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Quando tutto cambia, cambia tutto – Neale Donald Walsch (approfondimento)

10 Feb 2015 | Esistenza

Product by:
Neale Donald Walsch

Reviewed by:
Rating:
3
On 10 Febbraio 2015
Last modified:22 Settembre 2022

Summary:

Dopo la recensione, come sempre ecco l’articolo di approfondimento, contenente alcuni spunti tratti dal libro di Neale Donald Walsch Quando tutto cambia, cambia tutto.

Quando tutto cambia, cambia tutto - Neale Donald Walsch (esistenza)Titolo: Quando tutto cambia, cambia tutto (When everything changes, change everything).
Autore: Neale Donald Walsch.
Argomenti: esistenza.
Editore: Sperling & Kupfer.
Anno: 2009.
Voto: 6.5.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libriAmazon.

 

Dopo la recensione, come sempre ecco l’articolo di approfondimento, contenente alcuni spunti tratti dal libro di Neale Donald Walsch Quando tutto cambia, cambia tutto.
Libro per certi versi molto concettuale e anche un po’ lento, ma comunque ricco di spunti validi e ispirati.

Cominciamo proprio dal tema centrale del libro, che gli dà anche il titolo, e lo facciamo con due citazioni: la prima ci dà la notizia sconvolgente, e la seconda ci dice perché la cosa ci sconvolge.
“Desidero che tu sia comodo quando riceverai la notizia.
Questa notizia.
Che tu sia in piedi o in poltrona, pronto o meno, eccola.
I cambiamenti nella tua vita non si fermeranno.
Se stai pensando di lasciare le cose come stanno per un po’, di aspettare che si assestino, potresti rimanere sorpreso. Non ci sarà nessun “assestamento”. Le cose resteranno in uno stato costante di sconvolgimento su questo pianeta e nella tua vita per un bel periodo.
In verità… sì, posso anche dirtelo, in verità, per sempre.”

“Quasi tutti i mutamenti impauriscono. Lo sapevi? Non solo quelli “brutti”, ma anche quelli positivi.
È una pazzia, ma è così che pensiamo. Perché la monotonia è tranquillità. Persino la monotonia che ti uccide, persino la monotonia che ti annoia a morte.
Tuttavia, qualcuno una volta ha detto: la vita comincia alla fine della tua zona di tranquillità.
È una bella cosa da ricordare. La vita comincia alla fine della tua zona di tranquillità.
Se in questo momento ti senti a disagio, sappi che la trasformazione che sta avvenendo nella tua vita è un inizio, non una fine.”

Detto ciò, è il momento di precisare che gli eventi esterni e la nostra reazione emozionale interna non sono affatto la stessa cosa, né sono collegati, come invece credono in molti. Anche stavolta abbiamo due citazioni, più una frase sintetica finale.
“Un evento e la tua realtà relativa a quell’evento non sono la stessa cosa.
Un evento è una cosa, la tua realtà relativa a esso è un’altra.
Gli eventi sono creati da condizioni e avvenimenti che hanno luogo al di fuori di te. La realtà è creata da condizioni e avvenimenti che hanno luogo dentro di te, nella tua mente. È qui che gli eventi vengono trasformati in dati, in verità, in emozioni, nelle esperienze che formano la tua realtà.”

‘E adesso che cosa fai?’
È la domanda fondamentale ogni volta che succede qualcosa fuori dalla nostra mente. Ogni volta che si verifica un evento. Ogni volta che qualcosa va storto. Qualunque cosa sia.
Un parente che muore, o il fatto che hai perso gli occhiali. Il fatto che il tuo partner è di cattivo umore o di ottimo umore. Il fatto che sei stato licenziato o che sei stato assunto.
La domanda nella vita è sempre la stessa: e adesso che cosa fai?”
La tua risposta crea la tua esperienza.”

“Il modo in cui vivi l’esperienza attuale è il modo in cui creerai la prossima.”

Parlando sempre di cambiamento, facciamo un ulteriore passo in avanti con altri due brani…
“Ecco la risposta a tutto. Quello che sto per dirti può far sì che tu non debba più subire l’esperienza negativa del cambiamento.
Questo è l’ultimo pezzo del puzzle, il pezzo perduto, il segreto dei segreti.
Eccola: ogni cambiamento è positivo, non esistono cambiamenti negativi.
Tutti i cambiamenti sono in meglio.”

“Il cambiamento non è distruzione, ma eruzione. È la vita che erutta, che fiorisce.
Il cambiamento non è una rottura del flusso, ma è il flusso.
Il cambiamento non è un mutamento di direzione, è la direzione stessa in cui tutta la vita si muove.
Il cambiamento non è un’alterazione delle condizioni e delle circostanze della nostra vita, è la condizione e le circostanze della nostra vita.
Senza il cambiamento, la vita stessa non esisterebbe, perché la vita è movimento e il movimento è per definizione mutamento.”

