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I vangeli gnostici – Tomaso, Maria, Verità, Filippo (approfondimento)

20 Ott 2014 | Cristianesimo, Gnosticismo, Spiritualità

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Tomaso, Maria, Verità, Filippo

Reviewed by:
Rating:
4
On 20 Ottobre 2014
Last modified:22 Settembre 2022

Summary:

Un mesetto fa sono passati a farci visita alcuni vangeli gnostici: il Vangelo di Tomaso, il Vangelo di Maria, il Vangelo di Verità e il Vangelo di Filippo.
Oggi arriva il consueto articolo di approfondimento, in cui inserirò alcune citazioni tratte dai suddetti vangeli.

I vangeli gnostici - Tomaso, Maria, Verità, Filippo (spiritualità)Titolo: I vangeli gnostici.
Autore: Tomaso, Maria, Verità, Filippo.
Argomenti: spiritualità.
Editore: Adelphi.
Anno: ca. 100-200.
Voto: 8.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: Macrolibrarsi, Giardino dei libriAmazon.

 

Su Una vita fantastica è passato e continua a passare di tutto, ovviamente nell’alveo comunque vastissismo dell’evoluzione personale.
Un mesetto fa sono passati a farci visita alcuni vangeli gnostici: il Vangelo di Tomaso, il Vangelo di Maria, il Vangelo di Verità e il Vangelo di Filippo.

Oggi arriva il consueto articolo di approfondimento, in cui inserirò alcune citazioni tratte dai suddetti vangeli.

Partiamo dal Vangelo di Tomaso e da una citazione in cui Gesù ci dice chiaramente molto chiaramente che siamo creature divine.
“Gesù disse: “Se coloro che vi guidano vi dicono: “Ecco, il Regno di Dio è in cielo”, allora gli uccelli del cielo vi precederanno. Se vi dicono: “È nel mare”, allora i pesci del mare vi precederanno. Il Regno è invece dentro di voi e fuori di voi. Quando vi conoscerete, allora sarete conosciuti e saprete che voi siete i figli del Padre che vive. Ma se non vi conoscerete, allora dimorerete nella povertà, e sarete la povertà”.”

Nel caso che a qualcuno fosse rimasto qualche dubbio su dove è il Regno di Dio, segue ora un’altra citazione di Gesù.
“I discepoli gli domandarono: “In quale giorno verrà il Regno dei Cieli?”.
Gesù rispose: “Non verrà mentre lo si aspetta. Non diranno “Ecco, è qui!”, oppure: “Ecco, è la!”. Bensì il Regno del Padre è diffuso su tutta la Terra, e gli uomini non lo vedono”.”

Segue ora una citazione… sulla bestemmia e sui suoi effetti.
Curiosa, nella sua enunciazione, ma chiara per chi ha capito che l’esistenza è strutturata su base energetica, e che l’energia è lo stesso Spirito Santo, variamente denominato nelle varie tradizioni spirituali della storia.
“Gesù disse: “A colui che bestemmina mio Padre sarà perdonato, e a colui che bestemmia il Figlio sarà perdonato. Ma a colui che bestemmierà lo Spirito Santo non sarà perdonato né in terra né in cielo”.”

Ultima citazione dal Vangelo di Tomaso, anch’essa sulla natura dell’esistenza.
“Gesù disse: “Il Regno del Padre è simile a una donna che prese un po’ di lievito, lo nascose nella pasta e ne fece pani grandi. Chi ha orecchie, intenda”.”

Ora due citazioni dal Vangelo di Maria, la prima sul principio dell’unità… e dell’essere pronti ad accoglierla… anche fisicamente nel corpo.
“Nell’unità ognuno ritroverà se stesso. Nell’unità, per mezzo della conoscenza, egli purificherà se stesso dalla molteplicità; come una fiamma, divorerà in se stesso la materia: l’oscurità per mezzo della luce, la morte per mezzo della vita.
Se questo, dunque, avvenne a ognuno di noi, è anzitutto necessario che ognuno rifletta a che l’abitazione sia santa e tranquilla per l’unità.”

