si chiarisce la base materiale, ma ci si limita a ignorarla.
Alla stessa conclusione è arrivata la dottrina dei chakra: il chakra radice o basale, muladhara, è il più vicino di tutti alla materia e ci unisce alla terra. Rappresenta l’inizio e il punto di partenza del nostro sviluppo interiore.
Chi non si è riconciliato con questo argomento non dovrebbe tentare di salire più in alto sulla scala di Giacobbe, come i cristiani definiscono questo sistema energetico di ascesi. L’apertura dei chakra superiori prima di avere chiarito e rafforzato la base può essere pericolosa, come ci suggerisce la saggezza orientale.”

Passiamo dai tarocchi all’effetto specchio dell’esistenza.
“In base alla “legge delle conseguenze”, la saggezza popolare sa che “le disgrazie non vengono mai sole”, e che spesso si “cade dalla padella nella brace”.
Dietro ai proverbi si nasconde la legge della risonanza. Chi non comprende un principio originario o un archetipo come Urano avrà dei problemi sotto forma di incidenti, che non cesseranno finché non lo comprende. E dal momento che imparare non è mai un processo rapido, la saggezza popolare riconosce la legge delle conseguenze secondo cui una disgrazia non viene mai da sola.
Non appena viene integrato il principio, la serie di incidenti s’interrompe.
Cadono dalla padella nella brace tutti coloro che si sottraggono a lungo a un principio o a una legge. Il destino o comunque si voglia chiamare questa istanza aumenta la pressione fintanto che persiste il rifiuto. Chi cambia costantemente capo o partner, senza modificare se stesso, continuerà a cadere dalla padella nella brace, finché non riconosce le proprie responsabilità e cambia se stesso.”

E, avvicinandoci alla chiusura dell’articolo di approfondimento su La psicologia del denaro, leggiamo il consiglio di fondo di Dahke sul tema “energia del denaro e abbondanza”.
“Chi desidera più denaro e vuole aumentare la risonanza con esso farebbe bene a trovare luoghi in cui il denaro è di casa. Chi vuole diventare ricco, dovrebbe cercare luoghi ricchi e lasciare agire su di sé il campo che vi predomina, perfino immergersi consapevolmente in esso.
Che si tratti di ristoranti, alberghi, barche o quartieri eleganti e costosi, è indifferente.
Il più grande ostacolo sulla strada verso una vita di ricchezza è la consapevolezza della povertà. Essa si dissolve più facilmente in un ambiente ricco, in quanto si crea una risonanza con persone ricche (e di successo).
È importante rendersi conto che non si tratta di un nesso causale, ma sincrono. Non si tratta in alcun modo di correre dietro a una persona ricca per chiedere favori, ma di entrare nel suo campo permettendole, grazie alla risonanza che si crea automaticamente, di entrare nella nostra vita.
Chi vuole creare nuove risonanze deve entrare in relazione con i rispettivi campi, grazie ad esempio a libri e film adeguati. Infine sarebbe utile cercare persone che abbiano già realizzato questo campo e trascorrere del tempo con loro.”

Ultima citazione, questa più breve, sulla vita e le sue opportunità di apprendimento.
“La maggior parte delle persone preferisce l’infelicità all’incertezza.
Cercate di fare il contrario, perché l’incertezza offre delle opportunità.”

E, detto ciò, l’approfondimento su La psicologia del denaro di Ruediger Dahlke è terminato.
A presto e buone cose a tutti.

Fosco Del Nero

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2 Commenti

  1. Rossella

    Grazie!
    Rispetto all’ultima parte, appoggio il consiglio sull’entrare in risonanza.
    Si attivano in noi tutte le parti che corrispondono a quel campo della vita e lo favoriscono.
    Un augurio di benessere!
    Rossella

  2. Fosco Del Nero

    Grazie dell’augurio, Rossella, ricambiato. :)
    Quanto a Dalkhe, magari mi leggerò il libro che ha scritto insieme a Thorwald Dethlefsen… ma non credo altro, ah ah! :)

    Fosco Del Nero

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