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Di fronte all’oceano – Osho (approfondimento)

5 Mag 2022 | Spiritualità

Product by:
Osho

Reviewed by:
Rating:
5
On 5 Maggio 2022
Last modified:22 Settembre 2022

Summary:

Scritta la recensione del libro di Osho "Di fronte all’oceano", è ora di scrivere il correlato articolo di approfondimento. Come al solito, con Osho...

Di fronte all’oceano - Osho (spiritualità)Titolo: Di fronte all’oceano (Believing impossibile before breakfast – A darshan diary).
Autore: Frank C. Clifford.
Argomenti: esistenza, spiritualità
Editore: Om Edizioni.
Anno: 1978.
Voto: 8.
Recensione: qui.
Dove lo trovi: MacrolibrarsiGiardino dei libri, Amazon.

 

Scritta la recensione del libro di Osho Di fronte all’oceano, è ora di scrivere il correlato articolo di approfondimento.
Come al solito, con Osho c’è solo l’imbarazzo della scelta quanto alle citazioni di valore, per cui l’articolo sarà probabilmente discretamente lungo.

Cominciamo da un concetto basico, che oscilla tra principio attrattivo e principio karmico.
“Il mondo è una valle dalla grande eco: se vi gettiamo rabbia, ci ritorna rabbia; se diamo amore, ci ritorna amore.
È un fenomeno naturale, non bisogna pensarci, basta avere fiducia perché accade da sé.
Questa è la legge del karma: ciò che semini raccogli, quel che dai ti ritorna.”

Passiamo ora all’illusione dell’ego.
“L’ego è un sogno, è solo un’idea, non è sostenuto da nessuna realtà.
“Io” è una parola vuota: non c’è nessuno, dietro. Più ricerchi, in profondità e più diventi consapevole del fatto che l’io non esiste, è privo di qualsiasi sostanza. Però noi ci aggrappiamo all’ego e con il nostro attaccamento gli diamo vita.”

Sempre parlando di ego, spendiamo due parole sul passaggio dall’ego al divino.
“L’unico modo per raggiungere l’immortalità è morire, la morte dell’ego. Morire nell’ego è nascere nel divino.
L’ego è una falsità, lasciarlo morire dovrebbe essere la cosa più facile del mondo e mantenerlo in vita dovrebbe essere la cosa più difficile. Invece, lo manteniamo in vita, convinti che sia più facile!”

Altra citazione, e altra scelta, interessante: amore o paura.
“Bisogna mettere da parte uno dei due: l’amore o la paura, questa è la scelta.
La scelta è esattamente tra essere e non essere: con l’amore, esisti; con la paura, non esisti. Con la paura, c’è la morte; con l’amore, c’è la vita.
Scegli l’amore! Scegliere la paura vuol dire scegliere la morte e tu sei già morto. Scegli l’amore e avrai scelto l’immortalità: l’amore non muore mai, non conosce la morte. Ecco perché si dice che i codardi muoiono migliaia di volte e l’uomo veramente coraggioso non muore neppure una volta.”

Di fronte all’oceano ci suggerisce anche il principale strumento alchemico-evolutivo: l’osservazione dell’interiorità, soprattutto del dolore.
“Non aver fretta di uscire dalla tua tristezza: devi viverla, devi patirla! È così che arriviamo a conoscere, comprendere, osservare, crescere; è così che la vita ci porta a vedere le cose in maniera nuova, diversa, ed è così che matura la nostra consapevolezza.”

Passiamo ora al samadhi, ossia lo stato meditativo della piena consapevolezza.
“Il samadhi è lo stato supremo dell’essere, la fioritura suprema della consapevolezza. L’uomo vive nella mente, gli animali vivono al di sotto della mente e il samadhi è lo stato al di sopra della mente dove il pensiero scompare e, insieme al pensiero, scompare anche ogni titubanza della consapevolezza.
I pensieri sono come le increspature di un lago e a causa loro il riflesso non può essere accurato, reale: la Luna si riflette nel lago, ma la sua immagine è distorta dalle increspature; il divino è riflesso in ciascun essere umano, gli facciamo da specchio, ma la nostra mente è talmente piena di pensieri, di tentennamenti, di nuvole, che quanto riusciamo a vedere non è più la stessa cosa, non è ciò che è. La mente gli ha imposto i suoi pensieri, l’ha interpretato, e ogni interpretazione è una distorsione.”