Fatta la premessa, ecco come dobbiamo affrontare il cambiamento, specie se forte e improvviso.
Quando tutto cambia, a volte la cosa migliore da fare è cambiare tutto.
Tutto non solo nel mondo fisico, ma anche in quello non fisico, che comprende le emozioni, i pensieri, persino la verità.
Stiamo parlando di una trasformazione completa, da cima a fondo, dentro e fuori.
In fin dei conti, la tua vita è stata messa totalmente a soqquadro, quindi perché non finire il lavoro?
Solo che ora lo farai nel modo in cui tu ti senti, anziché nel modo che ti senti costretto ad accettare…”

Questo atteggiamento è più facile da adottare se si sa perché il cambiamento è arrivato nella nostra vita.
“Il cambiamento avviene perché sei tu a volerlo.
Tutto ciò che cambia, cambia secondo una tua decisione.
Lo so, non sembra vero, perché mai avresti voluto che accadesse quello che è appena accaduto? Nessuno sano di mente lo avrebbe voluto!
Te lo stai dicendo (o gridando) dentro alla tua testa, vero?
Beh, se è così, hai ragione: nessuno con un po’ di cervello farebbe una simile scelta.
Non è la mente a prendere queste decisioni, ma l’anima.”

È entrata in scena l’anima, dunque, con Neale Donald Walsch che ci sintetizza l’importanza del mondo interiore con due citazioni… più un’altra frase breve e incisiva.
“È compito dell’anima fornire alla mente una prospettiva più ampia, e la parte di te che è divina è spudorata… userà qualunque mezzo, qualunque strumento, qualunque evento, qualunque persona, qualunque cosa per svegliarti, e solo l’anima sa quale aspetto della divinità il momento del presente ti offre la possibilità di esprimere.”

“Tu fai parte della Vita, pertanto fai parte di Dio.
L’unico caso in cui questo potrebbe non essere vero sarebbe quello in cui la Vita e Dio fossero in qualche modo separati. Ma un caso del genere è impossibile.”

“Se non ti dirigi verso l’interiorità, non vai in nessun posto.”

L’articolo va a concludersi, e lo fa con altre due citazioni. Nella prima l’autore ci porta l’esempio difficile della sua vita.
“Niente può cambiare se non in meglio.
Probabilmente ti stai facendo beffe di queste parole. Ma voglio scommettere che, se facessi una valutazione onesta, saresti d’accordo sul fatto che alcune delle cose peggiori che ti sono capitate si sono rivelate alcune delle cose migliori che ti siano mai accadute. Un maestro vede questa verità in tutto.
Io non sono un maestro, né niente che gli somigli, ma nella mia vita è successo ciò che ti ho detto. Quindici anni fa mi sono rotto il collo in un incidente stradale, che mi ha costretto a una lunga riabilitazione. Per questo ho dovuto smettere di lavorare, e così ho perso lo stipendio, il che mi ha ridotto a vivere in una tenda per un anno, chiedendo l’elemosina agli angoli delle strade e lottando contro ogni tipo di difficoltà per riuscire a nutrirmi e a stare al caldo e all’asciutto.
La cosa peggiore che potrebbe accadere a una persona, vero? Il grande incubo dell’uomo, no?
Ebbene, sì e no.
All’inizio ero terrorizzato. Non avevo mai immaginato, neanche nei miei incubi peggiori, di poter diventare un barbone. E una volta che mi sono trovato a vivere in una tenda, non riuscivo a immaginare come sarebbe stato possibile tornare a vivere in una vera casa.
Ma adesso, quando ripenso a quei momenti, capisco che è stata una delle cose più grandi che mi siano accadute. Mi ha dato una lezione di vita che non sarei mai stato in grado di apprendere da nessun’altra parte. Mi ha portato nel luogo di massima conoscenza delle mie risorse interne. Mi ha condotto a un più alto livello di compassione e altruismo. E mi ha aperto alla consapevolezza di Dio e del significato della vita, cambiando tutto quello che pensavo di sapere, guidandomi a un nuovo modo di fare esperienza di ogni momento, come fosse un dono inesprimibile.
D’accordo, ora probabilmente mi dirai che il mio è un caso fortunato della serie “tutto è bene ciò che finisce bene”, ma ho imparato che tutto finisce bene se io lo permetto e permetto a Dio di farlo; se permetto a qualunque cambiamento stia capitando nella mia vita di avvenire senza alcun impedimento.
Questo non significa non fare niente, bensì non opporre resistenza.
Ciò a cui tu resisti, persiste. Ciò che osservi, scompare.”

Nella seconda, definisce in termini poetici e incoraggianti la pratica della meditazione.
“La meditazione è fare l’amore con l’universo.
È unirsi a Dio. È unirsi al Sé.
Non deve essere capita, creata o definita. Non si capisce Dio, lo si sperimenta e basta. Non si crea Dio, Dio è e basta. Non si definisce Dio, è Dio che definisce. Dio è colui che definisce e colui che è definito. Dio è la definizione stessa.
Sostituisci la parola Dio con la parola Sé nel paragrafo precedente e il significato rimane uguale.”

E con questo l’approfondimento di Quando tutto cambia, cambia tutto di Neale Donald Walsch è terminato.
A presto e buone cose a tutti.

Fosco Del Nero

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