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La maga e la bambina – Anne Givaudan, Riccardo Geminiani (approfondimento)

7 Giu 2016 | Esistenza, Infanzia

Product by:
Anne Givaudan, Riccardo Geminiani

Reviewed by:
Rating:
2
On 7 Giugno 2016
Last modified:22 Settembre 2022

Summary:

Bentrovati a questo articolo di approfondimento. Oggi siamo in compagnia di Anne Givaudan e Riccardo Geminiani e del loro libriccino La maga e la bambina...

La maga e la bambina - Anne Givaudan, Riccardo Geminiani (esistenza)Titolo: La maga e la bambina.
Autore: Anne Givaudan, Riccardo Geminiani.
Argomenti: evoluzione personale, esistenza, infanzia.
Editore: Arte di Essere Edizioni.
Anno: 2014.
Voto: 5.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: MacrolibrarsiGiardino dei libri, Amazon.

 

Bentrovati a questo articolo di approfondimento. Oggi siamo in compagnia di Anne Givaudan e Riccardo Geminiani e del loro libriccino La maga e la bambina.
Andiamo a leggere alcune citazioni tratte da esso.

La prima citazione riguarda i livelli sottili, che i bambini piccoli, nonché numerosi animali, vedono, prima di essere convinti dai grandi che invece non esistono.
“Tutti i bambini sanno che i folletti, le fate e gli gnomi esistono veramente, sia perché li hanno visti, sia perché lo sanno dal profondo di loro stessi.
Molti neonati hanno l’abitudine di guardare anche al di sopra delle persone perché attorno alle sagome vedono colori e luci. Crescendo dimenticano tutto ciò.
Quindi se anche tu vedi o hai visto questi esseri o queste luci, non preoccuparti, è normale.”

A proposito di bambini, ecco come dovrebbe essere la scuola: non centro di trasmissione di informazioni come è ora, ma scuola di vita e di esistenza… come è ovvio che dovrebbe essere.
“La scuola è sicuramente necessaria, ma mancano molte materie che aiuterebbero ognuno di noi a sentirsi meglio nella propria vita.
Ti faccio qualche esempio:
– come comprendere e gestire le nostre emozioni,
– come comunicare con chi ci sta intorno,
– ci potrebbero essere anche dei corsi su cosa succede prima della nascita, e non solo sul piano fisico,
– gli insegnanti dovrebbero anche insegnare agli allievi cosa succede dopo la morte del corpo fisico e come non aver paura di parlare a chi se n’è andato,
– come vivere il momento presente senza preoccuparsi di ciò che è già passato e di ciò che non possiamo più cambiare, né preoccuparsi per ciò che non è ancora successo e di cui abbiamo paura senza motivo…
In breve, ci sono tanti insegnamenti importanti sia per il nostro corpo fisico che per la nostra anima. Sono sicura che questi troveranno spazio presto, perché i tempi stanno cambiando più velocemente di una volta e i giovani come te, che sono oggi sulla Terra, hanno voglia di qualcos’altro che non sia semplicemente nutrire il cervello.”

Seguono adesso alcune citazioni su alcuni principi dell’esistenza.
La prima di esse è sulla fiducia.
“Qualsiasi cosa succeda nella vita occorre sempre che tu abbia fiducia in ciò che la tua anima attira a te, una fiducia completa.
A volte è difficile accettare alcuni incontri o alcune situazioni, ma dì a te stessa che c’è sempre un buon motivo per cui tu li hai attirati verso di te.
Ciò non significa che tu non debba fare nulla, anzi, tu devi fare ciò che pensi sia giusto, ma non farlo con rabbia, agisci in modo che le cose cambino e non contro ciò che non vuoi.
Anche se dall’esterno la cosa sembra identica, l’energia che sta alla base di questi due modi di agire è molto diversa: una è costruttiva, l’altra è distruttiva. E il tuo obiettivo è quello di contribuire alla costruzione di un mondo migliore.”

La seconda invece riguarda il potere personale… e la responsabilità personale.
“Dì a te stessa una cosa importante: nessuno ha il potere di influenzare il destino di un’altra persona se l’anima di quest’ultima non ha dato il suo accordo.
E ancora meno per quanto riguarda la vita e la morte.
Equivarrebbe a darsi un potere troppo grande, un potere che noi non abbiamo.”

La terza citazione ci parla, seppur in modo molto sintetico e un po’ infantile, della centratura interiore.
“Per essere felici non c’è bisogno di un pubblico che ci applaude.
Si può essere felici anche da soli.”

Andiamo avanti, con un simpatico brano sul cartone Pollyanna e sull’energia positiva.
“Da piccola il mio cartone preferito era Pollyanna. In un episodio il padre le parlava della felicità e le insegnava un trucco per essere felice sempre. Più che un trucco, era un gioco, il gioco della felicità, appunto.
Il padre le aveva raccontato che nella Bibbia c’è scritto che si deve gioire e trarre piacere dalle piccole cose almeno 800 volte, che significa che Dio vuole che siamo sempre felici. E così anche lei doveva sempre trovare il lato positivo delle cose tutti i giorni, e la invitava a fare gara con lui a chi ci riusciva più volte.
Pollyanna diventò molto brava in questo gioco, tanto che riusciva a trovare sempre un aspetto positivo anche nelle cose che sembravano brutte.”

All’opposto dell’energia positiva, si situano la rabbia e le altre energie basse.
Se si provano queste, negli altri si ispirano queste (oltre a provarle noi, con tutte le conseguenze del caso), mentre se si provano energie elevate, nelle altre persone si ispirano queste ultime.
“Più odio o rabbia si manda ad una persona e più questo odio rinforza la sua violenza, la nutre e alla fine si rivolta contro colui che ha mandato questa onda di rabbia.
Quando vuoi agire, è molto importante focalizzarti su ciò che vuoi e non su ciò che non vuoi o che detesti.
In ogni essere c’è della luce ed è quello che dobbiamo principalmente vedere poiché è questa luce che agirà e che porterà la soluzione a tanti problemi.”

Ultima citazione sul creato e sul fatto che tutto è vivo.
Tutto è vivo, ma con un’importante differenza: alcune creature hanno una coscienza individuale, e quindi provano gioia e dolore, mentre altre non la hanno, iscrivendosi in una sorta di anima di gruppo, e dunque non provano felicità e sofferenza (fisicamente, per dire, non hanno un sistema nervoso, che è ciò in cui fisicamente si innesta il circuito del piacere-dolore).
Detto ciò, occorre avere rispetto e amore per tutto il creato.
“È vero che tutto vive, anche gli oggetti, le pietre e quindi sicuramente le piante, ma non tutto possiede una coscienza individuale. Ad esempio, le piante fanno parte di un’anima collettiva.
Naturalmente, è meglio cogliere le foglie d’insalata anziché strapparne la radice, ma non preoccuparti: una pianta riceve informazioni, sente le aggressioni (sono stati fatti esperimenti al riguardo), ma il fatto di mangiarla non crea sofferenza.”

E, detto questo, abbiamo terminato con La maga e la bambina di Anne Givaudan e Riccardo Geminiani.
A presto e buone cose.

Fosco Del Nero

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