SCHEDA DI “HAROLD E MAUDE”.
Titolo: Harold e Maude (As good as it gets).
Genere: commedia.
Regista: Hal Ashby.
Anno d’uscita: 1971.
Attori: Cyril Cusack, Ruth Gordon, Bud Cort, Vivian Pickles, Charles Tyner, Ellen Geer, Eric Christmas, G. Wood, Judy Engles, Shari Summers, Tom Skerritt, Susan Madigan.
Valutazione qualitativa (1/5 stelle): ⭐⭐⭐⭐⭐.
Livello di interesse esistenziale (1/5 stelle): ⭐⭐⭐⭐.
Dove lo puoi acquistare: https://amzn.to/46FG2Cd.
TRAMA DI “HAROLD E MAUDE”.
Partiamo dalle informazioni di base: il film dura un’ora e mezzo e racconta la storia dell’amicizia tra Harold Chasen, un ricco diciottenne già stanco della vita, che passa il suo tempo tra funerali di sconosciuti e finti suicidi, per la disperazione di sua madre, e Marjorie Chardin, detta Maude, la quale è praticamente il suo opposto: quasi ottantenne, ha vissuto una vita piena e continua a divertirsi e a celebrarla in ogni sua forma.
Tra i due, conosciutisi per caso a un funerale, nasce una tenera amicizia, con la donna che sarà una sorta di guida alla vita per il ragazzo, il quale infine, pur in modo difficile, riuscirà ad apprezzare la bellezza dell’esistenza e a scegliere la vita (“suicidando” infine non più sé stesso, ma la sua automobile funebre, la quale rappresentava la sua tendenza alla morte e al vuoto interiore).
VALUTAZIONE DI “HAROLD E MAUDE”.
Harold e Maude, quando lo vidi la prima volta, fu una bellissima sorpresa. Non lo avevo mai sentito nominare ed ero andato a vederlo dietro il suggerimento di un mio lettore.
Il film, non molto noto al grosso del pubblico (all’interno del quale c’ero anche io), gode di buona fama presso la critica e il pubblico di nicchia, tanto che è uno dei film scelti per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Dopo aver visto il film, peraltro, mi sono ricordato che il nome del regista, Hal Ashby, non mi era nuovo, e difatti era il medesimo regista dell’ottimo Oltre il giardino, anch’esso film particolare, brillante e dai significati profondi (tra l’altro si chiude con una frase assai significativa di una voce fuori campo: “La vita è uno stato mentale”, a certificare il fatto che il regista in questione è molto attento alla “vita interoore”).
Tornando al film di oggi, Harold e Maude è un’opera sulla libertà, sul non attaccamento, sul gioire, sul vivere il momento presente e sul vivere la vita in senso lato. Nonché, dall’altro punto di vista, un’opera sul giudizio, sulla limitatezza mentale e sulla chiusura emotiva.
Notevole soprattutto l’interpretazione di Ruth Gordon–Maude.
SCENE O CITAZIONI DA “HAROLD E MAUDE”.
Di seguito riporto alcune citazioni tratte dal film, tutte meritevoli.
“A me piace guardare le cose che crescono e che sbocciano” (una frase quasi identica veniva detta anche in Oltre il giardino, perché in ambo i casi i protagonisti principali fungono da insegnanti evolutivi… per quanto in modo molto diverso).
“A un sacco di gente piace essere morta, solo che non è morta veramente. È solo che si tira indietro dalla vita. E invece bisogna cercare, correre i rischi, soffrire anche magari, ma giocare la partita con decisione.”
“– Tu preghi?
– Prego? No, io comunico.
– Con Dio?
– Con la vita.”
“Non è meraviglioso tutto quello che c’è intorno a noi? Sono cose vive!”
“– Credo che tu scombussoli un po’ la gente… non so se sia giusto…
– Beh, se qualcuno si scombussola è perché è troppo attaccato a qualche cosa. Io ho un po’ la funzione di dolce ammonitrice: oggi ci siete, domani chissà, non vi attaccate alle cose della vita.”
“Non ti devi preoccupare di come ti giudica il mondo.”
“Secondo me gran parte delle brutture di questo mondo viene dal fatto che della gente che è diversa permette che altra gente la consideri uguale.”
“Bisogna provare qualcosa di nuovo ogni giorno. La vita ci è stata data per scoprirla e non dura mica in eterno!”
CONCLUSIONE.
Molto bella anche la colonna sonora di accompagnamento composta da brani di Cat Stevens, tra i quali spicca l’ispirata e ispirante If you want to sing out, sing out (“Se vuoi cantare ad alta voce, canta ad alta voce”), vero manifesto concettual-emozionale del film, di cui riporto di seguito il testo perché merita.
“Se vuoi cantare ad alta voce, canta ad alta voce.
E se vuoi essere libero, sii libero.
Perché ci sono un milione di cose che puoi essere.
Sai che ci sono.
E se vuoi vivere in alto, vivi in alto.
E se vuoi vivere in basso, vivi in basso.
Perché ci sono un milione di strade da prendere.
Sai che ci sono.
Tu puoi fare quel che vuoi,
hai varie opportunità,
e se riesci a trovare una nuova strada
puoi intraprenderla oggi stesso.
Puoi far avverare tutto,
e puoi anche non far nulla,
vedrai… è facile…
hai solo bisogno di saperlo.
Se vuoi dire sì, dì si.
E se vuoi dire no, dì no.
Perché ci sono un milione di strada da prendere.
Sai che ci sono.
E se vuoi essere me, sii me.
E se vuoi essere te, sii te.
Perché ci sono un milione di cose da fare.
Sai che ci sono.
Tu puoi fare quel che vuoi,
hai varie opportunità,
e se riesci a trovare una nuova strada
puoi intraprenderla oggi stesso.
Puoi far avverare tutto,
e puoi anche non far nulla,
vedrai… è facile…
hai solo bisogno di saperlo.
Se vuoi cantare ad alta voce, canta ad alta voce.
E se vuoi essere libero, sii libero.
Perché ci sono un milione di cose che puoi essere.
Sai che ci sono.”
Un’ultima considerazione: alla fine della storia, il giovane Maude deve affrontare il suicidio di una persona amata… lui che ne ha inscenati tanti finti per procurare fastidio e dolore alla madre: la cosa sa molto di punizione karmica, al di là del fatto che il regista l’abbia pensata in questo modo o meno.
Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce
- LIBRO PER APPROFONDIRE: Film che aprono la mente… o il cuore.
- Se vuoi rimanere aggiornato col sito, iscriviti alla newsletter.
0 commenti