SCHEDA DI “IL DOTTOR STRANAMORE”.
Titolo: Il dottor Stranamore (Dr. Strangelove, or how I learned to stop worrying and love the bomb).
Genere: commedia, drammatico, guerra, psicologico.
Regista: Stanley Kubrick.
Anno d’uscita: 1963.
Attori: Peter Sellers, George C. Scott, Keenan Wynn, Sterling Hayden, Slim Pickens, Tracy Reed, James Earl Jones, Peter Bull, Jack Creley, Frank Berry, Shane Rimmer, Paul Tamarin, Glenn Beck, Gordon Tanner.
Valutazione qualitativa (1/5 stelle): ⭐⭐⭐⭐⭐.
Livello di interesse esistenziale (1/5 stelle): ⭐.
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TRAMA DI “IL DOTTOR STRANAMORE”.
L’umorismo, ispirato al noto antibellicismo di Kubrick emerso anche in altre sue opere (come il famoso Full metal jacket), è lo spirito di fondo della pellicola, la quale analizza la situazione politico-diplomatico-sociale dell’epoca (era appena passata la crisi dei missili di Cuba, che aveva messo in crisi J.F. Kennedy) alla luce della possibilità, nemmeno tanto remota, di una reciproca e generale distruzione tra americani e russi, che avrebbe con tutta probabilità coinvolto l’intero pianeta…
… anche perché era stata appena approntata l’arma definitiva, una bomba-deterrente capace di distruggere la vita su tutta la Terra.
Peccato che l’arma, russa, non era ancora stata annunciata al mondo e non aveva dunque ancora avviato il suo potere deterrente, e che nel mentre un generale americano, uscito di testa e decisamente paranoico (Jack D. Ripper, che in pratica suona come Jack lo Squartatore), avesse di sua iniziativa lanciato un attacco atomico contro l’Urss disponendo in modo che esso non potesse essere fermato nel frattempo dalle gerarchie politiche.
Il dottor Stranamore ha proprio di questo tema: come il sistema difensivo/offensivo basato sulla deterrenza e il terrore possa facilmente condurre all’errore… e a un errore fatale.
VALUTAZIONE DI “IL DOTTOR STRANAMORE”.
Peter Sellers è il protagonista centrale de Il dottor Stranamore, posto che interpreta ben tre personaggi, tutti e tre assai importanti, tra cui quello che dà il titolo al film, che è tratto dal romanzo Allarme rosso di Peter George.
Quanto al genere, esso è di difficile identificazione, se non proprio indefinibile: trattando il tema della guerra, e non una guerra qualunque, dovrebbe essere considerato un film drammatico, peraltro dl taglio storico visto che è ambientato in piena guerra fredda USA-URSS, ma il suo taglio da commedia noir lo porta molto più vicino all’opera satirica, se non proprio al film comico.
Particolarmente ironici sono i cartelloni con su scritto “Peace is our profession”, ossia “La pace è la nostra professione”, che campeggiano in bella mostra nelle strutture militari statunitensi… anche quando diversi reparti del medesimo esercito si stanno sparando tra di loro.
Come detto, triplice ruolo per l’eccellente Peter Sellers: il comandante inglese Lionel Mandrake, il presidente americano Merkin Muffley e il dottor Stranamore, un tedesco ex nazista e naturalizzato statunitense esperto di bombe.
SCENE O CITAZIONI DA “IL DOTTOR STRANAMORE”.
Curiosamente il film, già interessanti per le sue riflessioni sociali, politiche e belliche, introduce alcuni altri argomenti cospirativi, seppur en passant e facendoli passare per manie di un pazzo: la fluorizzazione dell’acqua, il peggioramento intenzionale dei cibi, il danneggiamento del corpo umano.
“Lo sa che oltre a contaminare l’acqua stanno studiando anche il modo di contaminare il sale, la farina, i succhi di frutta, oltre allo zucchero e al latte? Sostanze estranee vengono introdotte nei nostri preziosi fluidi vitali senza che l’individuo se ne accorga o vi si possa opporre: ecco come lavora questa gente senza scrupoli”, dice un personaggio nel film.
Tutte tematiche di tipo “cospirazionistico-di denuncia”… che avrebbero poi portato Kubrick alla morte dopo aver girato il non plus ultra dei film di denuncia, ossia Eyes wide shut.
CONCLUSIONE.
In definitiva, Il dottor Stranamore è un film eccellente, eccellente per recitazione, per argomento di fondo, per la brillantezza dei dialoghi (Sellers su tutti, non a caso l’attore era noto per la sua capacità di improvvisazione), per fotografia e colonna sonora.
Il finale, in particolare, unisce la devastazione visiva a una melodia dolce che sa tanto di acuta ironia e critica al sistema politico.
Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce
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