SCHEDA DI “FAHRENHEIT 451”.
Titolo: Fahrenheit 451 .
Genere: fantascienza, distopia.
Regista: François Truffaut.
Anno d’uscita: 1966.
Attori: Cyril Cusack, Julie Christie, Ann Bell, Oskar Werner, Alex Scott, Anton Diffring, Bee Duffel, Jeremy Spenser.
Valutazione qualitativa (1/5 stelle): ⭐⭐⭐.
Livello di interesse esistenziale (1/5 stelle): ⭐⭐.
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TRAMA DI “FAHRENHEIT 451”.
Ecco in breve la trama di Fahrenheit 451: siamo in un prossimo futuro e l’umanità vive in una società che ha messo al bando i libri, la cultura e la diversità: tutto è omologato e chi cerca di distinguersi con l’abbigliamento, la capigliatura o, ancor peggio, leggendo libri viene immediatamente perseguito. E i pompieri, che ora hanno il compito non di spegnere gli incendi ma di bruciare i libri, andranno a casa sua e bruceranno qualunque libro troveranno… e forse anche la casa, a loro discrezione.
Come in tutti gli altri casi di storie distopiche (specialmente nel caso del film Equilibrium, palesemente ispirato a Fahrenheit 451), abbiamo un protagonista che lavora per le forze dell’ordine, in questo caso Guy Montag, a cui verranno dei dubbi su quello che sta facendo e sulla società in cui vive.
L’avvicinamento da parte dell’affascinante (e ribelle) Clarisse porrà ulteriori dubbi all’uomo…
VALUTAZIONE DI “FAHRENHEIT 451”.
Per chi non lo sapesse, la distopia sarebbe il genere letterario opposto all’utopia, genere che a sua volta nasce dal libro di Thomas More: Utopia, per l’appunto.
Dunque, mentre l’utopia descrive un genere di società futura idilliaca e vicina alla perfezione, la distopia descrive una società distorta, totalitaria, priva di libertà e di gioia di vivere.
Esempi di questo genere sono i film Metropolis, La fuga di Logan, Brazil, Equilibrium, Aeon Flux, In time…
… nonché i celeberrimi libri 1984 di George Orwell, Il mondo nuovo di Aldous Huxley e Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, la cui conversione cinematografia è l’oggetto della recensione di oggi sul blog.
Dietro la macchina da presa c’è François Truffaut, famoso per pellicole di altro genere (come La mia droga si chiama Julie, film comunque di genere drammatico-sentimentale).
Preciso che non ho mai letto il libro di Bradbury, per cui il giudizio è esclusivamente sul film, e non sulla bontà della sua conversione o eventuali differenze con lo scritto.
Il film ha una bella trama, come certamente è bella, e probabilmente più ricca, quella del libro, ma non ha molta passione. Non c’è verve in Fahrenheit 451 di François Truffaut, non c’è colore, non c’è sapore… o quantomeno ve ne sono pochi, da cui la valutazione sufficiente ma non eccellente.
SCENE O CITAZIONI DA “FAHRENHEIT 451”.
Ecco di seguito alcune citazioni estratte da film.
“Basta tenerli occupati per farli felici.”
“Noi dobbiamo essere tutti uguali.
L’unico modo per essere felici è di sentirci tutti uguali.”
“Ecco un libro sul cancro del polmone: tutti i fumatori si spaventavano a morte. Quindi, per la tranquillità di tutti, noi li bruciamo.”
“Quando ti chiederanno che cosa facciamo, tu gli risponderai: ‘Noi ricordiamo’.”
“Siete solo degli automi, tutti quanti, e non ve ne rendete nemmeno conto.
Voi non vivete, ammazzate il tempo””
“Tutto dipende da voi e soltanto da voi.”
CONCLUSIONE.
Nonostante il film sia un classico, datato 1966, A mio avviso, molto meglio altri film del genere distopico, a partire dal classico Metropolis per arrivare all’ironico e iconico Brazil.
Anche Fahrenheit 451 è considerato un film culto del settore, ma, come detto, ai miei occhi è un prodotto un po’ freddo, per quanto ben fatto e con alcuni spunti psico-esistenziali degni di nota.
Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce
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