Recensioni, approfondimenti e consigli per la propria crescita interiore
Qualche tempo fa ho scritto un articolo sugli specchi esseni.
Il quale, se da un lato è stato piuttosto apprezzato (almeno, a giudicare dai quasi 900 mi piace di facebook), dall’altro lato ha incontrato qualche resistenza; nella pagina facebook, in cui alcune volte ho pubblicato il link dell’articolo, è capitato difatti che il concetto centrale degli specchi suscitasse alcuni dubbi.
Il che non mi sorprende, visto che accettare questo principio, ossia il fatto che le persone intorno a noi sono un nostro specchio, non è una cosa da poco, e significa aver accettato la totale responsabilità della propria esistenza.
Quando incontro delle resistenze al concetto di specchio, fermo restando che ognuno è libero di credere ciò che vuole, rispondo spesso con un concetto correlato: nella vita nulla è casuale.
Lo sottolineo perché quasi tutte le persone impegnate in un percorso di crescita personale, fosse anche vagamente, hanno realizzato che il caso e le coincidenze non esistono.
Tuttavia, chissà perché, se per certi settori è più facile accettare questo fatto, in altri campi a quanto pare è meno facile.
Ed è meno facile, nello specifico, accettare che ogni persona della nostra vita rispecchia noi stessi.
Però, se il caso non esiste, e se viviamo in un universo energetico-vibrazionale-attrattivo, allora non esiste per nulla!
Non è che certe cose capitano a caso mentre altre no. Se noi creiamo e attraiamo, attraiamo tutto, non solo il 33% degli avvenimenti.
Quanto alle persone che abbiamo intorno, faccio notare che il punto degli specchi riguarda non tanto le persone in sé, ma il come noi le consideriamo (come potrebbe non esserci una componente soggettiva in questo?), ossia le emozioni che ci suscitano.
Se Alessandro mi suscita delle reazioni emotive negative, ci sarà un motivo, mentre forse un’altra persona prova emozioni diverse nei suoi riguardi, pur magari in presenza di comportamenti “oggettivamente” deprecabili… come ad esempio il rubare o l’essere violenti.
E il motivo è semplice: io non sono a posto con l’energia relativa ai comportamenti che mi danno fastidio… mentre la persona che al contrario rimane indifferente è a posto con quel tipo di energia, perché ci si è armonizzata in passato (in questa vita o in una precedente).
Faccio notare inoltre che oltre alla possibilità 1 (il suo comportamento mi infastidisce) e alla possibilità 2 (il suo comportamento mi lascia indifferente), c’è anche una possibilità 3, tipica di persone già piuttosto “evolute” (provo tenerezza e affetto per lui, vedendolo come il bambino spirituale che è).
Quindi, qualunque cosa mi irriti, e lo ripeto, QUALUNQUE COSA, indica che io non sono a posto con l’energia in questione.
Alcuni autori affermano che vi è una corrispondenza precisa, nel senso che se mi danno fastidio le persone arroganti è perché io sono arrogante e ancora non mi sono conciliato con questo principio, non lo ho accettato in me.
Mentre altri autori contemplano uno specchio energetico più ampio, e io sono tra questi: ergo, se mi danno fastidio le persone aggressive, può essere sia perché io stesso sono aggressivo, e non mi piace vedere uno specchio di me all’esterno, ma può essere anche perché, viceversa, sono all’estremo opposto, ossia sono poco assertivo, mi mancano carattere e forza emotiva, e quindi mi disturba vedere qualcuno che fa bella mostra di quell’energia che a me manca.
In entrambi i casi, io non sono a posto con quell’energia, con uno dei due lati della sua moneta, che si tratti di violenza, furto, arroganza, menzogna, etc, e lo specchio esteriore mi mostra cosa io non ho ancora accettato-integrato in me… non per farmi dispetti, ma anzi per aiutarmi ad evolvere, per mostrarmi su cosa devo ancora lavorare.
E, ragazzi, gli specchi sono fantastici, nel senso che non sbagliano mai, sono in pratica gli occhiali colorati che ci mostrano il colore che abbiamo dentro.
In questo senso, di recente mi aveva colpito in modo grandioso sapere che una persona si era sentita giudicata male da un’altra persona, che però io sapevo per certo essere non giudicante, nonché uno dei più grandi esempi di amorevolezza che abbia mai visto dal vivo.
