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Equilibrio emozionale – Roy Martina (approfondimento)

18 Ott 2021 | Benessere personale, Salute

Product by:
Roy Martina

Reviewed by:
Rating:
4
On 18 Ottobre 2021
Last modified:22 Settembre 2022

Summary:

"Equilibrio emozionale", di Roy Martina, è il libro a cui è dedicato l’approfondimento odierno.
Come nostro solito, leggiamone qualche frase...

Equilibrio emozionale - Roy Martina (benessere)Titolo: Equilibrio emozionale (Emotional balance).
Autore: Roy Martina.
Argomenti: salute, crescita personale, benessere.
Editore: Tecniche Nuove.
Anno: 1999.
Voto: 7.
Approfondimento: qui.
Dove lo trovi: MacrolibrarsiGiardino dei libri, Amazon.

 

Equilibrio emozionale, di Roy Martina, è il libro a cui è dedicato l’approfondimento odierno.
Come nostro solito, leggiamone qualche frase, a cui accompagno un mio commento introduttivo, ciò che è utile sia a imparare qualcosa sul momento, sia a completare la recensione del libro in ottica acquisto.

Tuttavia, a differenza del solito, quando propongo svariate citazioni di lunghezza ridotta, stavolta ne proporrò poche ma piuttosto lunghe.

La prima afferisce ai tre tipi di energia manifestativa individuati da Roy Martina.
“I tre livelli di manifestazione.
Livello 1: lavoro duro.
Richiede una grande quantità di energia; spesso incontriamo qualche resistenza e troviamo insufficienti le ventiquattro ore di una giornata. Maggiore il nostro impegno sul lavoro, maggiore il nostro successo. A questo livello appartengono quasi tutti i guru della motivazione, tra i quali Anthony Robbins, Les Brown, Zig Ziglar e altri ancora. I seminai motivazionali trasmettono molta energia e molte aspirazioni e il messaggio va ripetuto più volte ai partecipanti, perché essi rimangano motivati e mantengano il loro livello energetico. Viene fortemente stimolato il pensiero positivo e questo può portare alla soppressione delle emozioni. Parole chiave: intensità, felicità competitiva, concentrazione cosciente, orientamento verso uno scopo (riuscita/risultati).
Livello 2: lavoro intelligente.
Molti arrivano a questo livello dopo essersi impegnati per lungo tempo al massimo grado nel lavoro e aver compreso la futilità di questo tipo di approccio. Oggi grazie al progresso delle telecomunicazioni, un sempre maggior numero di individui lavora all’estero o si trasferisce in campagna. È questa la tendenza del nostro tempo. A poco a poco ci rendiamo conto del fatto che se lavoriamo in modo intelligenza molte cose non sono più necessarie. Cominciamo a dare ascolto ai nostri sentimenti e a seguire il nostro intuito. Se riusciamo a fare le nostre scelte a livello viscerale (intuito), riusciamo anche a costruire una vita piena di armonia. A questo livello siamo più propensi a seguire l’insegnamento di personaggi quali Stephen Covey, Dennis Waitley, Joan Broysenko e Louise Hay. I seminari ispirazionali ci consentono di capire chi siamo veramente e quali sono le nostro motivazioni. Cominciamo a fidarci maggiormente dei nostri istinti e a indirizzarsi al sentimento positivo piuttosto che al pensiero positivo. Parole chiave: intuito, felicità condizionale, voce interiore, subconscio, orientamento verso un processo, saggezza innata del corpo.
Livello 3: nessun lavoro.
Questa definizione può risultare ambigua, meglio quindi usare l’espressione “annullamento di ogni fatica”: questo è il percorso caratterizzato dalla minore quantità di resistenza. Lavorare non costa nulla in termini di energia; al contrario, “dà la carica”. A questo livello siamo in sincronia con l’universo. Facciamo entrare nella nostra vita le persone giuste al momento giusto e creiamo istantaneamente. Gli altri credono che si tratti di pura coincidenza o fortuna. Non sprechiamo energia nei nostri sforzi. Siamo completamente in sintonia con il livello più elevato della nostra coscienza e ci sentiamo guidati. Sappiamo che siamo responsabili di ogni singolo evento che si verifica nella nostra esistenza. Siamo felici anche senza motivo e ci sentiamo un tutt’uno con l’Universo. A questo livello i nostri punti di riferimento sono Deepak Chopra, Neale D. Walsch, Wayne Dyer e altre guide spirituali; scopriamo di essere entità senza limiti e che l’universo esiste per darci il suo appoggio. Questo è il livello di massima sincronia, del completo lasciarsi andare. Parole chiave: intenzione, felicità incondizionata, coscienza superiore, guida universale, magia, orientamento verso la comunione, vivere nel presente. Essere utili è la componente di questo livello.
Se siete a questo livello, il successo arriverà senza sforzo eccessivo; siete consapevoli di tutti i segnali che l’universo vi invia e siete in comunicazione con le vostre guide. La crescita spirituale è la vostra priorità e non prestate attenzione a tutto ciò che da essa vi distrae.”

