Titolo: Cambiare il corso del proprio destino.
Autore: Ramtha.
Argomenti: esistenza, canalizzazione.
Editore: Macro Edizioni.
Anno: 1997.
Voto: 4.
Approfondimento: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi.
Quest’oggi vediamo il libro di Ramtha intitolato Cambiare il corso del proprio destino.
Piccola premessa: oramai molti anni fa avevo letto il libriccino Come diventare un maestro, il quale in seguito ho saputo essere il primo di una collana di libri tascabili (davvero tascabili: togliendo le pagine bianche e gli spazi larghi si tratta probabilmente di 25 pagine stampate in un formato editoriale medio) intitolata Davanti al caminetto.
Nel corso del tempo, li ho presi tutti quanti, giacché Ramtha mi è sempre piaciuto e a suo tempo gradii molto alcuni suoi libro, come per esempio The white book… tuttavia tra gli acquisti e la lettura è passato molto tempo e altrettanta acqua sotto i ponti, per cui avevo il ragionevole dubbio che adesso non li avrei più trovati tanto utili, ma addirittura arretrati.
Così, quantomeno, è capitato per il secondo libro della collana, ossia Cambiare il corso del proprio destino.
In esso si parla di destino, di linee del tempo, di corpo fisico, di immortalità, secondo brevissimi capitoletti tratti da registrazioni audio datate 1997.
Sarò sincero: se il volumetto iniziale della collana, Come diventare un maestro, mi è sembrato discretamente utile anche a una rilettura recente (visto che avevo intenzione di leggermi tutta la collana e che si leggono velocemente, me lo sono riletto), Cambiare il corso del proprio destino viceversa mi ha lasciato alquanto perplesso.
L’unico concetto valido e utile è il fatto che non esiste un destino fisso e che l’essere umano si gioca le sue carte, ma per il resto non c’è praticamente nient’altro e, anzi, si negano alcuni capisaldi della tradizione spirituale: il karma, un percorso predisposto per quanto non fisso, l’importanza dell’alimentazione, etc.
Insomma, Cambiare il corso del proprio destino se ne esce con una valutazione pessima, e anche Ramtha non ci fa una gran figura.
A suo tempo la ritenni la canalizzazione più elevata tra quelle note e disponibili sul mercato… ma nel mentre a dire il vero ho anche smesso di risolvermi alle canalizzazioni e ho iniziato a rivolgermi ai maestri riconosciuti (Gesù, Krishna, Buddha, Lao Tzu, etc), e la differenza si sente parecchio (pur non negando l’utilità di altre fonti, diciamo così).
Ma diamogli/le ancora fiducia e leggiamo il terzo volume, ossia Il risveglio degli dei dimenticati.
Fosco Del Nero
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