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Guardiani dell’essere – Eckhart Tolle (approfondimento)

25 Dic 2017 | Esistenza, Spiritualità

Product by:
Eckhart Tolle

Reviewed by:
Rating:
4
On 25 Dicembre 2017
Last modified:22 Settembre 2022

Summary:

Bentrovati.
Oggi siamo qui con l’articolo di approfondimento dedicato a Guardiani dell’essere di Eckhart Tolle.
Non si tratta di un testo di saggistica...

Guardiani dell’essere - Eckhart Tolle (esistenza))Titolo: Guardiani dell’essere.
Autore: Eckhart Tolle, Patrick McDonnel.
Argomenti: illustrazioni, esistenza, spiritualità.
Editore: L’Età dell’Acquario.
Anno: 2009.
Voto: 7.5.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: MacrolibrarsiGiardino dei libriAmazon.

 

Bentrovati.
Oggi siamo qui con l’articolo di approfondimento dedicato a Guardiani dell’essere di Eckhart Tolle.
Non si tratta di un testo di saggistica, dunque gli spunti tra cui scegliere sono minori di numero… con mia somma gioia.
Peraltro, il tema è sempre lo stato di presenza, per cui pure qui c’è poca varietà.

Partiamo con la prima serie di brani, questi dedicati in generale alla natura e al portale di consapevolezza e quiete che ci offre in ogni secondo.

“La vera felicità si trova nelle cose semplici, apparentemente irrilevanti.
Ma per essere consapevole delle piccole cose è necessario che tu sia tranquillo interiormente.
È necessario un alto livello di attenzione.
Sii calmo. Guarda. Ascolta.
Sii presente.”

“Diventa consapevole dei numerosi suoni della natura.
Il fruscio delle foglie nel vento.
Il rumore delle gocce di pioggia.
Il ronzio di un insetto.
Il primo canto degli uccelli all’alba.
Concentrati nell’azione di ascoltare.
Al di là dei suoni c’è qualcosa di più grande: una sacralità che non può essere compresa attraverso il pensiero.”

“Guarda un albero, un fiore, una pianta.
Concentrati consapevolmente su di essi.
Su come sono calmi, quanto profonde sono le loro radici nell’Essere.
Lascia che la natura ti insegni la sua calma.”

Passiamo ora alla seconda tranche di spunti, questa dedicata invece agli amici animali, soprattutto a cani e gatti… al cui stato di fluidità esistenziale è contrapposto il nostro essere prigionieri della mente e dei pensieri.

“Quando coccoli un cane o ascolti un gatto che fa le fusa, la mente può fermarsi per un istante e uno spazio di calma sorge dentro di te, un passaggio per entrare nell’Essere.”

“La maggior parte di noi vive in un mondo di astrazioni mentali, concettualizzazioni e produzione di immagini: un mondo di pensieri.
Siamo immersi in un continuo fluire di rumore mentale.
A quanto sembra non ci è possibile smettere di pensare.
Proprio come il cane ama rosicchiare le ossa, la mente umana ama i suoi problemi.
Ci danniamo facendo, pensando, ricordando, prevedendo… persi in un labirinto di complessità e in un mondo di problemi.
La natura può mostrarci la strada di casa, la strada per uscire dalla prigione delle nostre menti.”

“Chiudi gli occhi e dì a te stesso: ‘Mi chiedo quale sarà il mio prossimo pensiero’.
Poi stai all’erta come un gatto che controlla la tana del topo.
Ti accorgerai che, per tutto il tempo in cui starai attento, non si presenterà nessun pensiero…
Ho vissuto con molti maestri zen, ed erano tutti gatti.”

“Stai attento quando vedi un animale che gioca o si riposa.
Lascia che l’animale ti insegni a sentirti a tuo agio nell’Adesso, a festeggiare la vita essendo completamente presente.”

“Il cane è ancora nello stato naturale.
E puoi vederlo facilmente perché tu hai dei problemi e il tuo cane no.
E mentre i tuoi momenti felici possono essere rari, il tuo cane festeggia la vita continuamente.
Guarda solo la coda – alcuni cani basta solo guardarli, un’occhiata è sufficiente – e la loro coda va: “La vita è bella! La vita è bella!”.
E non si stanno raccontando una storia del perché la vita è bella, è una percezione immediata.”

“Che cos’è che tanti trovano incantevole negli animali?
La loro essenza, il loro Essere, non è soffocata dalla mente, come succede in molti umani.
E ogni volta che senti quell’essenza in qualcuno, anche tu la senti dentro di te.”

E siamo in dirittura d’arrivo con le ultime due citazioni da Guardiani dell’essere.
Stavolta ampliamo il discorso, passando all’intera esistenza, all’unica coscienza e all’energia divina.

“Ogni essere è una scintilla del Divino.
Guarda negli occhi di un cane e percepiscine l’intimo profondo.
Quando sei presente puoi sentire lo spirito, l’unica consapevolezza, in ogni creatura, e amarla come te stesso.”

“Tu non sei separato dalla globalità.
Sei una cosa sola con il sole, la terra, l’aria.
Tu non hai una vita.
Tu sei la vita.
L’unica vita, l’unica consapevolezza, assume la forma di un uomo o di una donna, un filo d’erba, un cane, un pianeta, il sole, una galassia.
Questo è il gioco delle forme, la danza della vita.
Fondamentalmente non siamo separati, non dall’altro né da qualsiasi forma vivente: un fiore, un albero, un gatto, un cane.
Puoi sentire te stesso in essi. L’essenza di quello che tu sei. Potresti chiamarlo Dio.”

E abbiamo terminato con l’ottimo Guardiani dell’essere di Eckhart Tolle.
A presto e buone cose.

Fosco Del Nero

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