Il secondo brano è un vero e proprio aneddoto, e riguarda un caso reale testimoniato dallo stesso Roy Martina a seguito di un suo viaggio in Cina. La testimonianza è a dir poco importante.
“Di recente sono stato in Cina, per visitare quello che è l’”ospedale senza medicina” più grande del mondo. L’unica terapia che si utilizza qui è una forma di “meditazione cinese nel movimento” chiamata zhi-neng-qi gong. Si tratta di un insieme di movimenti molto semplici che vanno eseguiti a occhi chiusi visualizzando il ch’i (o qi=energia) che fluisce attraverso i meridiani (canali energetici).
In questo centro arrivano ogni cinquanta giorni quattromila nuovi pazienti con le più svariate patologie: cancro, diabete, malattie cardiovascolari, renali, eccetera. La percentuale di guarigione si aggira intorno al 95%; la metà di queste persone guarisce completamente e non presenta sintomi apprezzabili, mentre l’altra metà migliora notevolmente eliminando quasi completamente sintomi e segni evidenti della malattia.
Ma qual è il segreto?
Studiando i risultati ho scoperto quanto segue. Per un gruppo si trattava di quella che viene definita remissione spontanea o guarigione istantanea. Il processo richiedeva una o due settimane. Un piccolo gruppo guariva addirittura dopo la prima seduta; scomparivano rapidamente anche i tumori, benigni o maligni.
Per il secondo gruppo occorreva più tempo e la guarigione richiedeva un periodo di tempo compreso tra 4 e 7 settimane. I membri di questo gruppo miglioravano gradualmente durante le settimane trascorse in ospedale. Alcuni non presentavano alcun miglioramento; poi, improvvisamente e velocemente si verificava una remissione spontanea, come se avessero dovuto prima rimuovere gli ostacoli presenti sul percorso.
I membri del terzo gruppo seguivano un andamento lento e dovevano impegnarsi con costanza, anche dopo la permanenza in ospedale, per poter progredire ulteriormente.
L’aspetto notevole era rappresentato dal fatto che il tipo di malattia non era importante. Anche i bambini affetti da patologie cardiache congenite, come la stenosi della valvola mitralica (una valvola cardiaca ristretta), riuscivano a guarire. Individui rimasti paralizzati a causa di lesioni al midollo spinale riprendevano a camminare. Persone affette da diabete insulino-dipendente non avevano più bisogno delle loro iniziazioni quotidiane. La cosa fondamentale per queste persone era riuscire ad aprirci e lasciare così via libera alla guarigione.
Per coloro che si aprivano ma dubitavano, il processo richiedeva più tempo. Non appena cominciavano a percepire l’energia e il miglioramento, la guarigione diventava più rapida.”

Terzo brano, anch’esso di tipo aneddotico: riguarda i casi di trapianto e le energie “informative” in essi coinvolte.
“Ogni pensiero che attraversa la mente e ogni emozione che proviamo vengono comunicati a ogni singola cellula del nostro corpo. Inoltre, gli organi possono immagazzinare anche informazioni emozionali. Oggi, questo risulta confermato da ciò che avviene, ormai regolarmente, negli ormai frequenti trapianti di organi.
Il libro di Paul Pearsall The heart’s code descrive 73 casi di trapianto di memorie coincidenti con altrettanti trapianti cardiaci. In una circostanza, un caso di omicidio fu risolto proprio perché il trapianto del cuore coincise con il trapianto della memoria. Nel libro troviamo numerosi esempi di questo tipo: dalla signora anziana che cominciò a provare un irresistibile desiderio di birra e hamburger, proprio come il suo donatore, all’utilizzo di parole e lingue che il trapiantato non aveva mai parlato, ma che erano state del tutto naturali per il donatore. L’elenco degli esempi descritti è infinito. Pearsall suggerisce che le cellule cominciano elettromagneticamente e che la memoria può essere preservata in ogni cellula.
In questo modo, ogni cellula diventa un ologramma dell’intero corpo umano. Non è più sostenibile il concetto secondo il quale una cellula cardiaca è soltanto una cellula. Possiamo oggi affermare che tutti gli organi e le cellule custodiscono informazioni emozionali.”

L’ultima citazione da un lato sintetizza lo scopo del libro, mentre dall’altro lato riassume la tendenza della medicina occidentale, tanto efficace in certi casi quanto miope in altri.
“Questo libro parla di guarigione, nel suo significato di risolvere la dualità e ritornare a essere uno. Uno non è yang oppure yin: è frutto del completarsi ed equilibrarsi perfettamente a vicenda, come avrebbe dovuto essere fin dall’inizio.
Cominciamo a realizzare una breve panoramica della medicina occidentale, che per noi è l’epitome della scienza, o almeno questa è l’impressione che essa ci trasmette. Alcuni collegamenti mancanti sono:
– i dottori hanno perso il loro senso d’umanità (siamo per loro soltanto il prossimo paziente nella lista),
– non vi è alcuna implementazione della fisica dei quanti e di altre innovazioni scientifiche nella guarigione,
– l’enfasi è posta sui sintomi e sulle parti, non sull’insieme,
– non vi è alcun impegno in tempo reale della bioenergetica (la saggezza innata del corpo),
– non c’è posto per i poteri di guarigione della mente,
– ostilità nei confronti della terapia nutrizionale e dell’erboristeria; preferenza per farmaci soppressivi di origine chimica.
La medicina occidentale non teme confronti quando si parla di medicina d’urgenza, in particolare di traumi, disturbi circolatori o respiratori acuti e altre situazioni che mettono a rischio la vita del paziente. Quando, invece, si tratta di individuare la vera causa di una malattia cronica e di guarirla, l’intera prospettiva cambia: non riesce a guarire efficacemente nemmeno un comune raffreddore.”

Abbiamo concluso l’approfondimento dedicato a Equilibrio emozionale di Roy Martina.
Al prossimo articolo di approfondimento.

Fosco Del Nero

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