Il brano successivo sintetizza un principio ch’è fondamentale conoscere: tutto influenza energeticamente tutto.
“Ogni singola cosa influisce su tutto il resto.
Tutto quello che accade in questa esistenza influisce su tutto il resto. Non solo per quanto riguarda il presente; tutto quello che è accaduto nel passato continua a influire.
E non solo: tutto quello che accadrà nel futuro avrà una certa influenza, perché in questo momento l’intera esistenza è al suo culmine; passato, presente e futuro culminano, convergono.”

Altro spunto interessante: lo stato di addormentamento-prigionia dell’essere umano.
“Ora sei venuto a conoscenza della prima cosa: sei in prigione.
La seconda ti renderà ancora più triste: non solo sei il prigioniero, sei anche la prigione. Non sei solo il carcerato, sei anche il carceriere. La prigione non è opera di qualcun altro: l’hai costruita tu!
Questo ti renderà ancora più triste, ma attraverso questa tristezza, sorgerà in te un raggio di luce: se sei il carceriere di te stesso, dipende solo da te se restare in prigione o uscirne; è una responsabilità assolutamente tua.
Potresti uscirne immediatamente: sono soltanto le tue abitudini che te lo impediscono.”

Ancora su consapevolezza e inconsapevolezza.
“L’infelicità è determinata dalla tua inconsapevolezza, la beatitudine è determinata dalla tua consapevolezza; e tra la mente inconsapevole e la mente consapevole sta la vita nella sua totalità: il mondo e il nirvana.
Inconsapevole, sei nel mondo; consapevole, sei nel nirvana.
Inconsapevole, appartieni a Cesare; consapevole, appartieni al Cristo.
Sei sempre la stessa persona e l’energia che diventa consapevole o rimane inconsapevole è sempre la stessa.”

Stiamo per terminare l’articolo dedicato a Di fronte all’oceano.
Leggiamo ora alcune parole sul “contenitore fisico” del corpo.
“Nella morte fisica cambi semplicemente corpo, ma il tuo essere rimane lo stesso: cambi soltanto casa, traslochi da una casa all’altra. Invece nella morte religiosa non ci sei più, semplicemente scompari, senza lasciare traccia.
Però poi accade qualcosa di grande, qualcosa di eccezionale, di grandioso: quando tu non ci sei più, dio diventa possibile. Il divino può accadere solo quando sei assente: la tua assenza diventa la sua presenza.”

Terzultimo brano: tempo ed eternità.
“‘Eternità’ non significa un tempo senza fine, significa assenza di tempo.
‘Eternità’ non vuol dire un tempo che dura per sempre: questo è il significato che troviamo sul dizionario: ‘per sempre’. Ma ‘per sempre’ fa parte del tempo: un tempo prolungato, prolungato indefinitamente, tuttavia ancora tempo.
L’eternità è un salto fuori dal tempo: è atemporale, è assenza di tempo; e la soglia verso l’eternità è il momento presente.”

Penultimo brano: follia collettiva e risveglio individuale.
“I problemi sono inevitabili, vivi in un mondo di pazzi! In un mondo alienato, se una persona comincia a rinsavire disturba tutti i matti che la circondano. Lo stato in cui si trova sconcerta, perché comincia ad andare in una direzione diversa da quella di tutti gli altri; inizia ad avere comportamenti che gli altri giudicano bizzarri.
Il tuo silenzio può disturbare gli altri, perché non sanno cosa sia il silenzio: lo interpretano come freddezza, aridità o mancanza d’amore. Queste sono le loro interpretazioni, perché non sanno cosa sia il silenzio, non conoscono l’amore silenzioso. Capiscono benissimo il rumore, conoscono quel linguaggio e si aspettano che anche tu sia rumoroso come loro; in quel caso va tutto bene, sei come loro.
Quando tutti fanno rumore, se tu non fai altrettanto, crei disagio nella mente degli altri. Si presenta un problema: chi è sano, loro o tu?”

Ultimo brano: sessualità e spiritualità vanno a braccetto.
“La sessualità è così connessa alla crescita spirituale che, se non ti assesti nel suo stadio più evoluto, quella crescita sarà davvero difficile.”

Abbiamo terminato l’approfondimento dedicato a Di fronte all’oceano di Osho.
Alla prossima occasione.

Fosco Del Nero

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