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Il lavoro alchemico ovvero la ricerca della perfezione – Omraam Mikhael Aivanhov (approfondimento)

28 Ago 2023 | Creatività, Esoterismo, Spiritualità

Product by:
Omraam Mikhael Aivanhov

Reviewed by:
Rating:
5
On 28 Agosto 2023
Last modified:1 Settembre 2023

Summary:

Dopo la recensione vediamo più da vicino il libro di Aivanhov "Il lavoro alchemico ovvero la ricerca della perfezione", della Collana Izvor.

Il lavoro alchemico ovvero la ricerca della perfezione - Omraam Mikhael Aivanhov (spiritualità)Titolo: Il lavoro alchemico ovvero la ricerca della perfezione (Le travail alquimique o la quete de la perfection).
Autore: Omraam Mikhael Aivanhov.
Argomenti: esoterismo, spiritualità.
Editore: Edizioni Prosveta.
Anno: 1985.
Voto: 8.5.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: MacrolibrarsiGiardino dei libri, Amazon.

 

Dopo la recensione vediamo più da vicino il libro di Aivanhov Il lavoro alchemico ovvero la ricerca della perfezione, della Collana Izvor.

Come al solito con O. M. Aivanhov, i suoi libri sono strapieni di citazioni di valore, talmente tanto, pur in spazi ristretti come è il caso de Il lavoro alchemico ovvero la ricerca della perfezione, da costringermi a metterne da parte moltissime.

Poco male: comunque si scelga, si sceglierà bene (concetto che vale anche per tutti i libri di Aivanhov).

Prima citazione proposta: ciò che bisogna fare con le proprie debolezze/vizi/energie basse.
“Non lottate contro le vostre debolezze e i vostri vizi; vi annienterebbero. Imparate piuttosto e utilizzarli mettendoli all’opera al vostro servizio. Che si tratti di gelosia, di collera, di cupidigia, di vanità, ecc, imparate e mobilitarli, affinché operino nella direzione da voi voluta.
Prendete le forze della natura, come l’elettricità, il vento, i torrenti, il fulmine. Ora che l’uomo è capace di dominarle e di valorizzarle, se ne arricchisce; tuttavia, all’origine sono forze ostili. Se per voi è naturale utilizzare le energie della natura, perché vi meravigliate quando vi si parla di utilizzare certe energie primitive che sono in voi?
Quando conoscerete le regole dell’alchimia spirituale, sarete in grado di trasformare e di utilizzare tutte le energie negative che possedete in abbondanza.”

Secondo brano: più l’energia negativa è forte, maggiore è il potenziale dentro di noi.
“Quanto più spietato è il nemico dentro di voi, tanto più ciò dimostra che la vostra forza è grande.
Eh, sì, è in questo modo che bisogna imparare a ragionare.”

Con la citazione seguente parliamo ancora delle forze negative/distruttici, prendendo spunto da ciò che accade in natura.
“Osservate le forze della natura come il fulmine, l’elettricità, il fuoco, i torrenti… ora che l’uomo sa come dominare e utilizzare quelle forze, ne ha fatto una fonte di ricchezza. Tuttavia, in origine erano forze ostili.
Gli uomini trovano normale utilizzare le forze della natura, ma se si parla loro di utilizzare il vento, le tempeste, le cascate, i fulmini che sono dentro di loro, rimangono molto stupiti. Non c’è niente di più naturale e, quando conoscerete le regole dell’alchimia spirituale, saprete trasformare e utilizzare perfino i veleni che sono in voi. Sì, poiché la rabbia, la collera, la gelosia, ecc, sono dei veleni, ma vi verrà insegnato come servirvene, e vi saranno dati i metodi per utilizzare tutte quelle forze negative che possedete in abbondanza.
Rallegratevi, dunque, perché avete davanti a voi delle buone prospettive.
In avvenire gli audaci si getteranno sulle sostanze chimiche della gelosia, dell’odio, della paura, della forza sessuale, e impareranno a utilizzarle; riempiranno perfino dei flaconi da conservare nella loro farmacia, al fine di disporne il giorno in cui ne avessero bisogno.”

