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Creazione artistica e creazione spirituale – Omraam Mikhael Aivanhov (approfondimento)

15 Apr 2024 | Arte, Creatività, Esistenza, Spiritualità

Product by:
Omraam Mikhael Aivanhov

Reviewed by:
Rating:
5
On 15 Aprile 2024
Last modified:15 Aprile 2024

Summary:

Pubblicata lo scorso mese la recensione di "Creazione artistica e creazione spirituale", veniamo all’articolo di approfondimento di questo meraviglioso libriccino di Omraam Mikhael Aivanhov.

Creazione artistica e creazione spirituale - Omraam Mikhael Aivanhov (spiritualità)Titolo: Creazione artistica e creazione spirituale (Création artistique et création spirituelle).
Autore: Omraam Mikhael Aivanhov.
Argomenti: esistenza, spiritualità, arte.
Editore: Prosveta Edizioni.
Anno: 1986.
Voto: 9.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: MacrolibrarsiGiardino dei libri, Amazon.

 

Pubblicata lo scorso mese la recensione di Creazione artistica e creazione spirituale, veniamo all’articolo di approfondimento, che presenterà alcune citazioni molto ispiranti ma che probabilmente non renderà giustizia all’importanza di questo meraviglioso libriccino di Omraam Mikhael Aivanhov.

Cominciamo con un brano sulla natura e lo scopo dell’arte.
“Solo l’arte può raggiungere il cuore degli uomini con immediatezza, risvegliandoli alla vera vita.
Tuttavia, ciò non significa che non abbia nessuna critica da fare alle sue odierne forme di espressione; anzi, si può affermare che esse sono molto lontane da ciò che gli Inziiati intendono per “arte”, cioè quell’attività che riunisce la vera scienza e la vera religione.
Sarà quell’arte a salvare il mondo, un’arte consapevole, rischiarata dalle verità della saggezza e dell’amore. In avvenire è agli artisti che verrà dato il primo posto, perché il vero artista è al tempo stesso un sacerdote, un filosofo e uno scienziato.
Sì, perché il ruolo dell’artista è quello di realizzare sul piano fisico ciò che l’intelligenza concepisce come vero e ciò che il cuore sente come buono, affinché il mondo superiore, il mondo dello Spirito, possa scendere e incarnarsi nella materia.”

Il secondo brano è connesso col primo: tratta degli artisti del passato (e di quelli del futuro).
“I grandi geni del passato, prima di mettersi al lavoro, si raccoglievano, meditavano e chiedevano al Cielo le sue benedizioni, perché solo il Cielo poteva portar loro quella luce che rischiara l’immaginazione.
Essi ricevevano così la rivelazione della vera bellezza e la possibilità di esprimerla e di trasmetterla.
Se, quando è ispirato, l’uomo può creare dei capolavori, ciò è dovuto al fatto che tutto agisce in lui secondo quella luce spirituale che gli è stata data.
Nulla di immortale può essere prodotto al di fuori dello spirito.”

Il confronto è desolante: la terza citazione ci parla degli artisti moderni.
“Attualmente, molte opere sono prodotte da scrittori che non hanno mai fatto lo sforzo di elevarsi ai livelli superiori dello spirito.
Direte: “Ma come fate a saperlo?”.
Dagli stati d’animo che provocano nel lettore. Quando uno scrittore non riesce a risvegliare in chi legge la sua natura superiore, è segno che non ha mai preso contatto con i mondi celesti. Contemplando i capolavori di un artista veramente ispirato, vi legate già a presenze superiori. Cominciate così a sentire e a vivere ciò che il loro creatore ha vissuto, e siete quasi obbligati a percorrere, senza volerlo, il cammino che egli ha percorso; infatti venite attirati verso quei livelli che egli ha apprezzato e contemplato.
Ecco l’utilità dell’arte, il lato educativo dell’arte.”

Cambiamo argomento: ogni desiderio, prima o poi, si realizza.
“Ogni desiderio, sia esso buono o cattivo, si realizza. Nel momento in cui maturate un desiderio, questo comincia già a realizzarsi nel mondo sottile, ma affinché scenda anche sul piano fisico e divenga visibile e tangibile, ci vuol tempo, talvolta anni, talvolta secoli.
Quindi, se continuate con pazienza a concentrarvi sulla medesima idea fino a quando l’immaginazione l’avrà condensata, il vostro desiderio diventerà realmente visibile e tangibile.
Tuttavia, fate attenzione: tutti i desideri si realizzano, ma se i vostri desideri non saranno ragionevoli, nel momento della loro realizzazione preferireste non averli mai formulati. Allora sarà troppo tardi per pentirvi, per cui dovrete soffrire e attendere che la morte venga a distruggere ciò a cui, nella vostra ignoranza, voi stessi avevate dato vita.”

