Newsletter

.

Archivio post

Ultimi Commenti

Contatore

I figli della pioggia (film)

22 Dic 2009 | Film

Product by:
Philippe Leclerc

Reviewed by:
Rating:
5
On 22 Dicembre 2009
Last modified:16 Ottobre 2025

Summary:

SCHEDA DI "I FIGLI DELLA PIOGGIA".

I figli della pioggia (film)SCHEDA DI “I FIGLI DELLA PIOGGIA”.

Titolo: I figli della pioggia (Les enfants de la pluie).
Genere: animazione, sentimentale, fantastico.
Regista: Philippe Leclerc.
Anno d’uscita: 2003.
Valutazione qualitativa (1/5 stelle): ⭐⭐⭐⭐⭐.
Livello di interesse esistenziale (1/5 stelle): ⭐⭐⭐⭐⭐.
Dove lo puoi acquistare: https://amzn.to/4ndKnmd.

 

 

TRAMA DI “I FIGLI DELLA PIOGGIA”.

Ecco la trama del (bellissimo) film d’animazione I figli della pioggia: i Pyross e gli Hydross sono due popoli in guerra, con la natura stessa che pare averli messi l’uno contro l’altro per via delle loro specificità: i primi adorano il sole e il fuoco. e muoiono a contatto con l’acqua (infatti vivono all’interno di un’enorme città-stato); i secondi invece adorano pioggia e acqua, mentre la luce del sole li pietrifica in statue.

Tutto scorre su questi binari, apparentemente immutabili e inconciliabili, fino a quando Skan, giovane e valoroso pyross, si innamora di Kallisto, bella e giovane hydross.

Sembra ripetersi la storia di Romeo e Giulietta, finché…

VALUTAZIONE DI “I FIGLI DELLA PIOGGIA”.

I figli della pioggia è una storia con diverse anime: si parla d’amore, si parla di razzismo, si parla di diversità e cooperazione (interessante come molti film d’animazione francesi, si vedano per esempio Kirikù e la strega Karabà oppure Azur e Asmar, abbiano dentro di sé dei forti messaggi contro il razzismo; probabilmente per via della società francese, assai meticciata per contingenze storiche con Maghreb e isole centroamericane), e si parla in generale di dualità che si riuniscono, che siano dualità micro (il maschio e la femmina) o dualità macro (due razze, due mondi diversi e apparentemente opposti, giorno e notte, luce e buio, fuoco e acqua).

Per andare ancora più nello specifico, nel film si parla di un’energia originaria unitaria, simboleggiata da un drago, la quale poi si scinde in due, creando un mondo duale.

Non a caso, il film è bello fuori ed è bello dentro, tanto apprezzabile a livello di animazione quanto a livello di trama e valore educativo.

SCENE O CITAZIONI DA “I FIGLI DELLA PIOGGIA”.

I figli della pioggia non tratta affatto tematiche cospirazionistiche, ma la citazione di draghi, divinità primigene, serpenti, manipolazione mediatica, gruppo elitario di sacerdoti-politici definito come “casta degli “Illuminati”, la figura del “ladro di anime” (chiamato anche “il grande separatore”, ciò che praticamente è la traduzione della parola greca “diábolos”, il diavolo, “colui che separa”… che infatti nella storia è la causa di tutti i problemi, in primis la separazione e l’inimicizia tra le due razze), lascia intendere che gli autori abbiano qualche interesse o conoscenza in tale direzione.

A proposito, il suddetto “grande separatore”, un umanoide dalla fattezze di rettile, a un certo punto vien detto che “è posseduto”.

Altra curiosità: praticamente è citato anche Il profeta di Kahlil Gibran: dal “popolo di Orfalese” al “popolo di Orphales”, con pronuncia quasi identica, il passo è molto breve, ulteriore indizio del fatto che chi ha creato l’opera aveva degli interessi di genere esistenziale.

Curiosità finali: viene mostrato un simbolo che ricorda molto quello del tao, con i due opposti che si contrappongono ma che al contempo si intersecano anche; la riunificazione finale ha luogo quando i due elementi opposti del gioco della dualità si riuniscono; la statua che simboleggia la riunione dei due opposti che si riuniscono rappresenta una figura umanoide ma serpentesca seduta nella posizione del loto… e che dopo la riunificazione si eleva in cielo, con tanto di ali di luce, con l’energia serpentesca kundaliniana finalmente risvegliata (e difatti dabbasso le energie yin e yang si stanno baciando-unendo).

La suddetta statua serpente parla anche, e a un certo punto dice: “È il vostro amore impossibile che ha sconfitto il ladro di anime. È la congiunzione dei contrari che vi ha liberato. Essa libererà anche voi, Figlio della Luce, Figlia della Pioggia. Questo lago d’oro è il vostro futuro: entrandovi, ristabilirete l’ordine cosmico”.

Poi viene detto anche: “Allora il grande drago cosmico ritroverà il suo posto fra le stelle”.

Tutto piuttosto chiaro, e persino oltre il simbolo, dal momento che viene detto a voce alta.

Altro dettaglio: dopo che la riunificazione viene effettuata, le debolezze delle rispettive razze-energie spariscono: il Figlio della Luce non ha più paura dell’acqua, e la Figlia della Pioggia non ha più paura del fuoco… ossia, per uscire fuori dal simbolo, l’elemento solare-maschile non teme più l’elemento femminile e l’elemento lunare-femminile non teme più l’elemento maschile, proprio perché i due poli opposti sono stati ormai riuniti, esattamente come il simbolo simile al tao mostrava all’inizio della storia. Nel momento in cui si ottiene l’unità, i problemi spariscono, letteralmente.

Siamo vicini alla magnificenza.

CONCLUSIONE.

Insomma, I figli della pioggia è a dir poco un prodotto eccellente , una di quelle eccellenze valide sia come opera d’intrattenimento, sia come opera educativa, e per gli adulti e per i piccoli.

In tal senso, difficile immaginare un prodotto d’animazione più valido e bello.

Naturalmente, qua da noi è sconosciuto… in questa epoca storica l’essere umano di buona volontà deve darsi molto da fare.

Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce

 

Ti è piaciuto l'articolo? Condividilo online...

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Logo Bellezza Amore Gioia
Banner pagina facebook
Banner "Il cammino del mago"
Banner canale youtube