Torniamo al concetto di partenza, giusto per non dimenticarcene: dove è Dio?
“Ciò detto, il Beato li salutò e disse: “La pace sia con voi! Abbiate la mia pace! State all’erta che nessuno vi inganni con le parole: “Vedete qui” o “Vedete là”. Il Figlio dell’uomo è infatti dentro di voi. Seguitelo! Chi lo cerca lo trova”.”

Ampliamo il concetto: alcuni dormono e non vedono il summenzionato Regno del Padre, mentre altri sono vigili e lo vedono.
“Erano talmente ignoranti del Padre che non lo vedevano, e ciò infondeva paura, confusione, instabilità, indecisione, disensione; molte erano le illusioni ch eli agitavano; molte le vuote stolteze; proprio come se fossero immersi nel sonno e pervasi da sogni inquietanti; o come se fuggissero da qualche parte o ritornassero stremati dopo aver inseguito questo o quello; come se colpissero qualcuno o ricevessero dei colpi, cadessero dall’altro o volassero nell’aria pur senza avere le ali; altre volte è come se qualcuno li volesse uccidere, sebbene nessuno li insegua, o come se uccidessero i vicini, poiché sono sporchi del loro sangue; fino al momento in cui coloro che sono passati attraverso tutto ciò si svegliano: non vedono nulla, quanti erano in tutta questa confuzione, poiché tutto ciò era nulla.
È quanto accade a coloro che hanno eliminato l’ignoranza come un sogno, che per essi non conta più nulla; neppure le sue opere contano più: le considerano vuote, perciò le abbandonano come un sogno notturno; e stimano la conoscenza del Padre come la Luce.
Si comportarono così tutti coloro che erano addormentanti, allorchè erano ignoranti; così si levarono, allorché si svegliarono.”

E ancora, su visione, risveglio e conoscenza.
“Felice colui che è ritornato in sé, e si è svegliato.
Felice colui che ha aperto gli occhi ai ciechi. Lo Spirito si affrettò a rialzarlo, allorché tese la sua mano a colui che giaceva a terra, gli consolidò i piedi, poiché non era ancora risorto.
Diede loro i mezzi per conoscere la gnosi del Padre e la rivelazione del Figlio.”

Chiudo l’articolo con tre citazioni dal Vangelo di Filippo.
La prima citazione la segnalo non perché sia tanto utile a livello evolutivo, ma perché non resisto…
“Tre persone camminavano sempre con il Signore: Maria sua madre, la sorella di lei, e la Maddalena, detta la sua compagna. Maria infatti si chiamava sua sorella, sua madre, e sua compagna.
Il Signore amava Maria Maddalena più di tutti i discepoli, e spesso la baciava sulla bocca.
Gli altri discepoli, vedendolo con Maria, gli domandarono: “Perché l’ami più di noi tutti?”.
E il Salvatore rispose e disse loro: “Com’è ch’io non vi amo quanto lei?”.”

La seconda citazione, invece, è al contrario parecchio importante dal punto di vista esistenziale, e ci parla della natura dell’esistenza e dell’energia.
“È impossibile che uno veda qualcosa delle realtà essenziali, se non è diventato come quelle.
L’uomo, davanti alla verità, non si trova come di fronte al mondo: vede il sole pur non essendo sole, vede il cielo, la terra e ogni altra cosa pur non essendo nulla di tutto questo.
Ma se tu hai visto qualcosa di quel luogo, tu sei diventato quello che hai visto. Tu hai visto lo Spirito, e tu sei diventato Spirito; tu hai visto il Cristo, e tu sei diventato Cristo; tu hai visto il Padre, e tu diventerai Padre.”

La terza e conclusiva dell’articolo di approfondimento è tanto breve quanto simpatica.
“Il Signore entrò nella tintoria di Levi, prese settantadue colori, li gettò nel calderone e li ritrasse tutti bianchi e disse: “Il Figlio dell’uomo è giunto invero come un tintore”.”

E, detto questo, ho terminato con l’articolo di approfondimento tratto da I vangeli gnostici.
Al prossimo articolo e buone cose a tutti.

Fosco Del Nero

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