SCHEDA DI “IN TIME”.
Titolo: In time.
Genere: fantascienza, azione, sentimentale.
Regista: Andrew Niccol.
Anno d’uscita: 2011.
Attori: Justin Timberlake, Amanda Seyfried, Vincent Kartheiser, Cillian Murphy, Olivia Wilde, Alex Pettyfer, Rachel Roberts, Johnny Galecki, Matthew Bomer, Yaya DaCosta.
Valutazione qualitativa (1/5 stelle): ⭐⭐⭐.
Livello di interesse esistenziale (1/5 stelle): ⭐.
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TRAMA DI “IN TIME”.
Ma andiamo subito a tratteggiare in breve la trama di In time, diretto da Andrew Niccol (che a sua volta avevo già visto per il ben fatto Gattaca – La porta dell’universo, sempre di genere fantascientifico): nel futuro ogni persona ha incorporata una sorta di orologio biologico che riporta quanto tempo le rimane da vivere. Il tempo si guadagna col proprio lavoro, tanto che la gran massa della popolazione deve lavorare ogni giorno per allontanare la propria morte di un altro giorno. Questo non vale per le persone abbienti, capaci di divenire letteralmente immortali dato il tempo virtualmente infinito che hanno a disposizione.
A ciò si aggiunga il fatto che ogni persona mantiene il corpo biologico tarato sui 25 anni e per il resto della sua vita, molta o poca che sia, rimarrà tale e quale; ne deriva un mondo popolato di 25enni… tutti belli peraltro, comprese nonne e bisnonne.
VALUTAZIONE DI “IN TIME”.
In time è noto sia per la sua trama originale sia per la presenza in esso del cantante Justin Timberlake (che, devo dire, se la cava bene). Accanto a Justin Timberlake, c’è Amanda Seyfried. Se il film ha avuto una buona eco qua da noi in Italia, va detto che negli Usa invece il riscontro al cinema è stato un po’ deludente.
Nella società descritta dal film, così discriminante, in cui “ricchi” e “poveri” vivono persino in zone diverse per passare le quali occorre pagare un forte pedaggio in termini di tempo (che i poveri ovviamente non si possono permettere), i motivi di rivoluzione non mancano di certo…
… e a portarla avanti, per quanto in modo prima casuale, è Will Salas, 25enne che ha compiuto i 25 anni solo poche volte (a fronte di quelli che li hanno compiuti centinaia e centinaia di volte) trovatosi al centro di un equivoco che poi diverrà una vera e propria carriera “criminale”. Affiancato in questo dalla bella Sylvia Weis, figlia di un ricco uomo d’affari, e osteggiato invece dal guardiano del tempo Raymond Leon, sorta di controllore dello statu quo, un po’ rigido ma a modo suo coerente.
In time rientra dunque in quel particolare sottogenere della fantascienza che è la distopia, genere opposto all’utopia di memoria moriana, allungando il filone dei vari 1984 (Orwell), Il mondo nuovo (Huxley), etc, in cui è descritta una società del futuro se non totalitaria, quantomeno ingiusta, ipercontrollata, in cui la popolazione comune è praticamente resa schiava.
Per certi versi una situazione non molto dissimile da quella che viviamo al giorno d’oggi, ed è questo il motivo per cui il genere distopico ha riscosso un così grande interesse negli ultimi decenni… ma rimaniamo sulla fantascienza di In time.
SCENE O CITAZIONI DA “IN TIME”.
Propongo una sola frase tratta dal film e che si potrebbe benissimo applicare alla società contemporanea, e al modo in cui la gente si disinteressa di altri popoli, animali, natura, etc:
“Come puoi vivere vedendo morire la gente davanti a te?
“Non guardi, chiudi gli occhi.”
CONCLUSIONE.
Per farla breve, In time è un film che non mi è dispiaciuto: pur se l’evoluzione della trama è per buoni tratti pretestuosa (per esempio, da un’accusa di furto si è passati a una fuga e a una carriera criminale assolutamente non messe in preventivo, per non parlare dell’improbabilità di successo di un ragazzo di “provincia” contro il mega-sistema politico e poliziesco che si trova ad affrontare e di cui si fa beffe ogni volta), il film è gradevole e scorre via bene, proponendo peraltro un’idea di fondo originale e interessante, cosa non da tutti, e indagando sui temi del potere, del tempo e delle possibilità.
Fosco Del Nero
Agisco nell’ombra per servire la luce
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