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Conserva sempre una mente gioiosa – Pema Chodron (approfondimento)

23 Nov 2015 | Spiritualità

Product by:
Pema Chodron

Reviewed by:
Rating:
3
On 23 Novembre 2015
Last modified:22 Settembre 2022

Summary:

Bentrovati con l’articolo odierno, che è l’approfondimento del libro di Pema Chodron Conserva sempre una mente gioiosa.
Partiamo subito con il primo spunto...

Conserva sempre una mente gioiosa - Pema Chodron (spiritualità)Titolo: Conserva sempre una mente gioiosa (Always maintain a joyful life).
Autore: Pema Chodron.
Argomenti: spiritualità.
Editore: Urrà.
Anno: 2003.
Voto: 6.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: MacrolibrarsiGiardino dei libriAmazon.

 

Bentrovati con l’articolo odierno, che è l’approfondimento del libro di Pema Chodron Conserva sempre una mente gioiosa.

Partiamo subito con il primo spunto, relativo a un concetto classico della ricerca spirituale: il tesoro interiore.
“È un po’ come se fossimo dei mendicanti, senza casa, affamati e infreddoliti, e proprio sotto il posto dove ogni sera ci corichiamo c’è, a nostra insaputa, una pentola piena d’oro.
Il nostro stato di confusione e di infelicità deriva dal non sapere che abbiamo questo oro proprio sotto di noi: lo cerchiamo sempre da qualche altra parte.
Ciò che nel buddhismo viene detto illuminazione o risveglio è semplicemente renderci conto che questo oro è già presente in noi e lo è sempre stato.”
Seconda citazione e secondo classico: lo stato di sogno.
“Qualsiasi cosa sperimenti nella tua vita – dolore, piacere, caldo, freddo, qualsiasi cosa – è come un evento che accade in sogno.
Le cose ti sembrano solide, ma non sono che momentanei ricordi. Puoi sperimentare questa qualità aperta e fluida della realtà quando siedi in meditazione: nulla di ciò che sorge nella tua mente – odio, amore e tutto il resto – è solido.
Per quanto vivida possa essere l’esperienza, è solo un prodotto della tua mente. Nulla di reale sta veramente accadendo.”

Proseguiamo con i classici: il momento presente.
“C’è un luogo di riposo, un punto di partenza al quale puoi sempre ritornare.
Puoi sempre riportare la tua mente a casa e riposarti proprio qui, proprio ora, nella imparziale consapevolezza del presente.”

Terzo concetto tradizionale di tante tradizioni spirituali: il non attaccamento, che poi si riunisce allo stato di presenza.
“Abbandona ogni speranza di risultati.
L’istruzione fondamentale è restare nel presente.
Non perderti in sogni di ciò che realizzerai e della situazione a cui arriverai un giorno.
Importa solo ciò che stai facendo ora.”

Passiamo ora al classico della pratica meditativa. Nella seguente citazione viene fatto un invito a dir poco globalizzante, che davvero più onnicomprensivo non si può.
“Qualsiasi cosa incontri inaspettatamente, uniscila alla meditazione.”

Che viene bissato poi da un’altra citazione, a rimarcare il fatto che le cose non succedono a caso e che tutto è finalizzato all’evoluzione spirituale.
“È importante includere tutto ciò che incontri nella tua pratica.
Tutti diventano mezzi con cui coltivi compassione e saggezza.”

Ciò si collega con forza al principio della presa di responsabilità individuale sulla propria esistenza.
“Non spostare il carico dal bue alla mucca.
Non scaricare il tuo fardello sulle spalle di qualcun altro. Assumiti la responsabilità di ciò che è tuo.”

Da ciò discende a sua volta un altro principio: dobbiamo essere grati per ogni cosa, perché ogni cosa ci fa da maestra. E difatti la gratitudine è un altro cardine di ogni percorso spirituale.
“Sii grato a tutti.
Gli altri ti permettono di vedere esattamente dove resti incastrato. Qualcuno dice o fa qualcosa e tu automaticamente sei agganciato a una reazione abituale: ti chiudi, vai in adrenalina, ti arrabbi.
Quando questo accade, è un occasione per osservare i tuoi meccanismi abituali di rabbia, avidità e così via. È un’occasione per lavorarli con onestà e compassione.
Senza le provocazioni degli altri, resteresti nell’ignoranza dei tuoi meccanismi dolorosi e non saresti in grado di trasformarli nel cammino verso il risveglio.”

L’ultima citazione è dedicata alla questione chiusura/apertura.
Chiusura di cosa?
“La radice della sofferenza di tutti gli esseri è la chiusura del cuore e della mente.
E la cosa triste è che chiudiamo il nostro cuore e la nostra mente proprio per proteggerci dalla sofferenza.”

E con ciò, l’articolo di approfondimento di Conserva sempre una mente gioiosa di Pema Chodron è terminato.
A presto e buone cose a tutti.

Fosco Del Nero

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