Però la prima si era sentita comunque giudicata… ha proiettato fuori quello che aveva dentro (senso di inadeguatezza, giudizio), e poco importava l’averlo proiettato sulla persona più improbabile in questo senso, perché gli occhiali colorati colorano tutto, e dunque se ho giudizio dentro lo proietterò fuori, non c’è santo che tenga.
Quindi, se abbiamo delle cose da sistemare (e chi non le ha, Gesù o Buddha a parte?) l’esistenza ce le mostrerà secondo ciò che noi abbiamo dentro, e non è che le persone o gli eventi per cui proviamo fastidio sono sbagliati o fastidiosi “oggettivamente” (se no darebbero fastidio a tutti, e non è così), ma, semplicemente, noi li usiamo per darci lo spunto per migliorarci ed evolvere, sistemando quelle energie che ancora non abbiamo integrato dentro di noi.
In questo senso, anzi, sono nostri alleati, praticamente nostri complici animici.
In conclusione, occhio dunque alle emozioni negative che proviamo, perché sono nostre maestre.
Fosco Del Nero
Non occorre cambiare il mondo.
Cambia semplicemente te stesso e avrai cambiato il mondo intero, perché tu ne fai parte. Se anche un solo essere umano cambia, il suo mutamento si irradierà in migliaia e migliaia di altre persone. Diventerà la scintilla di una rivoluzione che potrà generare un nuovo tipo di essere umano.
[Osho – La via del cuore]
Diego
Ottobre 2nd, 2013 at 23:20
ciao; grazie del tuo sito veramente TOP! una domanda…gli specchi sono molto interessanti; ma non ho trovato nessun testo che ne parli in maniera approfondita; hai qualcosa da consigliarci? ho trovato solo riferimenti alla Legge dello specchio (vedi Libri di Brizzi e/o Defletsen); quindi non differenziando tra uno specchio e un’altro ma parlando di un’unica realtà/specchio
Fosco Del Nero
Ottobre 3rd, 2013 at 09:12
Grazie dell’apprezzamento, Diego. :)
Davvero non hai trovato niente di specifico?
Tempo fa girava in rete un breve ebook di Gregg Braden, se mi ricordo bene, però non ti so dare fonti. Mi pare di ricordare anche dei video su Youtube, prova lì.
Comunque i principali 4 sono quelli che ho riassunto nel post linkato in questo articolo (nota che alcuni parlano di 7 specchi, altri di 10 e altri ancora di 12).
Fosco Del Nero
Andrea
Ottobre 5th, 2013 at 11:41
@Diego
Io sono il tuo specchio (neuroni specchio ed empatia)
Matteo Rizzato e Davide Donelli
Edizioni Amrita
Diego
Ottobre 5th, 2013 at 12:31
avevo visto l’articolo di Braden su internet; è molto breve e focalizzato sui rapporti umani e non generali su ogni ambito della vita; quindi volevo approfondire gli specchi in modo ad applicarli ad altre cose
Fosco Del Nero
Ottobre 5th, 2013 at 15:20
Grazie del suggerimento, Andrea.
Diego: gli specchi esseni sono relativi proprio ai rapporti umani. O, almeno, io li ho sempre sentiti in quest’ottica… comunque, vedi un po’ che trovi in giro.
Fosco Del Nero
Vincenzo
Ottobre 7th, 2013 at 11:45
Ciao Fosco,
ti ringrazio come sempre per quello che condividi con tutti.
Apprezzo particolarmente questo post, perché nel mio caso, ha fatto maggiore chiarezza sulla legge dello specchio, che è difficile comprendere più che accettare.
Fosco Del Nero
Ottobre 7th, 2013 at 16:41
Ciao Vincenzo. :)
Grazie a te per essere qui. :)
Sono felice di esserti stato utile. :)
Fosco Del Nero
Massimo
Novembre 26th, 2013 at 14:56
Ciao Fosco, ho incrociato questo post, e mi sono venute in mente alcune domande e dubbi che avrei il piacere di porti.
Eccole:
1) Perché se il caso e le coincidenze non esistono, lo capiamo sempre a posteriori? Potrebbe magari dipendere dal fatto che il nostro cervello è strutturato per cercare e darsi comunque delle risposte? E queste risposte che si da, potrebbero dipendere dalle nostre credenze costruite attraverso le nostre singolari esperienze che ci fanno credere in qualcosa piuttosto che in qualcos’altro?
