
SCHEDA DI “IL MIO VICINO TOTORO”.
Titolo: Il mio vicino Totoro (Tonari no Totoro).
Genere: commedia, animazione, fantastico.
Regista: Hayao Miyazaki.
Anno d’uscita: 1988.
Valutazione qualitativa (1/5 stelle): ⭐⭐⭐⭐.
Livello di interesse esistenziale (1/5 stelle): ⭐.
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TRAMA DI “IL MIO VICINO TOTORO”.
Ecco in sintesi la trama de Il mio vicino Totoro: siamo negli anni “50 e Satsuki, Mei e il loro padre si trasferiscono in un villaggio di campagna della regione di Tokyo. La madre sta viceversa in un ospedale da lì distante alcune ore, in attesa di rimettersi dalla sua malattia.
Le condizioni di vita oggettivamente non facili (la madre assente, il trasferimento, la zona di campagna priva di molte comodità, la casa vecchia e malandata, etc) non impediscono tuttavia alle bambine di essere felici, e anzi per loro tutto è un’avventura…
… persino più del previsto, complice Totoro e il suo mondo.
VALUTAZIONE DI “IL MIO VICINO TOTORO”.
Non ho visto molte volte Totoro, forse solo due, mentre praticamente tutti gli altri film di Hayao Miyazaki li ho visti dalle 5 alle 10 volte, segno dunque che non si tratta del mio film preferito. E in effetti è così, per quanto si tratti di un confronto con giganti (gli altri film del regista nipponico).
Il mio vicino Totoro è il primo film “intimista” di Miyazaki, dedicato al mondo dell’infanzia, dopo i più epici Nausicaa e Laputa e il comunque dinamicissimo Lupin III, e avrebbe generato quella sorta di dicotomia interna nella produzione del regista: da un lato i film più ariosi e ambiziosi (Nausicaa, Laputa, Principessa Mononoke, La città incantata, Il castello errante di Howl, Il ragazzo e l’airone ), e dall’altro quelli più intimisti e riservati (Totoro, Kiki, Porco Rosso, Ponyo, Si alza il vento), spesso dedicati alla fase di transizione dall’infanzia alla giovinezza.
La sigla introduttiva è favolosa, e da sola vale la visione del film, visto che mette subito allegria.
Ancora una volta, in un film di Miyazaki, abbiamo una ragazzina protagonista, Satsuki, in questo caso bissata dalla sorellina minore, Mei, entrambe davvero deliziose, novelle Alice nel paese delle meraviglie (la tana del bianconiglio, il supergatto sorridente, etc).
Ancora una volta, inoltre, abbiamo un modello di vita semplice e a contatto con la natura… arricchita però dalla creatura Totoro e dal suo mondo surreale, a cominciare dai “makkuro kurosuke” e per finire col gatto-bus…
… e senza contare l’onnipervadente e contagiosa carica vitale delle ragazzine, dotate davvero di un’energia invidiabile.
SCENE O CITAZIONI DA “IL MIO VICINO TOTORO”.
Il mio vicino Totoro non è un film “evolutivo”, e nemmeno un film formativo nel senso stretto del termine: si limita a giocare con i temi dell’infanzia, del cambiamento, delle difficoltà, della transizione e della crescita.
Se prima abbiamo visto la trama dal punto di vista “esterno”… dal punto di vista “interno” il film ci parla di gioia di vivere, della famiglia, di natura e semplicità, di fiducia nell’esistenza… argomenti comunque non da poco, letteralmente immersi in un mare di colori, suoni e vivacità.
CONCLUSIONE.
Insomma, Il mio vicino Totoro non sarà il mio film preferito di Miyazaki e Studio Ghibli, ma è comunque un gran film, e non a caso il simpaticissimo personaggio di Totoro non solo è divenuto una sorta di mascotte dello stesso Studio Ghibli, ma è letteralmente entrato nell’immaginario collettivo del popolo giapponese.
Per chi non lo avesse mai visto, buona visione.
Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce
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