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7 cose che il tuo medico ha dimenticato di dirti – Warren Sipser, Andi Lew (approfondimento)

8 Ott 2013 | Benessere personale, Salute

Product by:
Warren Sipser, Andi Lew

Reviewed by:
Rating:
4
On 8 Ottobre 2013
Last modified:22 Settembre 2022

Summary:

Oggi siamo alle prese con l’articolo di approfondimento del libro 7 cose che il tuo medico ha dimenticato di dirti, libro-viaggio tra salute e benessere scritto da Warren Sipser e Andi Lew...

7 cose che il tuo medico ha dimenticato di dirti - Warren Sipser, Andi Lew (benessere)Titolo: 7 cose che il tuo medico ha dimenticato di dirti (7 things your doctor forgot to tell you).
Autore: Warren Sipser, Andi Lew.
Argomenti: benessere, salute.
Editore: Edizioni Il punto d’incontro.
Anno: 2008.
Voto: 7.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: MacrolibrarsiGiardino dei libriAmazon.

 

Bentrovati, amici miei.
Oggi siamo alle prese con l’articolo di approfondimento del libro 7 cose che il tuo medico ha dimenticato di dirti, libro-viaggio tra salute e benessere.

Partiamo subito con una citazione introduttiva, relativa al presente momento storico-culturale.
“Abbiamo appena attraversato un’epoca in cui vivevamo in uno stato illusorio nel quale credevamo più al motto “una pillola per ogni male” che al potere innato dei viventi e del cloro corpo.
Stiamo ora entrando in un mondo nuovo in cui prende forma la consapevolezza della grande intelligenza interiore, in cui il potere personale e la responsabilità, l’esercizio fisico, la postura e il ricorso a cibi di qualità non tossici stanno diventando lo strumento di guarigione del futuro e in cui l’acqua sana viene finalmente riconosciuta come il prezioso bene che avrebbe sempre dovuto essere.
Infine, stiamo entrando in un’era in cui le nostre percezioni e intenzioni possono aggiungere potere alla guarigione interiore e realizzare i sogni e le potenzialità che tutti noi meritiamo.”

Che bissiamo con quest’altra…
“L’approccio farmacologico e chirurgico è stato a lungo predominante, ma non ha dato il frutto che tutti speravano e credevano potesse dare: la salute.
I vecchi metodi si sono rivelati inferiori alle promesse e sempre più persone si stanno ora rivolgendo alle terapie alternative, frequentando seminari, acquistando libri sulla guarigione e svolgendo ricerche in internet per trovare soluzioni alle loro domande senza risposta.
È una rivoluzione del benessere alimentata dalla ricerca sull’invecchiamento, la salute e la vitalità. Persone che un tempo non ci avrebbero pensato due volte prima di inghiottire un sonnifero o un analgesico, si stupiscono nello scoprie l’efficacia di approcci come quello fitoterapico o il rilassamento e del fatto che la chiropratica è in realtà duecentocinquanta volte più sicura di un antifiammatorio da banco.
L’ago della bilancia ha per lungo tempo favorito la chirugia e i farmaci; ora inevitabilmente pende a favore dell’altro lato: il benessere. La gente cerca la salute, ne ha fin sopra i capelli di essere malata e stanca.”

Ora passiamo dal generale al particolare, facendo due chiacchiere sul sintomo per eccellenza: la febbre… e sul “nuovo” modo di considerarla.
Nuovo si fa per dire, è tutto un ritorno all’antico.
“Quando prendiamo il raffreddore oppure un virus come il morbillo o la varicella, spesso questi sono accompagnati da febbre, ma vi siete mai fermati a domandarvi perché?
Una delle armi più efficaci del sistema immunitario contro le malattie è la temperatura.
La parete cellulare virale è una barriera difensiva molto forte, altamente resistente al nostro sistema immunitario. L’organismo ha dunque sviluppato una brillante strategia per sconfiggere questo subdolo invasore. La normale temperatura corporea è un ambiente ideale per la malattia e quindi aumentare la temperatura attraverso la febbre costituisce un ben orchestrato meccanismo grazie al quale il corpo apre una breccia nella parete della cellula virale e si guadagna l’accesso al virus stesso, permettendo così ai globuli bianchi di distruggerlo.
Tuttavia, la credenza popolare è che la febbre sia “cattiva” e non parte di un processo di guarigione naturale, per cui la moderna medicina si sforza di abbassarla, contrastando direttamente la naturale intelligenza del corpo.
Una variazione della temperatura non è né degenerativa né patologia, è un adattamento intelligente a una minaccia; far scendere la febbre signifca opporsi all’intelligenza innata dell’organismo.”