2) Dove sta scritto che noi viviamo in un universo energetico-vibrazionale-attrattivo? Scientificamente parlando questo postulato è errato. Se invece vogliamo fare un atto di fede, allora potrei anche supporre che viviamo in un universo energetico-vibrazionale-repulsivo, perché ciò che si attrae e ciò che si respinge nel nostro universo e direttamente proporzionale.
3) Quando sostieni:
“io non sono a posto con l’energia relativa ai comportamenti che mi danno fastidio… mentre la persona che al contrario rimane indifferente è a posto con quel tipo di energia, perché ci si è armonizzata in passato”;
di quale tipo di energia parli? L’energia elettrica, il magnetismo, quella nucleare forte o debole, quella di gravità, ecc., o un’energia a noi attualmente sconosciuta per cui anche in questo caso dobbiamo fare un atto di fede? E se di atto di fede si tratta, perché dovrei credere in questa ipotetica energia, piuttosto che in “qualsiasi” altra cosa?
4) Quando dici: “E, ragazzi, gli specchi sono fantastici, nel senso che non sbagliano mai, sono in pratica gli occhiali colorati che ci mostrano il colore che abbiamo dentro”. Non pensi possa essere un’affermazione scontata? In quanto siccome tu contempli: “uno specchio energetico più ampio”, da quello che mi sembra di capire prendi il bianco e il nero, il più e il meno, il nord e il sud, l’alto e il basso e così via…, in modo tale che molto semplicemente non hai possibilità di sbagliarti. Non credi che tale modo di vedere questi specchi energetici non sia un po’ troppo generico?
5) Quando sostieni: “se ho giudizio dentro lo proietterò fuori, non c’è santo che tenga”. Non pensi si tratti di un’affermazione tanto risaputa quanto priva, proprio perché scontata, di valore aggiunto? Non è normale che ciò che uno ha dentro venga proiettato prima o poi, in un modo o nell’altro, all’esterno?
6) Quando dici: “le persone o gli eventi per cui proviamo fastidio … sono nostri alleati, praticamente nostri complici animici”. Non pensi che questo tipo di affermazione sia azzardata? Mi riferisco come esempio a casi estremi, solo per far comprendere il concetto: La persona che pratica violenza sulla propria donna, il capo che pratica stalking sul proprio dipendente, la ragazza che ha subito violenza da adolescente, il collega che riesce a farti perdere il posto di lavoro, colui che ha tolto la vita ad un tuo caro, ecc. Come la mettiamo con queste persone? Non siamo tutti Ghandi, Madre Teresa, o semplicemente Santi. Davvero devo pensare che queste persone siano dei complici animici? Piuttosto che degli incidenti di percorso magari da cancellare, se ne siamo in grado (da soli o aiutati), dalle nostre memorie? Perché sarebbe più fruttuoso considerarli alleati piuttosto che nemici? E siamo proprio certi che, in questi casi, il perdono (a volte quasi impossibile) ti rende più libero di una sana, giusta e legittima giustizia?
Ringraziandoti in anticipo della tua disponibilità, ti auguro una buona giornata.
Max
Fosco Del Nero
Novembre 26th, 2013 at 20:47
Ciao Massimo.
Data la grande lunghezza del tuo commento, ti rispondo in estrema sintesi.
1) Lo capiamo o meno a seconda di quanto siamo nell’anima-intuizione o nella mente-personalità.
2) Che l’universo funzioni secondo energia e vibrazioni è un fatto scientifico, oltre che tramandato nel corso dei millenni da tanti maestri spirituali.
3) Parlo di apprendimenti animici, che sono energia essi stessi, visto che tutto è energia.
4) Non ho capito la domanda. Comunque stai cerebralizzando troppo, il concetto è semplice: il mondo esterno è un riflesso del mondo interno. Se ci sei bene, lavoraci su; se non ci sei non fa nulla.
5) Tutta la crescita personale in realtà è composta da concetti banali e semplici… il problema è che la società ci ha insegnato cose opposte, da cui la difficoltà a ritornare al semplice e ovvio.
6) No, non penso che sia azzardata, se non non l’avrei scritto. :)
Fosco Del Nero
Massimo
Novembre 27th, 2013 at 10:42
Grazie :-)
Fosco Del Nero
Novembre 27th, 2013 at 14:29
Prego. :)
Fosco Del Nero