Continuiamo l’approfondimento di Creazione artistica e creazione spirituale: l’argomento del brano successivo è l’abbondanza.
“Prendendo ci si impoverisce, mentre donando ci si arricchisce.
È proprio così, perché dando si sbloccano delle forze sconosciute che ristagnano nel profondo del nostro essere. Dal momento che si è deciso di farle emergere, esse cominciano a circolare, a risplendere; così ci si sente talmente arricchiti da esserne sorpresi e ci si chiede “Ma com’è possibile? Ho dato, ho dato e ora mi sento sempre più ricco”.
Eh sì, nel nuovo modo di vivere è così; nella vecchia maniera invece si prende, e più si prende, più ci si sente miseri e depressi. Capitemi: ora si tratta di una nuova luce, di un nuovo punto di vista, è una nuova filosofia, assolutamente veritiera, verificabile e da me già verificata.”

Nel testo si affrontano tanti campi della vita umana: segue ora una definizione di magia.
“Tutto ciò che si fa nella vita è magico, ma si tratta di un aspetto ignorato, misconosciuto, perché si ha paura della parola “magia”; infatti è un campo che non si vuole né studiare, né riconoscere, né tanto meno comprendere.
Ogni opera d’arte, sia che si tratti di pittura, di scultura, di danza… e anche di bellezza di tutte le creature, tutto è magia! “Magia” significa l’influenza, ossia l’azione, di una cosa sull’altra; quando un oggetto o un essere esercita intorno a sé un’azione favorevole, se porta pace, luce e armonia, si dice che si tratta di magia bianca, di magia divina; se, invece, porta turbamento, oscurità o disordine, si dice che si tratta di magia nera, diabolica.
Bisogna capire questa distinzione e riuscire sempre più a pensare, a sentire, ad agire e a comportarsi in maniera costruttiva, positiva e armoniosa: in questo modo si diventa un mago bianco.”

Proseguiamo con l’approfondimento di Creazione artistica e creazione spirituale di Aivanhov. Passiamo al tema della bellezza (più connesso di quanto non si pensi sia con l’arte che con la ricchezza).
“La bellezza deve essere al servizio di un ideale per elevare gli uomini, altrimenti è pericolosa e nociva.
La bellezza è una lama a doppio taglio: può fare il bene e il male. Sia gli uomini che le donne devono quindi essere consapevoli dell’uso che fanno della loro bellezza, senza dimenticare che il Cielo li sorveglia. È il Cielo che ha donato loro tale ricchezza, e che vorrà sapere come è stato utilizzato quel capitale.
Quanto vi ho detto sulla bellezza vale anche per tutti gli altri beni che possediamo: la ricchezza, la gloria, la forza; non dobbiamo mai voler utilizzare ogni cosa solo per noi stessi, ma mettere tutto al servizio di un ideale divino.”

Concludiamo con le ultime due citazioni: la penultima è sull’ideale, un punto molto caro ad Aivanhov.
“Nella vita, tutto dipende dalla meta che l’uomo si prefigge e da ciò che vuole ottenere.
In poche parole: tutto dipende dal suo ideale.
Nessun ideale rimane inattivo, ma agisce e produce i suoi effetti su chi lo nutre.”

L’ultima è un invito agli artisti, a chiunque crei qualcosa (mi unisco all’invito del buon Mikhael).
“Se siete degli artisti, dovete intraprendere un’opera che nessun altro potrebbe fare, un’opera così bella, così educativa, da proiettare i cuori e le anime verso il Signore e che, al solo guardarla, desti in tutti uno slancio verso la perfezione.
Ecco come gli Iniziati concepiscono la missione dell’arte: condurre gli uomini verso il divino e non verso gli inferi, verso la cacofonia e il disordine.
Chiunque può comporre, disegnare, filmare degli orrori e poi presentarli, ma questa è un’azione criminosa perché, alla lunga, le opere d’arte agiscono sulla mentalità del pubblico. E se attualmente molte persone sono squilibrae, è perché sempre di più non si mostra loro che disordine e oscenità.
Tutto ciò che si ode, tutto ciò che si vede agisce sul sistema nervoso. Quando contemplate il disordine, questo disordine s’insinua in voi, mentre quando contemplate la bellezza e l’armonia, diventate belli e armoniosi… è una legge magica.”

Creazione artistica e creazione spirituale di Omraam Mikhael Aivanhov è giunto al capolinea.
Al prossimo approfondimento.

Fosco Del Nero

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