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Film o video di miglioramento personale? – 14

30 Giu 2015 | Crescita personale, Film

Product by:
Fosco Del Nero

Reviewed by:
Rating:
5
On 30 Giugno 2015
Last modified:22 Settembre 2022

Summary:

Questo nuovo numero della rubrica “Film o video di miglioramento personale?”, che ormai è l’episodio numero 14 della suddetta...

Film o video di miglioramento personale? - 2

Sapete che ogni tanto pubblico un articolo relativo ad alcuni film dai contenuti interessanti, che consiglio o perché in essi vi è una particolare bellezza o perché in essi vi sono insegnamenti importanti dal punto di vista della consapevolezza personale.
Che, se insegnata in un “libro di testo”, ha la sua efficacia, ma che se insegnata in un film (o anche in un romanzo, e difatti sono un sostenitore della narrativa spirituale) ha spesso un’efficacia ancora maggiore: c’è senza dubbio meno “spazio di insegnamento”, ma quel che ci sta verrà probabilmente interiorizzato in modo più forte.

Questo nuovo numero della rubrica “Film o video di miglioramento personale?”, che ormai è l’episodio numero 14 della suddetta (trovate l’elenco completo dei film consigliati qui: Film che aprono la mente… o il cuore), è un po’ un mix fra le succitate componenti.
E passo subito ad elencarvi i film di oggi, nessuno particolarmente spiccato dal punto di vista della crescita personale, ma tutti molto belli e grandemente ispiratori:
Il tredicesimo piano,
Un ponte per Terabithia,
Pleasantville,
The butterfly effect,
Ricomincio da capo.

Il tredicesimo piano
Il tredicesimo piano è un film del 1999, sarebbe a dire lo stesso anno di uscita di Matrix, e peraltro propone delle tematiche simili, in primis il binomio tra realtà e finzione.
Il tredicesimo piano però lo esplora in modo diverso, ugualmente affascinante se pure in modo meno epico.
Tecnicamente è un thriller fantascientifico, e in tale cornice offre numerosi spunti di riflessione sulla questione realtà-finzione-veglia-sonno.
A parte tali spunti, è un film da vedere, perché bellissimo.

Un ponte per Terabithia
Parlando di film bellissimi, anche Un ponte per Terabithia ha da dire la sua.
Cambiamo decisamente genere, e passiamo a un film che oscilla tra commedia e dramma (e lo fa in modo vistoso e commovente), ma che affronta entrambi in modo immaginifico.
Se nel film precedente la dicotomia era quella tra realtà e finzione, qua è invece tra mondo reale e mondo immaginato… ma pure qui le cose tendono a confondersi e mischiarsi.
Oltre a ciò, in esso c’è un altro grande insegnamento: la vita va avanti comunque, e occorre essere grati per quanto di bello ci è capitato, al di là che sia durato molto o poco tempo.

Pleasantville
Pleasantville è uno degli esempi più brillanti ed efficaci di film ispirante che mi vengano in mente. Si potrebbe definire come “film fantastico”, data la trama decisamente favolistica (due ragazzi vengono trasportati in una serie televisiva in bianco e nero degli anni “50), ma per me, semplicemente, è un film sulla bellezza della vita: l’amore, i colori, la creatività, l’ispirazione, la libertà.
Letteralmente un gioiello, da ogni punto di vista, e tanto bello fuori quanto bello dentro.

The butterfly effect
Con The butterfly effect ritorniamo un po’ più seri, visto che si tratta di un film con contenuti assai impegnativi, sia in quanto ad avvenimenti (c’è dentro dolore, violenza, morte, tristezza, ma anche energie più elevate, per fortuna), sia in quanto a trama, giacché esso esplora la possibilità delle realtà alternative… e parecchio alternative.
In sostanza, è un film di genere fantastico sulla questione delle scelte e delle conseguenze di tali scelte, con un intreccio assai originale e interessante e un finale che sa molto di crescita interiore e di amore incondizionato.

Ricomincio da capo
E ritorniamo subito leggeri, con un altro film di genere fantastico, e anch’esso legato alle possibilità della vita, ma decisamente più leggero in quanto a contenuti: Ricomincio da capo.
Film noto sia per essere diretto e interpretato dai tre “acchiappafantasmi” (Harold Ramis regista; Bill Murray attore principale; Dan Aykroyd in una piccola parte), ma soprattutto per la sua trama bizzarra, col protagonista costretto a rivivere la stessa giornata all’infinito, almeno fino a quando non arriverà ad un punto di svolta. Il che si può riferire, analogicamente, tanto alla nostra stessa vita, quanto al ciclo delle reincarnazioni.

Bene, e anche stavolta vi ho dato qualcosa da fare… spero di ispirante.
A chi vorrà, buona visione.

Fosco Del Nero

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