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Da Atlantide alla superconsapevolezza – Ramtha (approfondimento)

16 Nov 2015 | Channeling, Esistenza, Storia

Product by:
Ramtha

Reviewed by:
Rating:
4
On 16 Novembre 2015
Last modified:4 Dicembre 2023

Summary:

Ci risiamo: ogni volta che leggo un libro di Ramtha (e Da Atlantide alla superconsapevolezza non fa eccezione) il successivo articolo di approfondimento è una faticaccia...

Da Atlantide alla superconsapevolezza - Ramtha (esistenza)Titolo: Da Atlantide alla superconsapevolezza (A master’s reflection on the history of humanity – Part II).
Autore: Ramtha.
Argomenti: esistenza, storia.
Editore: Macro Edizioni.
Anno: 2001.
Voto: 7.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: MacrolibrarsiGiardino dei libriAmazon.

 

Ci risiamo: ogni volta che leggo un libro di Ramtha (e Da Atlantide alla superconsapevolezza non fa eccezione) il successivo articolo di approfondimento è una faticaccia, per il semplice fatto che mi ricopio tantissimi spunti, e che tra di questi devo sceglierne solo alcuni per l’approfondimento.
Fa nulla; come sempre quelli non scelti saranno utili per la pagina facebook, mentre ora ne vediamo solo alcuni.

Prima citazione, sul tema dell’amore incondizionato… e dall’altro lato sul giudizio.
“Quanto siete grandi nell’amare?
Amate i lucidi nubiani, i giudei? Amate gli egiziani, gli americani? Amate i tedeschi, i russi? Amate gli indiani? Amate la cavalleria, come erano chiamati? Dove sono i limiti e i gradi del vostro amore? Quanto lontano esso arriva?
E che cos’è la grandezza e la nobiltà del vostro essere, per cui non c’è oro, non c’è argento, o monete d’oro che possano aggiungere qualcosa alla bellezza del vostro essere, perché la ricchezza risiede dentro di voi?
E quanto è grande e profondo è il vostro giudizio, voi che lo date anche su di me? Allora chiedetevi ancora: mio sé, chi amo io che ho giudicato tutti separandoli da me? Che cosa è rimasto di me stesso? E chi troverà la dignità che è in me?
Quanto è grande, essere, il tuo giudizio?”

Seconda citazione: la responsabilità individuale e il potere personale.
“La più grande preghiera, il più grande dono di tutta la conoscenza è imparare ad assumersi la responsabilità per la propria vita individuale, senza incolpare nessuno: dura, dura disciplina.
Ma qual è il beneficio che se ne trae?
Riprendersi il proprio potere.
È quella piccola voce nella parte posteriore della vostra testa, nel teatro della vostra mente, che sta aspettando che sappiate quanto siete grandi.
E che cosa ci rende questo?
Più vecchi e più saggi.
Quando dico più vecchi, intendo più vecchi di centinaia di migliaia di anni. Siamo più vecchi e più saggi e siamo potenti. Finché suddividiamo il nostro potere, non ne avremo mai abbastanza. Non ne avremo mai abbastanza per guarire noi stessi, per toccare le vite degli altri, per fare la grande opera, perché siamo troppo presi dalla nostra egoistica sofferenza che siamo stati noi a creare.”

Terza citazione: ancora sulla responsabilità individuale… premessa indispensabile per l’evoluzione spirituale.
“Come condurre questa lotta? Come condurla bene?
Essendo impeccabili, onesti, non incolpando nessuno perché spesso quando lo facciamo diventiamo pericolosi. Facciamo le cose più tremende perché è come se ci fossimo dati il permesso di essere decadenti, perché possiamo farlo finché abbiamo un capro espiatorio per la nostra decadenza, che siano i nostri genitori, o la nostra sessualità, o i nostri amici, o i nostri fratelli e sorelle, la nostra religione, il governo.
Molte persone fanno cose davvero stupide quando pensano di non doverne rispondere. Per questo è così importante avere dei demoni. Per questo è così importante avere dei tiranni. Per questo è importante avere cattivi genitori e un marito e una moglie poco fedeli. È importante averli. Voi non sapete quanto sia importante finché non li lasciate perdere. E realizzate che non sono loro che vi mancano; quando se ne vanno, non avete più nessuno da incolpare per le azioni che avete scelto di fare, ma di cui non volete assumervi la responsabilità, perché le avete scelte per un piacere emozionale.
Quanti di voi lo capiscono? Quanti di voi sono disposti ad ammettere che una delle ragioni per cui non volete liberarvi dei tiranni nella vostra vita è perché in realtà siete il più grande tiranno di tutti, e loro sono quelli che voi usate per incolparli?
Oh, la confessione fa bene all’anima. Sarò felice il giorno che vi conoscerete.
Dio, benedici la mia vita, e dammi il coraggio di vedere i miei demoni e di lasciarli andare.
Così sia.”

