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Labirinto – Il sentiero sacro – Lauren Artress (approfondimento)

18 Lug 2018 | Crescita personale, Labirinti, Spiritualità

Product by:
Lauren Artress

Reviewed by:
Rating:
1
On 18 Luglio 2018
Last modified:22 Settembre 2022

Summary:

Bentrovati a questo articolo di approfondimento, dedicato al libro Labirinto - Il sentiero sacro, di Lauren Artress.

Labirinto - Il sentiero sacro - Lauren Artress (crescita personale)Titolo: Labirinto – Il sentiero sacro (Walking a sacred path).
Autore: Lauren Artress.
Argomenti: crescita personale.
Editore: Edizioni My Life
Anno: 1995.
Voto: 4.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libri, Amazon.

 

Bentrovati a questo articolo di approfondimento, dedicato al libro Labirinto – Il sentiero sacro, di Lauren Artress.
Il testo in sede di recensione non ha avuto una valutazione eccellente, ma nondimeno qualche spunto interessante in esso si trova… e per fortuna giacché si parla di un libro di circa 230 pagine.

I primi due brani riportati prendono le mosse dal degrado attuale delle antiche religioni, che hanno perso per strada la loro essenza interiore.
“La religione è per coloro che hanno il terrore dell’inferno.
La spiritualità per coloro che ci sono già stati.
Nel mondo occidentale si è creata una frattura. Abbiamo confuso l’idea di religione con quella di spiritualità, il contenitore con il contenuto.
La religione è solo l’aspetto esteriore, il “contenitore”, con i suoi atti formali come la liturgia e i gesti rituali finalizzati a pregare, lodare e ringraziare Dio.
La spiritualità invece è l’attività interiore, la crescita e lo sviluppo dell’anima.”

Ancora sul degrado della religione, e stavolta sulla preghiera perduta.
“Le più antiche forme di preghiera, che costituivano la lectio divina, erano finalizzate a sostenere la riflessione, la spontaneità e la contemplazione.
Furono riformate nel VX secolo e sostituite da preghiere da recitare a mente.
Successivamente, venne eliminata anche la contemplazione perché incoraggiava il misticismo.
La storia ha cancellato ogni approccio spirituale del cristianesimo, che ha perso così la sua identità. La strada interiore sembrava pericolosa e complicata, perciò i teologi hanno preferito insistere sulla trascendenza di Dio e dipingerlo come un essere distante dall’uomo. Entrambi gli aspetti, quello trascendente e quello immanente, sono importanti ma, nella nostra ideologia, uno ha preso il sopravvento sull’altro rendendo incompleta la religione.”

E ancora sulle religioni, stavolta in relazione al nucleo di tutte le religioni: la compassione.
“La compassione è l’insegnamento fondamentale di tutte le religioni del mondo.
Dobbiamo chiederci se stiamo diventando compassionevoli perché solo così sarà possibile l’incontro tra diverse comunità.
Quando il mondo sarà maturo spiritualmente, le persone riusciranno a condividere la loro ricchezza culturale con gli altri.”

Passiamo ora a un brano in cui l’autrice Lauren Artress ci dice perché la pratica di percorrere un labirinto (ma non uno qualunque, bensì uno “sacro”) è così valida.
“Perché il labirinto è così irresistibile?
Perché è uno strumento per indirizzare il processo di guarigione, per approfondire la saggezza e potenziare la creatività. Camminando in questo percorso, la mente si placa e possiamo comprendere meglio il nostro viaggio spirituale.
Il labirinto stimola ad agire. Tranquillizza le persone angosciate durante i periodi di transizione. Le aiuta a comprendere che la loro vita fa parte di un cammino e di un pellegrinaggio.
Siamo esseri spirituali su una strada terrena, e non essere terreni posti su un sentiero spirituale. Chi sente di non sfruttare pienamente le proprie doti trova uno stimolo alla creatività. Chi sta soffrendo ne ricava sollievo e conforto.
Ciascuno vive l’esperienza in modo personale partendo da presupposti diversi, a seconda dei propri sogni e del proprio passato.”

Chiudiamo la recensione su Labirinto – Il sentiero sacro con altri tre brani.
Il primo rapporta il caos della società odierna con il caos interiore di tante persone.
“Nella società caotica in cui viviamo, molti non riescono a trovare la pace interiore.
I buddisti chiamano “mente della scimmia” la mente di coloro che hanno uno spirito indisciplinato che vada di pensiero in pensiero e salta da un argomento all’altro senza ragione.
Quando la nostra mente è serena, ci sentiamo in pace e aperti, consapevoli del silenzio che abbraccia l’universo.
Quando cerchiamo di meditare, dobbiamo provare a staccare i pensieri che invadono la nostra testa. Non lasciarti coinvolgere, lasciali andare. “

La seconda citazione effettua un rapporto con lo spirito delle arti marziali.
“Dobbiamo essere come chi pratica le arti marziali, che non ricava la propria forza dalla volontà di fare accadere le cose, ma si abbandona a ciò che lo circonda e risponde con saggezza agli eventi.”

E la terza e ultima di questo articolo è una sorta di invito che l’autrice fa a se stessa ma, per estensione, anche a tutti i suoi lettori; un invito al percorso evolutivo.
“È mia responsabilità, in quanto essere spirituale, purificare il mio cuore, ammettere le mie imperfezioni, liberarmi dal risentimento e dall’insicurezza e chiedere che siano rimosse dal mio cuore le pietre del rancore quando non riesco a perdonare.
Questo desiderio mi aiuta a restare concentrata su Dio.
Il mio scopo, la mia vocazione, la mia responsabilità di essere umano è provare compassione per tutte le creature viventi. In questo modo, riesco a connettermi con gli altri e con le maglie del creato, con la sorgente del filo che ci guida e ci conduce a casa.”

Abbiamo così terminato con Labirinto – Il sentiero sacro di Lauren Artress.
A presto e buoni percorsi a tutti.

Fosco Del Nero

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