I due autori inseriscono la febbre tra gli otto poteri di auto guarigione del corpo umano.
Che sarebbero i seguenti, e si tratta ovviamente di un paradigma ben distante da farmaci, chirurgia, radioterapia, chemioterapia, etc.
1. Febbre.
2. Espulsione.
3. Muco.
4. Vomito.
5. Eruzioni cutanee.
6. Incontinenza.
7. Cancro.
8. Cuore.
Un paradigma che accoglie con benevolenza il sintomo, foriero di un messaggio importante e non casualità-cattiveria della vita.
“Ricordate, sintomi e malattie non sono un male, sono messaggi proveniente dal corpo nel tentativo di comunicarci che qualcosa non va.
Se davvero vogliamo accogliere la vera capacità dell’organismo di guarire, è il momento di sbarazzarci della vecchia e radicata visione dei sintomi come nemici da combattere e sconfiggere.
I sintomi sono le risposte dell’innata intelligenza fisica, la quale ci aiuta ad adattarci alle sfide o gli stress che dobbiamo affrontare. Se non capiamo il messaggio, cercheremo di eliminare i sintomi, ma se impariamo ad ascoltarlo e decodificarlo, possiamo raggiungere un grado maggiore di salute fisica e mentale.”

Adesso segue un brano che, parlando di un sintomo fastidioso e imbarazzante, illustra in modo chiaro come corpo, mente ed emozioni siano tutti collegati… e come dunque la crescita personale passi anche dalla strada del benessere fisico.
Parliamo di incontinenza.
“Molti invecchiando presentano disfunzioni della vescica: minor controllo della minzione e perdite involontarie, tant’è che i pannoloni per incontinenti sono diventati un business miliardario.
Una quota di questo mercato è rivolta a persone affette da deterioramento, danni organizi oppure dagli effetti collaterali della gravidanza, ma la grande maggioranza dei casi fa riferimento a una causa completamente diversa e facilmente risolvibile.
Il sistema nervoso presena due aspetti. Uno, il sistema nervoso simpatico, si occupa della contrazione, dell’adrenalina e dell’azione. È il sistema che governa i muscoli striati o volontari e che prende il sopravvento in situazioni di stress, attacco o fuga e attivitò che richiedono concentrazione.
L’altro è il sistema nervoso parasimpatico, preposto al rilassamento, alla passività e al riposo o al sonno. Questo sistema regola la muscolatura liscia o involontaria.
Se operasse da solo, il primo renderebbe i muscoli troppo testi, mentre il secondo troppo allentati. Quando lavorano assieme, i muscoli sono tonici. È come la musica, in cui una melodia gradevole non è né sopra né sotto la nota corretta, bensì la segue alla perfezione.
Entrambi i sistemi nervosi sono vitali per una salute ottimale, ma i nostri pensieri e comportamenti rischiano di sbilanciarli.
Se siamo continuamente stressati e corriamo troppo, a dominare è il sistema simaptico e quindi saremo più vulnerabili alle malattie di tale squilibrio: stipsi, esaurimento surrenale e infarto.
D’altra parte, se tendiamo a evitare le responsabilità e le sfide nella vita, rimanendo troppo passivi, avremo maggiori probabilità di sviluppare malattie associate a tale squilibrio, come diarrea, depressione… e incontinenza.
Invece di spendere milioni di dollari in pannoloni, sopportando la frustrazione e l’imbarazzo di questa condizione, è possibile iniziare ad aiutare se stessi assumendosi maggiori responsabilità nella vita, diventando più assertivi e affrontando le proprie paure, cosicché la condizione possa sparire come per magia.
Si tratta di un bellissimo esempio facilmente verificabile di come il corpo ci fornisca in continuazione sintomi per renderci consapevoli di uno squilibrio in qualche area della nostra vita.
I sintomi non sono malvagi, sono un messaggio che il corpo invia alla mente per dire che qualcosa richiede la nostra attenzione.
La mente e il corpo non sono divisi, sono collegati e quando ignoriamo la verità le conseguenze si fanno sentire sempre.”

Concludo l’articolo con un brano simpatico, che sintetizza in modo umoristico l’excursus medico di circa 4.000 anni.
Attendiamo con fiducia un futuro in cui la storia della medicina sarà così descritta:
“Dottore, ho mal d’orecchi”…
2000 a.C… Ecco, prendi questa radice.
1000 a.C… Quella radice è male, recita questa preghiera.
1850 d.C… La preghiera è superstizione, bevi questa pozione.
1940 d.C… Quella pozione è un itnruglio da ciarlatani, ingoia questa pillola.
1985 d.C… Quella piccola non serve, prendi questo antibiotico.
2020 d.C… L’antibiotico è sintetico e può nuocerti. Ecco, predi questa radice!

Bene, con 7 cose che il tuo medico ha dimenticato di dirti di Warren Sipser e Andi Lew abbiamo terminato.
A presto e tante belle cose a tutti.

Fosco Del Nero

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