Andiamo avanti, con un richiamo sull’amore, stavolta abbinato al perdono.
“Voglio che vi amiate. Amatevi abbastanza da fare pulizia, e abbastanza da perdonare e da permettere, e da capire che persino i vostri genitori sono Dei, esseri umani, spiriti che lottano per essere umani e aspettano così tanto di essere approvati.
Ricordatelo. La comprensione va lontano in questo mondo. Ma prima dobbiamo darla a noi stessi.”

Quinta citazione: qua Ramtha accenna all’effetto specchio dell’esistenza… e di mezzo c’è sempre la responsabilità individuale, cosa su cui Ramtha batte molto (e non solo lui, ovviamente, ma lo hanno fatto tutti i maestri di tutti i tempi).
“Quello che è interessante nelle persone nella vostra vita è che voi in realtà non le conoscete mai veramente. Conoscete solo quello che essere rappresentano in quanto voi nella vostra vita.
Voi non conoscete mai davvero le persone. Esse sono tutti specchi per voi e rispecchiano aspetti di voi stessi. È per questo che sono nella vostra vita.
I vostri nemici misurano l’aspetto di voi stessi che non è così gradevole. Questo è ciò che un nemico è.
Vedete, se amaste il vostro nemico, non ci sarebbe più una cosa come un nemico.
Ma voi non lo fate. Non vi piacciono. Li disprezzate. Quindi questi deve venire da voi, perché nella vita potete vedere solo quello a cui siete uguali.
Ricordate, voi create la realtà, non è vero? E ogni giorno nella vostra inconsapevolezza voi pensate, e tutto si trova proprio qui, e ogni giorno questo riafferma la vostra vita. Così tutti i vostri amici, la condizione per cui li amate, sono ciò che rappresentano in voi. E non li conoscete mai realmente. Conoscete solo quello che siete capaci di riconoscere in voi stessi e che riferite a loro.
Quanti di voi capiscono?”

Sesta citazione, questa davvero interessante, persino più delle precedenti: Ramtha ci parla del DNA e di come si modifica. Di mezzo c’è ovviamente il percorso evolutivo della persona.
“Vivendo l’ambiente si produce cambiamento.
Qual è l’aspetto chiave? Qual è l’elemento chiave che crea il DNA?
Le emozioni.
Su che cosa si basano le emozioni?
Sull’ambiente. Questa è la vera esperienza.
Così, ogni singolo giorno voi cambiate il vostro seme genetico. Il bambino creato un anno fa non sarebbe dotato come il bambino che create oggi perché oggi siete più vecchi e più saggi. E i vostri bambini indossano le vostre emozioni.
Quanti di voi hanno sentito il detto, in senso biblico, che i peccati dei padri ricadono sui figli? Bene, che cosa pensate significhi? Perché sarebbero dannati i bambini quando non sono stati loro, ma i loro padri e i loro nonni e le loro nonne? Perché quella maledizione dovrebbe ricadere su di loro?
Se consapevolezza ed energia creano la realtà, come si può trovare ragionevole questo mistero così interessante?
Perché ogni emozione che voi sperimentate, i vostri figli la indosseranno come corpo. voi indossate i peccati dei vostri padri. In altre parole, il vostro corpo è costituito dalla sezione incrociata del DNA. Voi indossate le loro paure. Indossate le loro mancanze. Indossate il successo. Indossate la felicità. Indossate la tristezza.
E il corpo che avete ricevuto è l’unico che vi offre quello che non avete ancora fatto vostro karmicamente.”

Chiudo l’articolo con due curiosità, se vogliamo chiamarle così.
Nella prima Ramtha sintetizza in poche righe il piano dell’élite mondiale che governa il mondo da dietro le quinte:
“Vi daranno gli sport, vi daranno gente famosa, vi daranno intrattenimento in modo che non leggiate un solo pensiero costruttivo durante il giorno.
E si libereranno di voi, e prenderanno tutti i vostri bambini e li nazionalizzeranno.”

Nella seconda, invece, Ramtha accenna alle piramidi e alla loro funzione.
“Le piramidi sono cose splendide, mio amato, e se uno potesse rimanervi dentro per un lungo periodo di tempo potrebbe conoscere tutto quello che c’è da conoscere, perché matura la mente. È una cosa elettrica che accade lì all’interno, e la mente è un conduttore di input elettrici.
La piramide è un amplificatore. Tutto quello che si assorbe da una cosa del genere è chiarezza. Chiarezza è chiarire l’essenza.
Che cosa provoca in voi dormire sotto la piramide? Amplifica quelli che si chiamano processi di guarigione nel corpo, quelli che si chiamano processi di pensiero nel sognatore, e li esalta in una manifestazione più rapida. Essa è un amplificatore del potere interiore.”

E con questo ho terminato con Da Atlantide alla superconsapevolezza di Ramtha.
A presto con nuovi articoli di approfondimento (spero non di Ramtha!).
Fosco Del Nero

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