Proseguiamo l’approfondimento de Il lavoro alchemico ovvero la ricerca della perfezione. Leggiamo ora una comparazione tra l’albero e il diversi corpi dell’uomo.
“Vediamo le corrispondenze che si possono stabilire tra l’albero e i nostri diversi corpi.
Le radici corrispondono al corpo fisico, il tronco al corpo astrale e i rami al corpo mentale. Questi tre corpi, fisico, astrale e mentale, costituiscono la nostra natura inferiore: la personalità. Sono questi tre corpi che ci permettono di agire, di sentire e di pensare, ma sempre solo sui piani inferiori.
Poi vediamo che il corpo causale corrisponde alle foglie, il corpo buddhico ai fiori e il corpo atmico ai frutti. Questi formano la triade superiore: l’individualità, ed è grazie a questi corpi che l’uomo può pensare, sentire e agire nei piani superiori.
Lo stomaco, per esempio, è un laboratorio dove viene trasformata la materia grezza e dove si trovano le radici della nostra esistenza fisica. La materia prima che forniamo allo stomaco viene elaborata poi nei polmoni, nel cuore e nel cervello; essa si trasforma in pensieri e sentimenti, e tali pensieri e sentimenti scendono a loro volta nell’organismo per nutrire le cellule con le loro energie sottili. È così che avvengono perenni scambi tra il nostro essere fisico e quello psichico, ma anche tra il nostro sé inferiore e il nostro Sé Superiore.
Senza questi scambi, senza questa circolazione di energie moriremmo.”

Brano successivo: l’uomo contiene in sé tutto l’universo, essendone una rappresentazione microscopica… e quindi contiene anche tutte le forze possibili.
“L’essere umano è la sintesi di tutto ciò che esiste nell’universo.
Perciò non meravigliatevi se vi dico che anche gli animali trovano posto nell’uomo, celati nel suo subcosciente sotto forma di istinti, di impulsi e di tendenze.
La nostra vita istintiva e passionale rappresenta una grande quantità di animali, che noi abbiamo la responsabilità di addomesticare e di mettere al lavoro, come è già stato fatto col cavallo, con il bue, il cane, la capra, il gatto, la pecora, il cammello, l’elefante, ecc.”

Continuiamo a parlare di animali: il compito dell’essere umano è quello di addomesticare i propri animali interiori.
“Qual è il ruolo dell’uomo? Il compito dell’uomo è quello di ammansire, armonizzare, conciliare tutto ciò che esiste dentro di sé. In questo modo le belve diventeranno animali domestici che lavoreranno per lui.
È nel proprio interesse; lo si vede anche nella vita normale: un contadino che ha molti animali domestici fa lavorar loro la terra, trasportare pesi; vive e si arricchisce grazie ai loro sforzi.
Gli esseri umani hanno un ruolo immenso nella creazione ma, allontanandosi dalla Sorgente, lo hanno dimenticato. Non sanno più a che cosa sono predestinati e, invece di educare gli animali presenti in loro, agiscono esattamente come gli animali stessi; sbranandosi e divorandosi a vicenda.
Ciò in cui l’uomo si distingue leggermente sono gli abiti, gli ornamenti, le case, qualche libro, qualche opera d’arte; questo testimonia una certa dose di cultura, ma la vita interiore non è un gran che… un brulichio di ogni sorta di animali feroci; sì, gli stessi istinti, gli stessi appetiti e le stesse crudeltà.
Non crediate che l’essere umano si sia sbarazzato degli animali. Siccome non li vede, non crede che possano esistere nei suoi pensieri e nei suoi sentimenti. Tuttavia esistono! La gelosia, l’odio, il desiderio di vendetta, questi sono degli animali! Ora il nostro lavoro consiste nell’addomesticarli, nell’assoggettarli fino a indurli a mettersi al nostro servizio.
La collera, la vanità e la forza sessuale vanno imbrigliate e addomesticate, al fine di potersene servire per il bene. colui che sa domare gli animali feroci che vivono in lui potrà contare sul lavoro che faranno al suo servizio e, grazie e assi, vivrà nell’abbondanza.”

Chiudiamo l’articolo con una breve citazione sull’amore e la paura.
“Contro la paura non si è trovato un rimedio migliore dell’amore: se amate non avrete più paura.
Anche il sapere è efficace, ma non sempre quanto l’amore, perché l’amore, come la paura, appartiene al campo dell’istinto, ed è più facile vincere e dominare un istinto con un altro istinto che con il sapere o con la ragione.
A volte può accadere che la ragione attenui la paura, ma il risultato non è sempre né duraturo, né certo. Invece, se toccare il cuore di qualcuno, egli si getterà nel fuoco per voi.”

Abbiamo concluso l’eccellente approfondimento dell’altrettanto eccellente Il lavoro alchemico ovvero la ricerca della perfezione, di Omraam Mikhael Aivanhov.

Fosco Del Nero

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